Tutto era tornato alla normalità, o almeno, quasi tutto....
Mi alzai alla solita ora, mi vestii, mi truccai, feci colazione e Uscii di casa alla medesima ora per prendere lo stesso autobus che mi avrebbe portato fino a scuola.
Ero seduta su uno degli ultimi posti in fondo al bus sola come sempre, poi alla fermata Matteotti 01 l'autobus si fermò "strano!" Pensai dentro di me. Tutte le mattine non saliva mai nessuno da quella fermata e allungai lo sguardo sulla porta di entrata "Ale!!" Urlai, rendendomi conto che mezza gente mi stava guardando con aria interrogativa, ma non me ne importava, feci segno ad Alessio di venire da me e lui con aria un po' assonnata si avvicinò e si mise nel posto libero accanto al mio.
"Buongiorno marmocchia! " Mi disse dandomi un bacio sulla fronte, risposi al suo saluto, poi gli misi all'orecchio una mia cuffia.
"La nostra canzone!!" Disse Ale, incominciando a cantarla a squarcia gola muovendo le mani in aria.
Poi prese le mie e incominciammo insieme a cantare.
"Che scemi che siamo!!" dissi ridendo, "penso che solo noi facciamo queste cose" rispose ridendo anche lui.
Poi lo abbracciai, ma quel momento duró pochi secondi, perché la fermata dove dovevamo scendere era già arrivata.
Scendemmo dalla porta centrale dell'autobus con altri due ragazzi che ci guardavano storto.
"Mi sa che non si avvicineranno più a noi questi due" disse sottovoce Ale al mio orecchio, "Mi sa anche a me" risposi annunciando un sorrisetto.
La campanella era già suonata, attraversammo la strada di corsa e per poco una macchina ci stava per investire, Ale prese la mia mano e corremmo sempre più forte fino alla porta d'ingresso della scuola.
Misi le mani sulle ginocchia, ero sfinita, "penso che non avere mai corso così tanto in vita mia" dissi con il fiatone. "Ahahah" "cosa ridi? Per te è facile! Fai calcio!" Risposi...
Ci avviammo verso la classe e per fortuna il prof. di matematica non era ancora arrivato.
Ci mettemmo a sedere nei posti di sempre....
"Buongiorno ragazzi", la voce cupa del prof. interruppe i miei pensieri ed incominciai a seguire la lezione, mentre Ale cercava in tutti i modi di deconcentrarmi.
Gli lanciai un'occhiataccia e subito lui me la rifece annunciando un sorriso.
"Finalmente la ricreazione" esulto' Ale al suono della campanella e scomparí dalla porta dell'aula con dei suoi amici.
Io restai lì per un secondo a sedere sulla sedia, la stessa sedia sulla quale mi ero seduta il primo giorno di scuola, piena di incertezze e di dubbi, ma sulla quale ora ero finalmente serena e a mio agio con tutti.
"Tereee" Urlò spaventanomi Noemi, "ma poi state ancora insieme te e Ale?" Mi chiese curiosa, "Nono, siamo solo amici" risposi "si certo..." ribattè lei alzando il sopracciglio "che, non ci credi?" risposi io con aria dubbiosa, mi da fastidio quando le persone non credono credono a ciò che dico, ma con Noemi mi trovo bene, anche perché è una delle poche con cui mi diverto, e lascio perdere cambiando improvvisamente discorso.
"E tu invece? Ho saputo che ti sei messa con Harry!" Dissi sottovoce guardando con la coda dell'occhio il ciuffo ribelle di Harry, "mh.... diciamo che abbiamo un inciucio" rispose lei.
Continuammo per qualche minuto a chiacchierare, poi andai in bagno prima che la campanella suonasse di nuovo per annunciare la fine della ricreazione.
Mi stavo spensieratamente avviando verso i bagni delle ragazze, quando intravidi in lontananza Gabriele, che stava venendo verso di me. Quasi sicuramente stava andando in giardino, dato che fra i denti aveva sigaretta già pronta per essere fumata.********
Camminava con quell'aria affascinante da duro.....
