Capitolo 15.

4.4K 370 193
                                    




                  

«Louis, questo posto è pieno di persone! Dove siamo?» Chiese Harry, mentre si guardava attorno.
Louis ridacchiò e prese delicatamente il polso destro di Harry tra le dita, per poi iniziare a camminare all'interno della struttura.

«Questo è un supermercato, Harry. Qui si comprano gli alimenti.»

«Oh, wow! Aspetta, perché adesso c'è freddo?»

«Siamo nel reparto latticini.»

«Interessante.» il tono di Harry sembrava confuso, e Louis non poté fare a meno di sorridere, mentre finalmente si fermavano difronte le merendine.

«Eccole! Erano queste che compravo sempre quando ero piccolo! Non ne mangio da anni.» Louis prese in mano un pacco di merendine, sorridendo per la figura sulla confezione, che, dopo anni, era rimasta la stessa.

«Come mai non le hai più comprate se ti piacciono così tanto?»

«A dire la verità, non lo so. Ma adesso le compro!» Louis sorrise, davvero contento. Avrebbe rigustato la sua infanzia, e anche Harry lo avrebbe fatto.

Alla cassa, Louis poggiò la confezione sul rullo, il quale la trasportò tra le mani del cassiere.

«Wow! Cos'è?» Chiese Harry, con occhi brillanti, mentre iniziava a carezzare il rullo della cassa.
Il cassiere posò lo sguardo su di lui e sgranò gli occhi. «E' meraviglioso! E' liscio. Come fa a muoversi?» continuò il ragazzo-robot. Louis si sentì sudare freddo e cercò di distrarre il cassiere, chiedendogli quanto costassero le merendine.

«Scusi, buon uomo, mi può rispondere, per favore? Sono davvero interessato a sapere cosa sia questo aggeggio!» Harry gli sorrise genuinamente, e il cassiere gli spiegò cosa fosse, anche se dal suo viso non era scomparsa l'espressione scioccata.
Dopo aver pagato e aver messo il pacco in un sacchetto, uscirono dal supermercato.

«Harry, tesoro mio, so che non sai alcune cose, però...»

Harry lo guardò con i suoi occhioni grandi e verdi. Sembrava spaesato, e Louis provava una forte tenerezza.
Così, sospirò e «Però attenzione a come comportarti. Quando c'è qualcosa che vuoi chiedere, chiedila direttamente a me, quando non c'è gente in giro. Va bene?» continuò.

«Va bene.» Harry sorrise, e Louis sospirò di sollievo, sporgendosi per poggiare un bacio sulla guancia del ragazzo-robot. Il sorriso di quest'ultimo, divenne ancora più grande, dopo che le labbra del liscio si fossero poggiate sulla sua pelle.

Dopo aver passeggiato un po' per il quartiere, Louis decise di portare Harry al parco.
Quando arrivarono, il profumo di piante e fiori arrivò subito alle sue narici. Si sentì felice.
Niente era cambiato in quel posto, tranne le persone. Il posto era identico, ma non c'erano i bambini con cui giocava da piccolo. Forse era per l'orario e per il fatto che fosse mercoledì, ma il luogo era come isolato.  Probabilmente erano gli unici ad essere lì.
Harry si guardava attorno, meravigliato. Il sole filtrava tra le foglie delle querce e gli uccellini cinguettavano allegri. Louis si fermò solo quando raggiunsero la sua panchina preferita, ovvero quella sotto una grande canfora. Si sedettero su di essa e Louis poggiò il sacchetto accanto a sé, per poi appoggiarsi meglio allo schienale della panca e rivolgere lo sguardo verso l'alto.
Verde.
Sorrise ampiamente, perché quel verde era meraviglioso, ma non lo sarebbe stato tanto quanto quello degli occhi di Harry.

«Mi piace tanto questo posto.» Disse Harry, poggiando le mani sulle proprie ginocchia.

«Piace tanto anche a me. E' così tranquillo, oggi.» Disse, abbassando lo sguardo su Harry.
I loro occhi si incrociarono ancora una volta. Ogni volta diveniva sempre più bella.

Robot. || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora