Il mattino seguente mi alzo più tardi del solito.
Ieri notte, la stanchezza era così tanta che sono crollato non appena ho appoggiato la testa sul cuscino.
Mi siedo sul letto e mi passo le mani sul viso respirando profondamente.
Le immagini dell'altra sera cominciano a vorticare nella mia testa.
Mi viene quasi da ridere al ricordo.
Decido di scendere dal letto e di andare direttamente in bagno per farmi una doccia.
Quando esco, dopo circa venti minuti, torno in camera mia e rimango un attimo fermo sulla porta quando vedo mia madre seduta sul letto.
Lo sguardo serio e anche un po' arrabbiato e le braccia conserte sul petto.
<< Ciao mamma. >> la saluto chiudendomi la porta alle spalle e andando verso l'armadio per prendere dei vestiti puliti.
<< Dove sei stato ieri sera? >> domanda schietta.
Io aggrotto le sopracciglia.
<< Te l'ho detto ieri. Sono andato in un locale con amici >>
<< Sei tornato molto tardi... >> fa lei con finta indifferenza.
<< Mamma, siamo entrati là dentro intorno alle 23.30 e non erano nemmeno le due quando sono rientrato a casa. Non mi sembra di aver fatto poi così tardi. >> rispondo un po' petulante.
<< Non era presto, questo è poco ma sicuro >> sbotta lei.
Alzo gli occhi al cielo scocciato.
<< Abbiamo fatto questo discorso migliaia di volte, mamma. Non esco quasi mai e quelle poche volte che lo faccio ti lamenti che torno tardi. Ti prego, lasciami vivere. >>
<< Chi c'era con te? >> fa di botto.
Quella domanda mi lascia un po' sorpreso.
<< Ehm... Michela, Jessica, Anna >> sull'ultimo nome mento perchè so che a mia madre Anna sta simpatica.
<< C'era anche Alex? >> domanda di punto in bianco.
Io la guardo confuso e un sorriso un po' sorpreso mi spunta sulle labbra.
<< Si e allora? >>
<< Quel ragazzo, non mi piace molto il modo in cui si comporta. Ti porta su una strada
sconveniente. >>
Io scoppio a ridere per l'assurdità delle sue parole.
<< Una strada sconveniente? Mamma, Alex ed io ci conosciamo da anni. Non è mai successo nulla che potesse nuocermi quando ero con lui. >> dico.
Lei sospira come se stesse cercando di trovare le parole giuste.
<< Ti distrae. Non ti fa concentrare al massimo sullo studio e sullo sport >> dice poi.
<< Mamma, è il mio migliore amico >> dico, anche se ora come ora,non so se definire Alex "il mio migliore amico" sia la cosa giusta.
<< E' che passi così tanto tempo con lui... >>
<< Mamma, smettila, ok? >> sbotto poi << Vuoi che mi applichi di più nello studio? Va bene. Vuoi che faccia allenamenti più duri? Va bene. Ma non mettere mai in mezzo i miei amici. >> dico prendendo la roba e correndo di nuovo in bagno mentre mia madre mi chiama alle mie spalle.
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.Our True Colors.
RomancePagina Facebook: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.975336785846828.1073741831.553201734727004&type=3&uploaded=1 "Oh I realize it's hard to take courage In a world full of people You can lose sight of it all And the darkness inside y...