Il suo ciuffo perfettamente pettinato moro gli ricadeva sugli occhi verdi smeraldo e si muoveva come un'onda ad ogni passo che faceva.
Aveva un fisico pazzesco e aveva un pircing sul labbro inferiore.
Lui era il ragazzo più popolare, il più bello, il più stravagante di tutti, il ragazzo perfetto, ecco cosa era!!.
Sarei stata ore a fissare i suoi occhi, erano semplicemente stupendi.********
Lo sbattere di una porta mi fece ritornare alla realtà. Pensavo mi salutasse, ma nulla.
Lo guardai passare davanti a me come se nulla fosse, la sua sigaretta, i suoi amici e nessun altro.
Mi girai e mi diressi verso il bagno "ma vaffanculo" dissi fra e me arrabbiata.
Ritornai in classe, la lezione era appena cominciata e tutti mi guardarono andare verso il mio banco, "poco fissata insomma" dissi ad Ale appena messa a sedere al banco "Già" affermò lui guardandosi intorno con occhi minacciosi.
Finalmente la scuola era finita e Ale mi prese la mano e insieme corremmo via più forte che potevamo, affinché potessimo uscire il prima possibile da quella maledetta scuola. Attraversammo il corridoio schivando le persone in fila per scendere le scale e finalmente arrivammo fuori dalla porta sul retro dove nessuno ci usciva mai.
Scendemmo le scale di corsa e all'ultimo scalino misi male il piede, così che mi storsi la caviglia e caddi a terra. "Aaaaaa cazzo!!" Urlai toccandomi la caviglia dolorante "Tere che succede?" Chiese Ale girandosi verso di me e quando mi vide a terra con le lacrime agli occhi il suo sguardo cambiò.... "O santo cielo Tere!!" Disse piegandosi su di me e porgendomi le mani per cercare di rialzarmi "Non ce la faccio Ale" dissi tentando di rimettermi in piedi, così Alessio mise le sue mani sotto la mia schiena e mi sollevò per poi tenermi in braccio. Cinsi il collo di Ale e poggiai la mia fronte sulla sua spalla piangendo. "Ti porto all'ospedale" disse Ale incominciando a dirigersi verso il cancello " No Ale non importa chiamo mia madre e mi porterà lei" "se preferisci..."disse riposandomi delicatamente a terra.
Chiamai mia madre, che in un batter d'occhio arrivó davanti alla scuola.
Oramai non c'era più nessuno a scuola, tranne qualche professore che usciva stremato dopo una lunga giornata in mezzo a degli adolescenti.
Salii in macchina e invitai anche Ale a venire per accompagnarmi all'ospedale, dopo 10 minuti errivammo alla clinica e un'infermiera mi chiese di seguirla nella sala per le ecografie.
"A fra poco Tere" disse Ale guardandomi allontanare su una carrozzina verso la stanza.
"A fra poco Ale" dissi sottovoce guardando scomparire Alessio dietro un gruppo di infermieri.Ciao a tutti! Volevo dire qui in fondo grazie a tutti coloro che mi seguono e che leggono la mia storia. Un saluto speciale per @Slycooper17 che mi ha fatto il piacere di farmi pubblicità e io ho voluto ricambiare, poi a @cuoridistantimg che mi aveva chiesto di farle pubblicità e ho voluto accettare la sua richiesta, vi consiglio di leggere la sua storia si chiama "cuori distanti". Inoltre leggete la storia di MartinaVicianimenziona un utente
Ciao a tutti!!
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AVERTI È IMPOSSIBILE
Roman d'amourUna storia piena di colpi di fulmine tra Teresa, una giovane studentessa di carattere riservato e timido e quelli che saranno per lei gli amori del liceo. La protagonista sta affrontando anche il trasloco in una città molto più grande e diversa dall...