Avete presente quando il rumore delle onde del mare non riesce a coprire il rumore dei vostri pensieri?
Ecco. Mi sentivo così.
Fino a qualche anno fa, ero una ragazzina normalissima. Ogni adolescente ha degli idoli, un fidanzatino, qualche sogno nel cassetto e un obiettivo da raggiungere.
Chi non ha mai avuto 17 anni.
I problemi nascono quando questi 17 anni vengono sobbarcati di problemi 'reali'.
Insomma, ragazzi.. il mondo degli adulti non è per niente rose e fiori.
Il mondo degli adulti è orrendo. Assomiglia molto agli horror, di quelli che non sei nella pelle per vederli ma poi, quando vengono proiettati sul grande schermo, ti copri gli occhi per la paura.
Il mondo degli adulti ci va vicino.
Da adolescente morivo dalla voglia di crescere, di arrivare a quei fatidici 18 anni per poter guidare ... se, però, mi avessero raccontato il seguito di quei primi mesi da maggiorenne, probabilmente avrei fatto a meno della macchina e avrei pregato per rimanere minorenne ... ed essere felice.
Cos'è la felicità?
Dio, me lo chiedo ancora. Non ricordo più cos'è.
Ricordo vagamente l'infanzia, e il volto sfocato della mia mamma.. eppure sono trascorsi solo 4 mesi da quando non fa più parte della mia vita.
Viaggio di lavoro? . Insomma.
Viaggio si, ma uno di quelli da cui non si torna più indietro. Uno di quelli che ti portano tanta sofferenza e cancellano la tua voglia di vivere.
La nostra, anzi, la sua, è una storia complicata.
Ho iniziato la frase con 'Nostra' ... si, beh, perché la sua storia la considero mia. Mi ha portato via 2 anni di adolescenza, nel fior fiore degli anni più belli della mia vita..
E fossero solo 2.
La sua storia mi ha segnato per l'eternità .
Non voglio fare la melodrammatica; ho avuto una bellissima infanzia, con due genitori meravigliosi. Mamma e papà si amavano da impazzire, penso ... o almeno così mi hanno sempre dimostrato. Non sono mai stati molto espansivi nel dimostrare, dinnanzi a me, il loro affetto. Mai un bacio di sfuggita, mai una carezza .. ma probabilmente, quando papà tornava a casa la sera, era troppo stanco per queste smancerie e la mamma troppo occupata a prepararmi da mangiare.
I tempi felici, però, li avevamo trascorsi anche Noi.
Sapete, di quelli che ti fanno andare a dormire con il sorriso sulle labbra.
Quei momenti che ti strappano l'anima pensando che il giorno dopo, dovendo tornare scuola, tutto sarebbe terminato.
La vita, però, mi ha insegnato che anche le cose belle (se non soprattutto) finiscono.
Crescendo, nella vita di un ragazzo non rientrano solo le boy-band, i fighetti o le canzoni del momento, aggiungendo la moda, e tante stronzate varie.
Ad un certo punto si diventa maturi, abbastanza da capire che qualcosa sta cambiando. Che nel mondo non esiste solo il buono e il facile, ma anche il male.
Ciò di cui parlo, oggi, è comunemente chiamato cancro.
Chiamatelo come volete, per me è un mostro. Una sorta di sanguisuga che porta via la vita alla gente ... una malattia stupida, che fa tanto per crescere e diffondersi in tutto il corpo, ma alla fine uccide se stessa. Ricordo oramai a memoria tutti i passaggi di questa. Gli stadi. Il metodo di diffusione. Tutto.
In fondo sono trascorsi solo 4 mesi, e per due anni mamma ha combattuto.Però non capisco, pur essendo 'grande', come si può combattere duramente e alla fine essere sconfitti. Non capisco come Dio possa essere certe volte così crudele.
Per me è così. Si tratta di crudeltà.
Mamma non ha mai accettato la sua malattia, ma ogni giorno combatteva.
Voi direte: 'Che ne sai?'. Ma scusate, alzarsi al mattino e pensare alla propria figlia, assicurandosi che Lei continui gli studi, che vada a scuola e che non tutto gravi sulle sue spalle non è combattere ?. Cosa significa allora combattere?
Dopo 4 mesi, allora, sono qui davanti a scrivere di stronzate. Non so se è uno sfogo, o meno. Ma non voglio che la nostra lotta svanisca. Voglio che la nostra storia si diffonda, che tutti la leggano. Voglio far saper al mondo di quanto la mia mamma era forte. Voglio che tutti possano capire cosa significa svegliarsi al mattino e avere la paura di non arrivare alla sera con la propria mamma nella tua stessa casa. Voglio che il ricordo di questa che per Voi è una sconosciuta, rimanga nel vostro cuore ... perchè sicuramente non è la prima persona ad essere andata via per un mostro simile, e sicuramente non sarà l'ultima...
Ma ogni persona ha una storia, e la nostra per me è speciale.
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Battlefield
General FictionMi chiamo Martina, ho 19 anni e una storia da raccontare. Dopo un'adolescenza felice, un giorno , tutto cambia. Una malattia, un rapporto madre-figlia e la vita. Il tutto, concentrato in 2 anni e tanto amore che vi lascerà senza fiato. Grazie a tutt...