Anima tormentata

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Anima tormentata...

Sono passati circa dieci giorni da quando Beth si è risvegliata dal coma, ed io mi sento di merda. La paura di perderla ha risvegliato in me un lato del mio carattere che credevo di aver definitivamente cancellato. Sono a pezzi! Mi manca ma non riesco a guardarla né a parlarci, sono così arrabbiato con lei e con me stesso, perché le ho permesso di entrarmi nel sangue come la più forte delle droghe. Che ora disintossicarmi è dura. Finché dormiva, non mi sono staccato da lei, l'ho vegliata mentre si agitava in preda a penso degli incubi causati dal trauma al cervello, o forse dai ricordi dolorosi del suo passato. Le ho parlato. Ho persino cantato le sue canzoni con la mia voce da fumatore, vergognandomi come un ladro; quando in giro non c'era nessuno che potesse sentirmi, per farla svegliare. In un momento in cui il suo sonno era particolarmente agitato, le ho messo in mano il suo lungo coltello, sperando che la memoria tattile della sua arma preferita la facesse sentire al sicuro. In passato avevo letto su di una rivista che con gli stimoli giusti si poteva uscire dal coma.

Ho pregato... sperato e ora che il mio miracolo personale è avvenuto, non so cosa fare.

L'unica emozione che riesco a sentire è la rabbia. Sono arrabbiato con lei e con me stesso per averla fatta avvicinare così pericolosamente, ho visto cosa potrei diventare senza di lei, e non mi piace. Non mi piace nemmeno l'idea di dipendere, per la mia sanità mentale, così da qualcuno. Cristo! Nemmeno Merle era così importante per me, non quanto Beth. Cazzo, che mi sta succedendo? Non sono preparato a tutto questo. Non sono degno di lei, questo è poco ma sicuro, è così dolce, pura. E poi credo che farei rivoltare Hershel nella tomba se sapesse ciò che provo per la sua bambina, se ancora non sono del tutto dannato credo che lui ci metterebbe una buona parola, anche se in un certo senso anch'io sono puro. In fondo non ho mai... ancora quello stupido gioco? Daryl... e smettila... non hai concluso un cazzo allora, non concluderai nulla adesso, è inutile che ci pensi. Ma non è questo il punto. Il punto è Beth e il fatto che mi è entrata dentro in modo che non credevo possibile. È cresciuta tra mucche e pony circondata dall'amore della sua famiglia. Tra regali di Natale e favole della buona notte, cazzo quando l'ho conosciuta il suo primo pensiero era raccogliere gli zombie in un fienile per curarli! Gli portava persino le galline da mangiare. Il mio primo pensiero all'inizio dell'apocalisse è stato: "Uccidi, uccidi". Cosa potrei darle io che sono cresciuto tra le botte e la miseria? Cosa potrei darle per farla vivere meglio? La corromperei con quello che c'è dentro di me, ecco la risposta, alla fine sarei io a cambiare lei. Non lei a cambiare me. Lentamente ne sono certo, spegnerei il suo fuoco. Non posso permetterlo, lei è la mia unica ragione di vita e per questo devo tenerla lontana da me. Non deve sapere ciò che provo per lei; il desiderio bruciante che ho di fondermi con la sua anima, di sentire per una volta l'Amore con l'A maiuscola .

L'unico oblio degno di essere vissuto, a quasi quarant'anni mi tocca ammetterlo! Già signor Dixon questo è un bel viaggio nella tua coscienza.

In passato l'ho ricercato nelle droghe, nell'alcool, paradossalmente devo ammettere che non mi manca essere fatto. Anzi, non quanto la paura di perdere Beth o di avere Beth. Sono un po' contorto lo ammetto ed è per questo che devo proteggerla sempre, anche da me stesso. Le starò alla larga e qualunque cosa lei provi per me, perché anche se non ho molta esperienza, ho visto come mi guarda.

Ho riconosciuto quello sguardo è identico al mio. So anche che le passerà! È giovane, incontrerà qualcuno di più adatto di me. Con meno peccati sulla coscienza ed io sarò il suo angelo custode dalle ali nere. La proteggerò a costo della vita, sarò il suo "Guerriero". (ascoltatevi Guerriero di Mengoni e poi ditemi se non vi sembra Daryl... N.D.A) Eccola, parli del diavolo e spuntano le corna, Beth è arrivata diritta da me, credevo che starmene in terrazza a fumare una Morley dietro l'altra, avrebbe limitato i contatti, almeno per stamattina, in attesa che Rick mi desse qualcosa da fare, per poterle sfuggire. Mi sono sbagliato, alla fine mi ha trovato. Fortunatamente le sigarette qui non mancano, prima di andarmene sarà meglio che imboschi un paio di stecche. Faccio finta di non averla vista, ma lei si ferma a pochi passi da me e tira con due dita il mio gilet di pelle. Per un attimo, a quel lieve contatto il mio cuore esulta e se lo ascoltassi fino in fondo, mi girerei e l'abbraccerei stretta, stretta, invece mi limito a voltare un po' il capo facendole un cenno.

After the end of the world, you can start over? Daryl&Beth... love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora