Capitolo 3 prima parte
Il giorno seguente con il cuore infranto ritorno a casa per ispezionare il corpo di mia madre, individuare indizi e trovare il suo assassino.
Entro in casa, il respiro si ferma un passo
<<perdonami>>
man mano che vado avanti l'oscurità e il dolore uccidono la mia anima ora non più pura macchiandola di odio, un respiro
<<elena oggi ci alleniamo>>
<<elena dove sei? Elena cosa fai!? Non puoi tagliare il pelo del gatto con le forbici, non la coda! Elena attenta!>>
<<aia!>>
<<cosa ti ho detto? Dai ci sono io a proteggerti e a curare le tue ferite>>
Scusa mamma per i momenti in cui ti ho fatto arrabbiare, mi manchi torna da me!Svegliami da questo incubo perfavore, svegliami...
Mi manca il tuo sorriso che mi rassicura
<<resterò per sempre con te!>>
mi disse mentre mi sporcava il naso con la schiuma.
Non ti perdoneró mai, mi hai abbandonato, mi hai promesso che saresti stata per sempre con me, mi hai promesso che mi avresti protetta, mi hai promesso che mi avresti curato adesso chi curerà le ferite del mio cuore?
Abbraccio il suo corpo per l'ultima volta, non emana più calore come una volta; le sue braccia erano il mio rifugio ora nemmeno quello c'è.
Una volta che mi sono alzata cerco indizi nella stanza, trovo un diario sotto il letto ed inizio a leggerlo<< 9/03/1755
È stata una giornata strana.Ero al mercato e un tizio basso, occhi marroni e una cicatrice sulla guancia sinistra mi ha inseguita furtivamente, quando mi voltai del tutto per osservarlo e capire chi fosse,scomparí forse lui è>>
Non riesco più a leggere il continuo dato che è strappata l'ultima parte.
Credo che sia un'assassino di mia madre,dopo informerò i mie amici a ricavare qualche informazione.
Martina la mia migliore amica, una bambina mora, occhi verdi e uno sguardo che può ingannare chiunque persino il mondo.
È la più abile del gruppo inizió a indagare con i miei amici mentre io sono al funerale con la mia vicina spero che venga un mio parente ma non arrivó nessuno.
La vecchia vicina capisce che voglio un po' di spazio così mi lascia sola d'avanti alla lapide.
Nemmeno una lacrima ha osato sfiorare il mio viso, sembro una bambola di porcellana priva di sentimenti.
Martina ha individuato il tizio sospetto,le ho detto che ci avrei pensato io a ucciderlo e un ghigno si dipinge nel mio volto mentre penso a mia madre che mi ha insegnato a utilizzare le lame, specialmente la lama celata con cui lo uccideró.NELLA CASA DELL'ASSASSINO
Ho deciso di applicare il piano esattamente nella stessa ora in cui ha tolto il respiro di mia madre.
Essendo esile entro dalla finestre, appoggio lentamente i piedi senza far rumore mi avvicino al letto su cui riposa il deficente senza sapere che tra poco spegnerò la sua vita per sempre.
Guardo il suo torace abbassarsi e rialzarsi, sono incanta da questa danza più la guardo più aumenta la voglia di farlo soffrire; sembra che il suo corpo mi reclami a ucciderlo.
Sento un'aurea potente perquotere il mio corpo, i miei movimenti sono automatici come se qualcuno all'interno di me ha preso possesso del mio corpo.
Con il sangue freddo gli infilzo la lama celata nel suo cuore.
BUM
Appena sbatto le palpebre la stanza scompare, tutto è scomparso ci sono io e il deficente cirocondati dal vuoto.
Cosa è successo?^-^-^-^-^-^-^-^-^-^
Ecco un nuovo capitolo pieno zeppo di errori😐
Speriamo di riuscire a trasmettervi le emozioni di Elena,
Un bacio Evie-selene😘😘
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Elena Kenway
RandomSono Elena, Elena Kenway credevo di essere un semplice ragazza, con una vita normale ma.....