Capitolo XII

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Vago senza sosta, non sapevo dove andare, non avevo voglia di andare a casa e piangermi addosso.
Dentro di me sento la rabbia, la delusione, la tristezza e altre mille brutte Sensazioni mischiarsi e diventare un mix letale, non ero mai stato così e, non lo sopportavo.
Non per una ragazza del genere, no.

Penso che solo adesso avevo davvero capito chi era quella ragazza e, la cosa peggiore è che nonostante tutto, io continuo ad amarla.
Calcio via un sasso e trattengo le lacrime causate dai miei pensieri.

-Ahi, hei stai più attento!-

Sento una voce un po' acida e alzo lo sguardo -mh?- Dico riconoscendo poi Lucy e sorridendo spontaneamente, perché si, stavo letteralmente una merda ma stranamente riuscivo ancora a sorridere.
-Scusa, non ti ho vista.- Mormoro.

-Hei ma quegli occhi rossi?- Mi dice correndo subito da me, anche se non eravamo troppo distanti.

-Hum? No.. mh nulla.- Mormoro abbassando lo sguardo e mordendomi il labbro inferiore cercando di non piangere.

-Non è vero non è nulla.- Dice seria lei -E poi perché non mi hai risposto tutto il giorno ieri?- Dice con una mano sul fianco.

Sospiro -Beh.. diciamo solo che sono successe un paio di cose.-
Non so perché ma mi sentivo a mio agio con lei, non mi veniva difficile parlare, strano.

Lei mette la testa di lato e mi guarda -su, siediti e dimmi tutto.- dice dolcemente prendendomi, sempre molto dolcemente dal polso e, facendomi sedere con lei sul prato del parco su cui camminavo, non l'avevo mai vista così.
Prendo un sospiro e la guardo cercando di sfoggiare un piccolo sorriso.

-Quindi?- Mi sprona a parlare dandomi un'ampio sorriso di rimando, era davvero dolce.

-Ieri.. sono tornato a casa e ho trovato dei messaggi da parte di.. si beh, Emily..- dico e mi mordo un angolo del labbro inferiore alzando lo sguardo su di lei che cambia subito espressione sentendo quel nome.
Nota il mio sguardo -si.. okkay e allora?- continua lei.

-Beh.. diceva che voleva vedermi- dico giocando con dei fili d'erba che improvvisamente sono diventati molto interessanti.
Lei sta in silenzio, come a dirmi di continuare il racconto.

-Eh beh facendola breve ci siamo visti, abbiamo parlato per un po' e poi nulla.. ci siamo baciati.- Sorrido a quel pensiero continuando a giocare coi fili d'erba senza vedere la sua espressione.

-E stai male per questo?- Dice un po' stranita lei.

-Lei poi è andata via senza dire alla sua migliore amica che l'ha chiamata, che era con me e, oggi appena arrivato a scuola l'ho vista baciarsi con un altro.- Guardo giù bloccandomi a quel pensiero, lei lo capisce e non dice nulla, lasciandomi il tempo di riprendermi per poi continuare.
Ingoio a vuoto -ovviamente io mi sono arrabbiato ma mi ha riso in faccia dicendo che era una copertura perché una ragazza come lei non può farsi vedere con un tipo come me- qualche lacrima mi riga il viso ma il mio tono di voce rimane fortunatamente invariato. -Alla fine torna questa (alludo alla sua migliore amica) e lasciandomi scappare che Emily era la mia ragazza.. beh, mi ridono in faccia e Emily fa "io con quello mai, bleah" o una cosa del genere.- Tiro su col naso termindo il mio racconto.

Mi sento subito stretto, Lucy mi stava abbracciando, sorrido e ricambio l'abbraccio.
Restiamo così per un po', fino a quando non mi stacco e lei non inizia a parlare.
Le sue parole sono piene di rabbia, stupore, odio e ancora rabbia verso la rossa.
-Io non riesco a capire come possa piacerti una ragazza del genere. Alex te l'ho già detto ieri, tu sei anche troppo per lei!- Continua a ripetere frasi del genere, alternando un "quella ragazza è una troia" ad un "non devi sentirti così."

...

Avevo ascoltato attento le sue parole, adesso ero sulla strada per tornare a casa e pensavo.. il suo era un discorso molto ben articolato in fondo e aveva anche ragione.
Le sue parole non facevano altro che farmi stare sempre meglio, non odiavo Emily, ero solo rimasto deluso e mi dico che questa è l'ultima volta che io sto così male per una ragazza.

Per fortuna la scuola stava finendo, eravamo già agli inizi di Maggio, dovevo solo cercare di stare calmo per almeno queste ultime settimane, durante l'estate non c'era modo che io la vedessi, frequentiamo gente totalmente diversa, sarei potuto riuscire a dimenticarla.

Se non fosse però che.. piccolo particolare, io la amo davvero.

Nessun'altra è come lei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora