in gita 5

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Terzo giorno: quando la gita e la giornata iniziano a farsi un po' troppo lunghe e affollate e ricche di colpi di scena.

Il 30 settembre cominciò alle 7 del mattino con il cielo grigio e una pioggerella lieve (chissà cosa aveva Zeus).

"Buongiorno ragazzi!" Li salutò allegra come ogni mattina la professoressa Lo Giudice. Molti si chiedevano come facesse. "Mi raccomando. Fate una colazione abbondante! Questa sarà una giornata lunga ed impegnativa"

"Professoressa, la ringrazio per i libri che mi ha prestato. Li ho trovati molto interessanti." intervenne Annabeth, restituendole una pila di libri e fascicoli "Mi sono stati molto utili"

La colazione fu davvero abbondante come la professoressa aveva suggerito e fu a base di uova, pancetta, latte, the, biscotti, cioccolato, formaggio, pane. Tutto ciò che si poteva desiderare c'era. Tutti i semidei risero silenziosamente vedendo Chirone ringraziare il signor D. per il lauto pasto.

Dopo un'oretta, stranamente in orario, la classe fu pronta per uscire. Presero il pullman e alle 9 quasi precise arrivarono davanti alla mastodontica reggia reale.

"Wow! Ha un equilibrio ed una grazia ammirevoli." Iniziò la figlia di Atena con aria sognante.

"Già, è meravigliosa. Sarebbe splendido vivere in un posto come questo. Penso che vorrei essere il mago di corte." Si aggiunse Eugenio.

"Sarebbe stato bello viverci da principessa" sorrise allegra la figlia di Afrodite.

"Vorrei averne conosciuto l'architetto" Continuò la ragazza.

"Juvarra, se non sbaglio" rispose il ragazzo.

Da lì in avanti la conversazione degenerò nella spiegazione di questo o di quel dettaglio e nell'assegnazio e di questo o di quel ruolo nella vita di palazzo. Percy si dissociò, con un inizio di mal di testa.

"Bro, tu che dici?" Disse, rivolgendosi a Jason.

"Mastodontica, non c'è che dire. Senti, ma solo io..." il biondo venne interrotto.

"Carina, ma col sole ed in primavera è meglio..." Commentò vagamente altezzoso Marco, facendo presente di esserci già stato più volte.

"Papà, per favore..." borbottò Will, guardando accigliato in alto, mentre nessuno lo guardava.

"Qual romantico posto! Quasi s'assomiglia a villa Pemberley" declamò allegro il suo omonimo, mentre James rideva e Tessa lo guardava divertita (e forse un po'sognante).

"Herondale guarda che i signori Darcy potrebbero offendersi!" Subito dopo la ragazza si accorse della piccola gaffe ed arrossì leggermente e fece un passetto indietro, inciampando su un sasso.

"Il bel giovanotto che sta cercando di salvarvi da un destino spaventoso non sbaglia mai. Nemmeno se dice che il cielo è viola e fatto di porcospini" rispose lui a tono, afferrandola al volo e stando al gioco.

"Will!" Lo riprese affettuosamente Charlotte.

Sky e Rin li guardavano e ridevano, con gli occhi che scintillavano. Una delle loro OTP si stava realizzando in un luogo magico. Cosa potevano chiedere altro?

Nico sorrise triste guardando la reggia. La ricordava con malinconia, dato che l'ultima volta ci era stato da molto piccolo con Bianca e Maria. Allora era in condizioni pessime ed era stato divertente lanciarsi all'esplorazione della selva del giardino e dell'intrico di stanze.

La professoressa Navarro guardava l'ultima volta i suoi appunti. La aspettava una spiegazione lunga e difficile e doveva assolutamente essere pronta: pretendeva il massimo dai suoi studenti, doveva dare altrettanto.

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