«Harry, se non stai fermo, sarò costretto a prendere provvedimenti.» Louis si lamentò. Era già difficile asciugarsi i suoi di capelli, figuriamoci quelli di qualcun altro che, tra l'altro, non stava neanche fermo.
«Ma metti il phon troppo vicino al mio cuoio capelluto e mi scotti!» Si lamentò Harry.
Louis sbuffò e allontanò il beccuccio. «Il mio braccio si sta stancando.»
Harry si voltò per poter ribattere, ma Louis gli afferrò la testa e gliela fece voltare nuovamente. «Harry, per favore! Sai stare fermo?»
Harry sghignazzò, convinto che Louis non potesse sentirlo a causa del rumore che il phon produceva. «Guarda che ti sento.» borbottò Louis. «Ridi di me?»
Harry si morse il labbro inferiore per trattenersi. «Quanto manca ancora?»
«Sto finendo. Mancano solo i boccoli sulla nuca che sono ancora umidi.» con un movimento sbagliato di polso, diede ad Harry un colpo di beccuccio.
«Ouch!»
Questa volta fu Louis a sghignazzare. «Scusami!»
Louis bussò tre volte alla porta.
Non ebbe risposta.
Si voltò verso Harry e sospirò. «So che è lì dentro; perché non mi risponde?»
Harry fece spallucce e bussò, dopodiché appoggiò un orecchio al legno freddo della porta. «Non sento niente.»
Louis prese il suo cellulare dalla tasca e guardò l'orario. «Potrei provare a chiamarlo.»
«Sì, penso sia una buona idea.»
Louis cercò il contatto di suo padre nella barra di ricerca, per poi premere sull'icona della cornetta del telefono. Portò il cellulare all'orecchio destro e aspettò che suo papà rispondesse.
«Pronto?»
«Papà, dove sei?»
«In laboratorio, perché?»
Louis sospirò e scosse la testa. «Io ed Harry stiamo bussando alla porta da minuti.»
«Scusa, figliolo. Vengo ad aprire.»
Louis fece un mezzo sorriso e riattaccò. Dopo neanche dieci secondi, il dottor Tomlinson aprì la porta del suo laboratorio. «Hey, che succede?»
Il padre di Louis si fece di lato per poter far passare Louis ed Harry, i quali entrarono dentro il laboratorio, senza dire nulla.
Dopo che Louis si "accomodò" sulla "scrivania" del padre, incrociò le dita tra loro e «Io ed Harry vorremmo alcuni chiarimenti.» annunciò.
Il dottor Tomlinson deglutì e chiuse la porta, per poi avvicinarsi al figlio e alla sua creazione migliore in laboratorio. «Chiedetemi pure.»
Harry si sedette accanto a Louis, e abbassò lo sguardo.
«Harry prova emozioni.»
Lo scienziato sbarrò gli occhi e «Cosa?» chiese con un fil di voce.
«Hai capito, papà...Harry può provare emozioni.»
Il dottore aggrottò la fronte e abbassò lo sguardo, come se non capisse. «Ma come è possibile?»
«Lo chiedi a noi?» rispose Louis, con una domanda.
«Sì, è vero. Provo emozioni.» da quando erano entrati dentro il laboratorio, Harry, finalmente, aveva parlato.
Il dottor Tomlinson alzò di scatto gli occhi verso Harry. «Harry, tu sei un robot.»
«Lo sappiamo benissimo, papà. Allora perché percepisce dei sentimenti?» Louis piegò la testa di lato.
Lo scienziato fece qualche passo avanti, scrutando Harry. «Cosa provi esattamente?»
Le guance di Harry diventarono scarlatte.
«Imbarazzo.» mormorò Louis, non appena vide le guance rosse di Harry.
Harry si voltò verso Louis e lo guardò. Louis sorrise «Affetto.»
Lo scienziato fissava attentamente entrambi e stava attento ad ogni singola espressione, parola, tono di voce.
«Prova emozioni e si capisce, si vede, si nota.» continuò Louis.
«Harry, posso sottoporti a delle analisi?» lo interruppe lo scienziato.
Harry sembrò pensarci, ma la voce di Louis distrasse i suoi pensieri. «A cosa servirebbero, papà?»
«A capire cosa sta succedendo ad Harry.» rispose lo scienziato. «Lou, Harry è stato creato come un robot dalle sembianze umane, ma non avrei mai pensato che queste sembianze avesse le emozioni comprese.»
Louis aggrottò la fronte. «E' come se non l'avessi creato tu, da come ne parli.»
Gli occhi del dottor Tomlinson erano pieni di confusione. «L'ho creato io, Louis, ma è come se non lo avessi fatto, perché non lo riconosco. Non avevo mai creato una cosa del genere.»
Louis era più confuso di suo padre e, con sguardo carico di tenerezza, si voltò verso Harry. «Allora, Harry, te la senti di affrontare queste analisi?»
Harry strinse le labbra. «Mi faranno male?»
«No, Harry, non fanno- cosa? Tu provi anche dolore?» lo scienziato assottigliò gli occhi.
Harry si inumidì le labbra e poi annuì. «Sì. Senti, anche per me questo è strano. Tutto questo non segue la legge della robotica, ma sta accadendo. Ho bisogno di queste analisi per capire cosa sta succedendo, e anche tu ne hai bisogno. Se non fosse stato per Louis, sarei rimasto nelle mie convinzioni, ignorando ogni emozione.»
Lo scienziato rimase sorpreso dalle parole di Harry e sorrise comprensivo. «Appena sei pronto, facciamo le analisi. Va bene, Harry?»
Harry ricambiò il sorriso e annuì lentamente. «Sono pronto in qualsiasi momento.»
«Bene, Harry.» il dottore annuì, poi spostò lo sguardo su Louis. «Sono fiero di te, Louis. Sei...cresciuto. E così tanto.»
Per un attimo Louis non capì il motivo di quelle parole, ma il suo cuore si riempì di felicità e fierezza di sé stesso. Sorrise, rispecchiando il proprio volto negli occhi del padre che brillavano di contentezza.
«Se vuoi, puoi assistere alle analisi di Harry, che ne dici?» continuò poi, sempre rivolto al figlio.
«Per me va benissimo. L'importante è che queste analisi si facciano.»
«Devo preparare il macchinario. Va bene se le analisi le facciamo domani?» il dottore fece qualche passo indietro.
Sia Louis che Harry annuirono, voltandosi l'uno verso l'altro e sorridendosi carichi di sollievo.
«Non è meraviglioso, Harry? Finalmente potremo capire che cosa succede in te!» Louis sorrise, afferrando le mani del ragazzo-robot e carezzandole tra le proprie.
Harry sorrise ampiamente. Louis riusciva a leggere gratitudine nei suoi occhi verdi e brillanti. Si avvicinò a lui e poggiò le mani sulle sue spalle. «Sono contento che tu abbia deciso di affrontare queste analisi.»
Harry batté lentamente le ciglia. «E io sono contento che tu sia qui a sostenermi.»
Louis si avvicinò maggiormente a lui e gli schioccò un tenero bacio su una delle due guance. «Io ti sosterrò sempre.»N/A:
Scusatemi tantissimo per il ritardo, ma eccomi; sono tornata!
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo!
Non ho molto da dire, quindi mi dileguo! Però continuo a ringraziarvi per tutto: per le visualizzazioni, per i commenti, per le stelline. Vi sono grata davvero. Love you. God bless you all.
A presto!
-Aurora. xx
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Robot. || Larry Stylinson.
Fanfiction"I robot non proveranno mai emozioni." -Phil Maguire.