GIUGNO

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Tutti questi segreti mi stanno facendo impazzire. Ci sposiamo tra meno di un mese e ancora non so cosa frulli nella testa di mio marito. Vado al lavoro, dopo aver accompagnato Chris, che parte per una settimana con l'asilo, e mi siedo sulla mia poltrona, guardando il soffitto e aspettando un'illuminazione.

Lisa entra portando i soliti cappuccini e si siede di fronte a me

«cos'è successo ancora?» domanda, prendendomi in giro

«lui e i suoi cavolo di segreti» rispondo, afferrando la tazza bollente

«ohhhh certo che vedi sempre tutto nero»sbuffa come se mi inventassi le cose

«non vedo nero. Vedo "Ric" e questo colore è pieno di sfumature nascoste, stile luci psichedeliche che ti fanno venire l'emicrania, alla lunga» ride e per poco non sputa il cappuccino sulla mia scrivania.

Parliamo, aggiornandoci sulle rispettive vite, finché "feels like Home" comincia a ringhiare sulla scrivania.

«mettilo in viva voce» mi esorta Lisa e così faccio. Rispondo e schiaccio il pulsante che fa rimbombare la sua voce per tutto l'ufficio

«piccola, come stai?» chiede con voce da oltretomba. Respiro per tranquillizzarmi e rispondo

«tutto bene, tu?» so già che tanto non mi dirà mai cosa gli passa per la testa, ma siccome è color "Ric" non so mai cosa aspettarmi...

«devo chiederti una cosa e il mio umore dipenderà dalla tua risposta» Mi mette l'ansia, ho paura di quello che potrebbe chiedermi. Lisa mi guarda e rimane sorpresa, ma con una mano mi incita a parlare

«dimmi. Mi stai facendo preoccupare...» la mia voce sembra quasi un sussurro, mentre guardo Lisa mimando " hai visto? è fuori!" e faccio segno con il dito puntato alla fronte

«sei sicura di volermi sposare?» domanda preoccupato.

Ma quante volte glielo devo dire? Quante volte ha bisogno di sentirsi dire che lo sposerei sempre e ogni volta che me lo chiederà, la mia risposta sarà sempre "sì"?Evidentemente, parecchie, visto che me lo chiede quasi ogni sera. La Sister si mette una mano sulla bocca, per evitare di scoppiare a ridere e mi guarda con gli occhi di chi mi compatisce.

«amore, certo che ti voglio sposare. E poi, comunque, in realtà lo siamo di già, quindi non capisco perché me lo continui a chiedere»

la respirazione zen nella mia testa sembra più quella di un maratoneta che ha corso 42 km nel deserto. Tira un sospiro di sollievo ed esclama, contento

«niente, piccola. Non ti preoccupare. Grazie» e attacca. Guardo Lisa che si accascia sulla poltrona e dico seria

«hai visto? C'è qualcosa che non va»

Annuisce e scoppia a ridere

«ogni giorno ne tira fuori una diversa. Dovremmo indagare» insisto

Ci pensò un po', girando sulla poltrona con le ruote e, infine, batto un pugno sulla scrivania e proclamo

«lui stasera va a giocare a calcetto. Vieni da me e frughiamo tra le sue cose. Ha anche una cassaforte nella cabina armadio. In più, tutti quei fogli che mi ha fatto firmare saranno da qualche parte»

Accetta, stringendomi la mano e, finalmente, ci concentriamo sul nostro lavoro.

Alle 19, quando rientro a casa, Ric è già uscito. Lo capisco dal fatto che i suoi vestiti sono disseminati per la camera da letto, la cabina armadio è spalancata e la sacca da palestra non c'è. La Sister arriva con una bottiglia di vino che ci versiamo nei nostri calici, alla tacca "non chiedere neanche" e ci mettiamo a perlustrare tutta la casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2016 ⏰

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Io e Te. Secondo CapitoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora