.6. We could build a universe right here, all the world could disappear.

48 3 0
                                    





Il mattino seguente mi alzo più tardi del solito.

Ieri notte, la stanchezza era così tanta che sono crollato non appena ho appoggiato la testa sul cuscino.

Mi siedo sul letto e mi passo le mani sul viso respirando profondamente.

Le immagini dell'altra sera cominciano a vorticare nella mia testa.

Mi viene quasi da ridere al ricordo.

Decido di scendere dal letto e di andare direttamente in bagno per farmi una doccia.

Quando esco, dopo circa venti minuti, torno in camera mia e rimango un attimo fermo sulla porta quando vedo mia madre seduta sul letto.

Lo sguardo serio e anche un po' arrabbiato e le braccia conserte sul petto.

<< Ciao mamma. >> la saluto chiudendomi la porta alle spalle e andando verso l'armadio per prendere dei vestiti puliti.

<< Dove sei stato ieri sera? >> domanda schietta.

Io aggrotto le sopracciglia.

<< Te l'ho detto ieri. Sono andato in un locale con amici >>

<< Sei tornato molto tardi... >> fa lei con finta indifferenza.

<< Mamma, siamo entrati là dentro intorno alle 23.30 e non erano nemmeno le due quando sono rientrato a casa. Non mi sembra di aver fatto poi così tardi. >> rispondo un po' petulante.

<< Non era presto, questo è poco ma sicuro >> sbotta lei.

Alzo gli occhi al cielo scocciato.

<< Abbiamo fatto questo discorso migliaia di volte, mamma. Non esco quasi mai e quelle poche volte che lo faccio ti lamenti che torno tardi. Ti prego, lasciami vivere. >>

<< Chi c'era con te? >> fa di botto.

Quella domanda mi lascia un po' sorpreso.

<< Ehm... Michela, Jessica, Anna >> sull'ultimo nome mento perchè so che a mia madre Anna sta simpatica.

<< C'era anche Alex? >> domanda di punto in bianco.

Io la guardo confuso e un sorriso un po' sorpreso mi spunta sulle labbra.

<< Si e allora? >>

<< Quel ragazzo, non mi piace molto il modo in cui si comporta. Ti porta su una strada

sconveniente. >>

Io scoppio a ridere per l'assurdità delle sue parole.

<< Una strada sconveniente? Mamma, Alex ed io ci conosciamo da anni. Non è mai successo nulla che potesse nuocermi quando ero con lui. >> dico.

Lei sospira come se stesse cercando di trovare le parole giuste.

<< Ti distrae. Non ti fa concentrare al massimo sullo studio e sullo sport >> dice poi.

<< Mamma, è il mio migliore amico >> dico, anche se ora come ora,non so se definire Alex "il mio migliore amico" sia la cosa giusta.

<< E' che passi così tanto tempo con lui... >>

<< Mamma, smettila, ok? >> sbotto poi << Vuoi che mi applichi di più nello studio? Va bene. Vuoi che faccia allenamenti più duri? Va bene. Ma non mettere mai in mezzo i miei amici. >> dico prendendo la roba e correndo di nuovo in bagno mentre mia madre mi chiama alle mie spalle.

.Our True Colors.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora