Capitolo 5; Let It Ride

98 8 0
                                    

Juliet's POV

Il resto del giorno passò velocemente. Ricevetti sono un paio di occhiate arrabbiate, na per la maggior parte penso che la gente avesse capito che non avevo bisogno di essere stressata ancora di più. Andy era in giro, ma mi ignorò completamente. Ecco, sapevo che mi avrebbe odiato...o almeno era infuriato con me. Mando sempre tutto a puttane.

Sulla strada verso casa dalla fermata del bus decisi di fermarmi e sedermi nei pressi del lago a cui vivevo vicino.

Era così pacifico. Le anatre starnazzavano e l'acqua scorreva. C'era questo motivo che mi girvaa in testa, e stavo cercando di metterci le parole. Proviamo:

"Take me away
Let's get out of this town
Run baby, run
We're unstoppable now."

Andy's POV

Arrivo a casa da scuola e mi lascio cadere sul letto. La mia testa è piena di pensieri. Vorrei non aver ignorato Juliet oggi. Ho semplicemente pensato che sarebbe stato meglio non parlarle dopo quello che è successo alla quinta ora. È infuriata con me ora, ancora di più di quanto lo fosse prima.

---

"Andy...tesoro, svegliati." sento mia madre dire mentre bussa alla porta.

Entra e si diede sul bordo del letto.

"C-che ore sono?" chiedo, terribilmente confuso.

"Le 7:30. Ti sei addormentato dopo scuola. Devi aver avuto un giorno davvero pesante, è da un po' che non ti vedo dormire così tanto." mi guarda, e sposta i miei odiosi capelli dagli occhi.

"Allora..Perché mi hai svegliato?" chiedo, ancora confuso.

"I vicini dall'altra parte della strada ci hanno invitato ad un falò, e vogliono conoscerti."

"Oh." dico. Non ci voglio andare. Voglio solo sdraiarmi qui e pensare a come ho mandato a puttane tutte le opportunità che ho con una ragazza perfetta.

"Dai. Preparati." mamma dice mentre lascia la mia stanza.

Seppellisco la testa nel cuscino, mi lamento e mi porto fuori dal letto. Mi metto una delle mie magliette di Batman e degli skinny jeans. E l'eyeliner. Se devo conoscere nuove persone voglio essere me stesso. Ma comunque, non sono bravo con le prime impressioni. La prima impressione che ha avuto Juliet di me era quella del ragazzino debole sul pavimento che era appena stato picchiato. Non il massimo. Speriamo solo che i vicini siano decenti.

Juliet's POV

Papà aveva invitato i nuovi vicini. Comunque sapeva che non mi sarei mossa dalla mia camera. Non avevo intenzione di incontrare nessuno questa sera. L'unica persona che volevo vedere in quel momento era Andy. Ma non sarebbe successo.

Ero stata sdraiata nel letto per le precedenti cinque ore...avevo i pantaloni del pigiama solo per stare comoda. Ma oltre che cambiarmi i pantaloni...non avevo fatto niente. Ero stata tutto il giorno a pensare. Era solo tutto un gran casino.

*toc toc*

"Juliet. I nuovi vicini sono qui." mi chiamò mio padre da dietro la porta.

"No grazie." risposi.

"Dai." insistette.

"Papà. No." dissi, con la faccia seppellita nel cuscino.

Se ne andò mentre continuavo a pensarci troppo. Volevo? No. Nessuno vuole pensare troppo. Ma è difficile fermarsi perché i pensieri nuovi cacciano quelli vecchi. È una reazione a catena.

Presi carta e penna e aggiunsi dei versi a quello che avevo scritto prima.

"On top of the world
Sing it out loud and mean it
And keep believing
We've got the rest of our lives
Let it ride."

Andy's POV

Ci incamminiamo verso la casa dei vicini. Loro e i miei genitori vanno già d'accordo.

"Salve. Sono Andy." dico sorridendo, cercando di fare buona impressione.

"Piacere di conoscerti, Andy." dice quello che credo sia il padre della famiglia.

Gli stringo la mano e lui mi chiede se mi piace la musica. Mio padre risponde per me.

"Stai scherzando?! La musica è la sua vita! Parla sempre del suo desiderio di essere in una band e delle sue band preferite." mio padre sta praticamente urlando.

"Sembra proprio come mia figlia! Andrò a chiamarla."

C'è un momento di silenzio imbarazzante prima che torni fuori.

"Non vuole uscire ora. Non so cosa le sia successo a scuola oggi, ma deve essere stato qualcosa di male. Non la vedo così depressa da tempo." dice, sospirando.

Non so che dire, quindi sto lì fermo come se fossi congelato.

"Puoi andare e provare a parlarci se vuoi. La sua camera è in fondo al corridio a destra."

"Okay." spero davvero che questa ragazza non sia piena di sé e snob.

Arrivo fuori dalla sua camera e busso alla porta.

"Papà! Ti ho detto di andare via!" grida e apre la porta.

I suoi occhi si spalancano alla mia vista. Un largo sorriso si fa strada sul mio viso alla sua vista.

Let's Be Awkward Together {Italiano}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora