Chapter 8

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Ebbene sì, l'estate è quasi al termine, il lavoro da bagnina è andato alla grande, come sempre, e ho anche preso una tintarella che mi dona abbastanza, non come quella demente di Nina che si è arrostita.
Mi sono abbastanza divertita anche se non ho passato molto tempo con i miei amici, anzi parlando sinceramente ho visto solo Nina e a volte Lucky.

Niall è andato in Irlanda dalla famiglia, non avrei voluto farlo partire, ma dato che mi ha promesso che mi saluterà sia la madre che Theo, e che mi porterà qualche regalo non potevo rinchiuderlo nella mansarda. Come ha fatto Niall, ha fatto anche Harry che è andato dalla mamma e da Gemma.

Guardo con calma la tazza di te che stavo sorseggiando, rendendomi conto che a breve avrei rivisto Harry, infatti dovevo andare a prenderlo alle 10 in punto.
Alzando lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete, notai che tra 15 minuti dovevo essere alla stazione dei treni.

Salii le scale e arrivando in camera mi guardai allo specchio, non sono tanto orrenda, indosso una tuta nera della Nike, spazzolo i capelli e li lego in una coda alta, e indosso le Nike nere anch'esse, scesi di corsa e afferrai le chiavi della casa, entrai in macchina e mi calmai leggermente quando mi immettei nella strada.
Il tempo è stranamente bello, di solito qui a Londra non è il massimo, ma quest'anno l'estate è stata come mai, calda, non come in Italia ma comunque calda.

Dopo una decina di minuti sono fuori dalla stazione, ed eccolo, ed ecco quei magnifici ricci, i suoi occhi sono coperti dai suoi occhiali da sole, noto che i suoi capelli sono cresciuti, e li ha domati con una bandana.

Indossa una t-shirt nera a maniche corte, e potrei essere sicura di aver visto la tartaruga con tutto l'indumento fottutamente inutile, dei jeans neri strappati gli fasciando le lunghe e snelle gambe, e i suoi inseparabili stivaletti marroni di camoscio concludono quel quadro cosi dannatamente attraente e sexy.

Agito la mano dal finestrino per farmi notare, data la mia inspiegabile pigrizia, e dopo vari secondi in cui cercò di mettere a fuoco la mia figura, raggiunse la mia auto trascinandosi dietro la valigia.

«Scendi a salutarmi!» esclamò sorridente Harry, Dio il suo sorriso, mi era mancato.

« troppa pigrizia, metti la valigia nel portabagagli e sali» dissi scandendo le parole, lui ridendo mise dentro la valigia e salì, accomodandosi al posto del passeggere affianco a quello del guidatore, si sporse e mi diede un tenero bacio sulla guancia.

«mi sei mancata Little Love, ma di certo io no, dato che non mi hai mai chiamato» disse sbuffando Harry, facendomi ridere.

« ma se siamo stati su Skype fino alle 4» dissi ridendo

Harry:«si ma solo due ore, mi hai chiamato appena tornata a casa, e scommetto che prima stavi da Andrè, eheheh» disse dandomi delle gomitate, questo stupido riccio è convinto che io abbia una specie di cotta per Andrè...

«smettila o giuro su tutti gli unicorni che ti butto fuori dalla macchina e quando verrai a casa mia ti raserò a zero e ti caverò gli occhi con un mestolo da cucina» dissi gesticolando.

Harry:«mi bastava anche un "Anche tu mi sei mancato ricciolino mio adorato"»disse ridacchiando, facendomi bofonchiare un "cretino di un futuro pelato".

Arrivammo finalmente a casa mia.

Io:«rimani a dormire qui, giusto?»

Harry:«se non disturbo» disse sbattendo le sue folte ciglia facendo una faccia da cucciolo abbandonato.

«allora tu vai a sistemarti nella tua solita camera degli ospiti, io mi vado a preparare per bene cosi poi vediamo che fare» dissi sbattendolo fuori dalla mia camera.

BAD-GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora