[The beginning of the end]

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...I'm still learning to love
Just starting to crawl...

(...Sto ancora imparando ad amare
Semplicemente iniziando a gattonare...)

Si versò l'ennesimo bicchiere di Scotch. Lo studiò a lungo, come se tramite il liquido ambrato potesse leggere la Verità che tanto aveva cercato senza nessun risultato. Una Verità che risiedeva al centro del suo essere. Una Verità che non poteva – non voleva – leggere.
Tracannò tutto d'un fiato l'alcool e riprese a fissare il bicchiere, ora vuoto, con sul fondo ancora una striscia dorata.
Una striscia dorata, come quella che si stagliava all'orizzonte in quel momento: la fine di una giornata, o l'inizio di un'altra, l'inventore non sapeva più dirlo.
Era rimasto chiuso in quella suite di albergo a Indianapolis, sprofondato in quel morbido divano bianco o chino sui propri progetti o marchingegni, da un 'tanto' che non riusciva a quantificare, il tempo scandito solo dalle bottiglie di alcolico che terminavano o dal lavoro. Lavoro costante, incessante, fino a quando non crollava sul largo tavolo, che si era appositamente fatto portare in camera, troppo stanco o troppo ubriaco. E allora in quel caso si trascinava fino al divano, dove si lasciava cadere, una bottiglia di Whisky sempre alla mano.
E in quei momenti non poteva impedirsi di pensare.
Di pensare al Capitano, a Steve, alla morbidezza delle sue labbra contro il suo volto ispido; alla dolcezza dei suoi gesti mentre gli medicava la ferita; al suo sguardo, in cui era naufragato, sprofondato, affogato; alla sua voce che lo accarezzava e che gli diceva che lui lo aveva visto.
Si passò una mano sul volto, per scacciare quelle immagini che avevano preso presto ad affollargli la mente. Poi si versò un altro bicchiere e brindò all'oscurità calante e che lo nascondeva da tutti. E da sé stesso.

~o~

Si passò una mano tra i capelli con un gesto di stizza, e un gemito frustrato gli risalì la gola.
Era seduto sul lungo divano della sala comune degli Avengers, il laptop sulle gambe, rosicchiandosi l'unghia del pollice della mano sinistra colto da uno strano nervosismo.
Tony.
Gli aveva mandato una mail al suo indirizzo di posta elettronica – che Stark stesso mesi prima si gli aveva procurato -, delle coordinate con una sola frase: Ci sono modi più utili che passare il tempo, Capiscle: smettila di cercarmi, e raggiungi invece il tuo Soldatino. L'ho trovato. AES.

E così Anthony Edward Stark, alias Tony, aveva trovato Bucky, il suo amico d'infanzia, ex Soldato d'Inverno che neanche lo S.H.I.E.L.D. con tutti i suoi potenti mezzi era riuscito a ritracciare, solo per allontanare lo sguardo di Steve da sé. Gli angoli delle sue labbra si alzarono involontariamente in un sorrisetto: già, era proprio tipico di Tony.
Rispose senza pensarci troppo all'e-mail, conscio che era assai improbabile che l'altro rispondesse.
Invece dovette ricredersi quando l'inventore sorprendentemente gli rispose.

Da: Anthony Edward Stark – amministratore delegato – Stark Industries <tony.imironman@icloud.com>

A: Steven Grant Rogers <capitan_ghiacciolo@outlook.com>

Re: Soldato Baguette [1 allegato]

Data: 12/03/2016 h. 7:24 p.m.

Ci sono modi più utili che passare il tempo, Capiscle: smettila di cercarmi, e raggiungi invece il tuo Soldatino. L'ho trovato. AES.

Da: Steven Grant Rogers <capitan_ghiacciolo@outlook.com>

A: Anthony Edward Stark – amministratore delegato – Stark Industries <tony.imironman@icloud.com>

Re: NON E' UNA BAGUETTE!

Data: 12/03/2016 h. 8:02 p.m.

E così sei ancora vivo?

Da: Anthony Edward Stark – amministratore delegato – Stark Industries <tony.imironman@icloud.com>

A: Steven Grant Rogers <capitan_ghiacciolo@outlook.com>

Re: Troppo-magnifico-per-lasciarsi-uccidere

Data: 12/03/2016 h. 8:05 p.m.

Certo, Capiscle. Non esserne così sorpreso

Da: Steven Grant Rogers <capitan_ghiacciolo@outlook.com>

A: Anthony Edward Stark – amministratore delegato – Stark Industries <tony.imironman@icloud.com>

Re: La modestia...

Data: 12/03/2016 h. 8:06 p.m.

Dove sei?

Da: Steven Grant Rogers <capitan_ghiacciolo@outlook.com>

A: Anthony Edward Stark – amministratore delegato – Stark Industries <tony.imironman@icloud.com>

Re: ...Tony?

Data: 12/03/2016 h. 8:15 p.m.

Tony... Dove sei? Quando tornerai? Perché tornerai, vero?

L'inventore però non diede segno di voler rispondere. Con un sospiro, spense il pc. Forse doveva semplicemente accontentarsi: Tony era vivo, con la sua solita vena ironica al proprio posto, e gli aveva appena fornito una vera pista che tanto aveva cercato per ritrovare Buck. E allora perché quella strana sensazione gli artigliava le viscere e gli diceva che no, non bastava?
Perso nei propri pensieri, fece un salto dal divano facendo cadere rumorosamente il computer quando un potente allarme scosse l'intero edifico dalle fondamenta.
Seguirono ordini urlati a destra e a manca, passi in corsa e qualche veemente imprecazione.
Vide la Romanoff entrare come una furia nella stanza, travolgendo tutto quello che le capitava davanti, poi lo individuò con lo sguardo.

«CAPITANO! UN NUOVO PORTALE SI E' APERTO SU MANHATTAN!!» gli urlò per sovrastare il caos.

L'espressione confusa di Steve si trasformò repentinamente in quella seria e fiera di Captain America.
Stava correndo a prendere lo scudo e la divisa dalla sua camera, quando il cellulare gli vibrò nella tasca dei pantaloni. Un messaggio, da parte di Tony.

Sto arrivando.

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Scusate se ci ho messo così tanto a pubblicareeeeeeeee!! Purtroppo a mia insaputa ho fatto un abbonamento per le interrogazioni di greco (interrogata tutti i giorni a costo zero!) quindi... eccolo qui. Se riesco - non voglio fare promesse però - pubblicherò anche stasera *implora tutti gli dei di riuscirci*

Porgo i miei più sentiti ringraziamenti a chi è riuscito a seguirmi fin qui *sprofonda in un inchino* E ovviamente, grazie mille per i commenti positivi e per quelle stelline! Mi invogliano molto a scrivere :3

Lost time // Stony //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora