The truth is better than any lie...

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Ciao a tutti, come va? Spero tutto ok.... Ecco qua un altro capitolo, il tredicesimo, speriamo che mi porti bene!! XD. Ho notato con dispiacere che questa fan non è più seguita come l'inizio, la colpa è anche mia che sono discontinua nell'aggiornare e per questo vi chiedo scusa. ^^ o forse sto semplicemente scrivendo una boiata dietro l'altra e non avete il coraggio di dirmelo?? Non siate timidi ho le spalle grosse, posso sopportarlo e usare le critiche per migliorare, se non dite niente, mi arrovello il cervello e vado in paranoia O_o! Anyway... tornando alla storia, ho iniziato a scriverla subito dopo la morte di Beth, all'inizio l'avevo pensata in un modo ma ora si sta evolvendo in una maniera inaspettata, ancora non so cosa succederà ma se avrete la pazienza di seguirmi, ne verrà fuori del bene. Fidatevi XD... e come al solito un ringraziamento a tutti quelli che hanno messo la fan tra le seguite, ricordate ecc.. un beso a tutti al prossimo capitolo. 


                                       The truth is better than any lie...



Noha e Beth sono partiti alla volta di quella che doveva essere la casa del ragazzo, mi piace Noha, non so perché ma mi ricorda me stesso da giovane, è così lungo e secco... goffo. Anch'io ero così, prima di sottopormi a un duro allenamento per entrare nella squadra di football del liceo, e conquistare così la cheerleader del mio cuore. Ridendo tra me e me decido di seguirli:

-"Hei voi aspettatemi..."- dico chiamandoli, i ragazzi si voltano e colgo un sospiro di sollievo da parte loro, lieto di essere utile penso grattandomi la testa. Beth mi sorride e dice:

-"Grazie Tyrees, sei molto gentile ad unirti a noi."-

-"Dovere..."- rispondo facendole l'occhiolino e ci incamminiamo in questo quartiere all'apparenza totalmente deserto. Non sono nervoso, non sono spaventato, dopo Terminus credo che nulla possa più farlo. So ormai qual è il nostro destino e la cosa non mi disturba, in fondo è il destino di tutti: cessare di esistere, morire. In questo il mondo non è cambiato, sono cambiati i mezzi ma il fine è rimasto lo stesso. Si vive e si muore, tutto sta nell'accettarlo, ed io ormai credo di averlo fatto tanto tempo fa. La differenza sta nel mezzo, ed io per quel poco o tanto che mi resta voglio vivere bene, senza curarmi delle conseguenze negative, tanto la merda arriva comunque che tu la cerchi o no. Ho perso troppe persone, farò il possibile per non perderne ancora, ma per farlo non voglio perdere me stesso, non più. Karen sarebbe fiera di me, forse mi farebbe persino uno dei suoi speciali sorrisi... l'unico rimpianto che ho, è quello di non averla abbracciata abbastanza ma se esiste un aldilà, forse ci rincontreremo, e allora lo farò ogni secondo.

Guardandomi attorno noto che il quartiere di Noha doveva essere una bellezza, quando ancora tutto funzionava, con tutto questo verde, le piste ciclabili e le fontane. Adesso invece è tutto in rovina. La cosa che mi turba maggiormente è che non sembra che la desolazione sia colpa dei vaganti, o del tempo trascorso, sembra più che sia da imputare ai miei simili. Nonostante tutto esistono ancora gli stronzi, che beffa del cazzo! Ormai avremmo dovuto imparare a essere solidali tra noi, ad aiutarci, invece ci facciamo ancora la guerra, penso con tristezza. Devo ammettere che il peggiore virus siamo noi, gli esseri umani. Stringo le nocche intorno al mio fedele martello guardandomi attorno. Non so da dove mi scaturisca questa certezza, è come un brivido che mi percorre la spina dorsale, forse è colpa dei graffiti, disegnati ovunque. Alcuni sono sbiaditi, forse una volta erano neri, ora invece sono grigiastri e rappresentano un'unica parola; "Wolves", quelli che mi disturbano di più invece, sembrano più nuovi e sono fatti con la vernice rossa che mi ricorda tanto il sangue, che sporca quasi tutti i muri.

Non sono frasi, solo disegni ma nella loro semplicità sono altamente inquietanti. Uno rappresenta un clown che ride beffardamente mentre ai suoi piedi giacciono dei cadaveri, mentre un altro rappresenta una forca con l'impiccato, e un altro ancora e forse è il più agghiacciante di tutti, è quello di una specie di cane, o forse è un maiale? Squartato, con gli organi numerati... sembra quasi un compito a casa, una scheda di biologia da compilare; sembrano disegnati da un bambino talentuoso con la mente disturbata. Anche i ragazzi sono nervosi, soprattutto Noha e come potrei biasimarlo dopotutto?

After the end of the world, you can start over? Daryl&Beth... love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora