GENNAIO

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FEDERICA

Questi mesi sono stati i più belli della mia vita. Questi mesi sono stati la svolta, questi mesi mi hanno fatto diventare una donna sposata e una madre. Questi mesi mi hanno fatto diventare una donna felice: ho tutto ciò che avrei mai desiderato. Un marito, un figlio, il lavoro dei miei sogni, le mie amiche, anch'esse felici, la mia famiglia, i miei cani. Ho un futuro. Spesso si crede che la felicità non esista o che ci rendiamo conto di un momento felice solo quando è passato, ma io sono felice.

È stato un natale travagliato, in cui mi sono beccata gli insulti di sua madre, ma proprio lei è venuta il giorno dopo a chiedermi scusa. Sembrava un animale ferito e pauroso, ma è pur sempre venuta da me; certo, mi ha comunque sottolineato il fatto che non sono in grado di organizzare il mio matrimonio e che sono una stronza fortunata per aver trovato suo figlio. Non ho reagito, non l'ho uccisa, nè ho pensato di farlo, ho annuito e taciuto, perché è una battaglia persa, ma, prima o poi, sono certa mi accetterà.

Ho visto Fred e mi sembra contento con la nuova compagna, chiaramente Ric si è palesato al ristorante senza dirmi nulla. Probabilmente, pensava mi avrebbe beccato a farmelo sul tavolo, ma è stato fin troppo tranquillo e non mi ha fatto scenate di gelosia, così ho accettato che si sia intromesso.

Mi ha regalato una specie di carro armato, solo perché avevo accennato che era l'unica altra macchina mi sarebbe piaciuta oltre alla jeep. In realtà, a me piace solo la mia bimba rossa, ma non voglio offenderlo, quindi a volte userò quella navicella. È piena di pulsanti, ci vuole una laurea in ingegneria, per usarla, quindi proverò a schiacciarne uno al giorno e scoprirò a cosa servono, sempre che non ne esista una per l'autodistruzione.

Siamo partiti per la Finlandia ed è stato spettacolare. Faceva freddo e so che l'ha odiato, perché ama il caldo e il mare e l'ha fatto solo per me. Abbiamo dormito, mangiato e fatto tantissimo sesso. Non abbiamo mai dormito così tanto, soprattutto lui, e non abbiamo mai fatto così tanto sesso. Ad un certo punto, non ne avevo più voglia. Per me potremmo anche stare un giorno senza, ma, per lui, sarebbe un trauma e un indice del fatto che non lo voglia più. L'abbiamo fatto anche nella sauna e per poco non svenivo, mentre lui era perfetto e a suo agio, come al solito. Ho mangiato salmone per quattro giorni e lui carne di renna; abbiamo bevuto vodka e champagne, siamo stati nudi per la maggior parte del tempo e abbiamo parlato. Ci siamo conosciuti ancora meglio, abbiamo chiacchierato sul letto per ore, uno di fronte all'altro, mentre l'aurora boreale illuminava il cielo. Abbiamo fatto l'escursione con le slitte trainate da cani e con quelle con le renne ed è stata un'esperienza incredibile.

Alla mezzanotte di capodanno, l'ho costretto ad uscire nella neve, a meno 30gradi, e a fare la battaglia con le palle di neve. Ho cercato di costringerlo a fare l'angelo nella neve, ma ha rifiutato, meno male direi, visto che non riuscivo più a alzarmi perché ero congelata e, quando mi ha spogliata, avevo il sedere rosso fuoco. Ho rischiato di perdere il mio sedere, a causa del fatto che sono infantile e stupida, cosa che mi ha ripetuto per le due ore successive, mentre me lo riscaldava con acqua calda e baci, per poi scoparmi arrabbiato, perché non l'avevo ascoltato. Mi è mancato mio figlio in quei giorni, lo chiamavo e ascoltavo i suoi pianti, mentre Ric borbottava che lo vizio troppo e che non sa stare da solo. Nonostante mi sia mancato, sono felice di essere partita con mio marito.

Al mio ritorno, ho visto le amiche per una serata in cui ho raccontato del viaggio, in cui Lisa si è lamentata per le smagliature e le caviglie gonfie, Priscilla ha insultato Josè, per qualche cosa che lui ha o non ha fatto, e Nico era entusiasta per la sua luna di miele in sud America. Siamo diverse, ora, ma, quando ci incontriamo, siamo le stesse quattro ragazze di un anno fa, le stesse che si divertono e si aiutano. Sono le mie persone, senza di loro non varrebbe la pena vivere, ma vaglielo a spiegare a Ric. È geloso anche dell'albero di mele del nostro giardino!

Io e Te. Secondo CapitoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora