Capitolo 18

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PARLA JAMES
Sono qui in ospedale, sto aspettando delle risposte dai medici per sapere come sta mia sorella.
Ecco un dottore finalmente.
Io: dottore, come sta mia sorella?
D: si riprenderà entro oggi pomeriggio.
Io: grazie mille...
D: se vuole può andare da lei.
Io: okay.
Entro nella sua stanza e la vedo ancora li, su quel lettino, non voglio più vederla in quello stato, voglio che ritorni tra noi.
Io: Sofia...piccola ti prego svegliati...mi manchi tanto.

PARLA SOFIA.
Riesco a sentire una voce, e una mano sul mio braccio...
dopo un po riesco ad aprire gli occhi, c'era James.
Io: J-James...
James alza la testa e quando mi vede spalanca gli occhi, penso sia stato qui in ospedale da ieri.
Forse non é cambiato, forse dovrei perdonarlo.
J: piccola mia mi sei mancata. Scusami se non ti sono stato vicino, sono stato un pessimo fratello.
Io: non ti preoccupare...
J: mi predoni?
Io: si James... ti perdono.
James mi abbraccia e poi chiama i medici, che corrono subito da me.
Poi lo mandano a far firmare un foglio, mentre io mi preparavo per uscire finalmente da questo ospedale.
Gustavo era fuori che ci aspettava con la macchina, c'era anche Logan.
L: ciao piccola!!
Io mi butto tra le sue braccia, lui mi stringe come se non volesse più lasciarmi andare, voglio bene al mio migliore amico.
Io: Carlos e Kendall?
G: sono in studio. Ora li raggiungiamo. Io: va bene.
J: Fede era preoccupata, voleva sentirti appena ti eri svegliata.
Io: dopo la chiamo.

PARLA CARLOS
Gustavo é andato con Logan a prendere Sofia che si é risvegliata,
Io e Kendall siamo in studio, lui sembra preoccupato.
Io: Kendall, stai tranquillo, Sofia si é risvegliata. Ora sta venendo qui.
K: Si lo so, ma penso che James crede che sia stato io a fargli del male... poi é una mia impressione non lo so.
Io: Stai tranquillo, anche perché se tu gli avessi fatto del male, avremmo sentito lei che chiedesse aiuto urlando... ormai dovresti conoscerla.
K: voglio riabbracciarla.
X: Anch'io voglio riabbracciarti.
Ci giriamo e c'era Sofia, Kendall va verso di lei e l'abbraccia, lei si stringe a lui.
S: Ciao Carlos.
Ci abbracciamo e poi andiamo a provare.
G: oggi proverete No idea.
Noi: va bene.

PARLA SOFIA
Loro iniziano a cantare, è una canzone bellissima, James me la sta dedicando, penso che mi abbia chiesto scusa con questa canzone.
Voglio bene a mio fratello,ma quando eravamo a Los Angeles non mi cagava più da due settimane.
G: ottimo ragazzi, ora potete tornare a casa.
Io vado da Kendall e lui mette il braccio sulla mia spalla e ci avviamo a casa.
Dopo nessuno disse niente, arrivata a casa presi il pigiama e andai nel letto, mi addormentai, ero stanchissima.

PARLA JAMES
Non riesco a dormire, voglio mia sorella con me.
Mi manca stargli vicino quando ha paura...
Idea, vado in camera sua per vedere come sta.
Faccio piano per non svegliare gli altri, vedo che la porta di mia sorella é socchiusa quindi posso entrare, tanto sta dormendo.
Mi siedo accanto a lei e la guardo, a volte mi sembra un cucciolo abbandonato che cerca aiuto, ed é quello che ha fatto per due settimane. Ma non l'ho aiutata.
Li lascio un bacio sulla fronte e poi l'abbraccio, anche se lei non ricambia perché giustamente sta dormendo.
Però vedo che sta aprendo gli occhi... lo svegliata, non volevo farlo.
S: James... pk sei qui?
Io: mi mancavi.
S: io...James senti, non so ancora se posso credere che tu sia cambiato...ti odio, ma mi manchi.
Io: Proverò a dimostrarti che sono cambiato.
S: Mi manca il mio fratellone.
Io: Sono sempre io, non sono diverso... beh, forse per qualcosa, ma sono sempre io, e ti voglio sempre bene.
S: Anch'io ti voglio bene, anche se in questo periodo non mi hai degnata di uno sguardo...
Io: dai é tardi, non volevo svegliarti... buona notte.
S: James aspetta...
Io: cosa c'é?
Viene da me, poi mi guarda e mi abbraccia.
Gli scende una lacrima ma la asciuga veloce...
Io: ti voglio bene piccola.
S: anche io...
Li do un bacio sulla fronte ed esco dalla stanza.

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