Capitolo XVII

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Sono sulla strada di casa, ho passato tutta la giornata con Sarah e mi sono davvero divertito con lei.
È una ragazza allegra, solare, sempre col sorriso sulle labbra e mille pensieri in testa.

Non è per niente come Emily, né tanto meno come Lucy o qualunque altra ragazza io abbia mai conosciuto.
Mi ha parlato dei suoi interessi: le piacciono le passeggiate, il Kpop, le serie tv.. Dio mi ha fatto una testa enorme sulle serie tv hahaha.

Sorrido al pensiero di quella ragazza e porto indietro la testa con in mente ancora quei momenti ma.. tutto va in frantumi.

Il mio sguardo si focalizza sul terrazzo di una palazzina, so chi abita lì: i genitori della mia madrina di battesimo, o meglio, la madre della mia madrina, dato che da pochi mesi il signor Anders è morto.
E proprio lì la vedo.. tiene le mani nelle tasche della felpa, "perché la felpa a giugno?", in piedi, con la sua solita postura e la testa girata, verso di me.

Emily è lì su e mi sta guardando.
Io non riesco a frenare i piedi, ormai sto camminando e velocemente giro l'angolo.

Perché l'ho fatto? Perché sto continuando a camminare? Perché lei è là sopra e mi stava guardando? Perché io mi faccio tutte queste domande e non corro da lei?
Ma se corro da lei, lei mi respinge!?
.... e perché mi respinge? In fondo, è piaciuto a me tanto quanto a lei quello che c'è stato, credo, spero, suppongo.

Quella ragazza ha i super poteri immagino.
Riesce a farmi cambiare umore in pochi secondi, mi entra nella testa e non ne esce più.

Perché mi fa provare queste sensazioni? Perché?!
Porca troia! Tutto questo non ha senso! Dovrei dimenticarla.. ho una migliore amica stupenda, che è partita okkay ma comunque c'è, ho appena conosciuto una ragazza incredibile e penso proprio di avere speranze con lei. La scuola è finita.. non rischio neanche di vederla ogni mattina e invece, la vedo ora! Ma vaffanculo perché è tutto così fottutamente difficile?!

Non trovo pace fino a quando non arrivo a casa, vuota come al solito e, chiudo la porta alle mie spalle, salendo velocemente le scale e cercando la porta della mia stanza. Entro e mi getto sul letto stringendo con forza le lenzuola e subito dopo alzandomi in una flessione afferro il cuscino scagliandolo violentemente contro l'armadio e lasciandomi cadere sul letto un'altra volta. Provo a piangere ma non ci riesco!
Perché non riesco a piangere?!
Insomma, sento gli occhi bagnati e le spalle tremare, ma nulla. Possibile che di tutte lescrime che ho già versato non me ne sia rimasta più una?

Prendo un enorme sospiro.
Mi sfilo la maglia lanciandola da una parte, la stesa fine fanno i miei pantaloni e mi getto velocemente sotto il getto dell'acqua fredda, ne ho bisogno.

Dopo una quindicina di minuti esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio con una tovaglia nei miei capelli bagnati.

Asciugo i capelli e indosso i boxer tornando poi in camera e gettandomi sul letto.
Non avevo neanche voglia di vestirmi.
Prendo il telefono da sul comodino e cazzo. Mi ero totalmente dimenticato di Lucy.. sono una testa di cazzo!
Mi aveva mandato una quindicina di messaggi, nei primi parlava di quanto fosse idiota Christian, ma mi focalizzo sull'ultimo.

Regina ❤: Alex ci sei? Che fine hai fatto? Mi manchi :c

Non le rispondo, sarebbe inutile, non saprei neanche cosa scrivere.
Piuttosto la chiamo e decido di raccontarle tutto.

-Hei! Che fine avevi fatto?- Immagino stesse sorridendo dal tono di voce che aveva, questo pensiero per un attimo fece sorridere anche me.

Era stato un giorno veramente molto molto strano, la litigata con il mio """migliore amico""", l'incontro con Sarah ed Emily.. cazzo Emily.. perché mi fai questo effetto?

-Lu.. ho bisogno di te.- Mormoro con una voce che senza farlo apposta mi esce dolce e soferente, mi sento tanto un bimbo in questo momento e, a quanto pare anche a lei do la stessa impressione.

-Che hai tesoro mio?- Il suo tono mi appare dolce, comprensivo, amorevole.. cazzo non so nemmeno se definirlo come quello di una sorella, di una migliore amica o entrambe le cose! E poi.. quel "tesoro", no basta.. è troppo dolce.

Senza perdermi in giri di parole inizio a raccontarle tutto, partendo da Emily che era il mio pensiero fisso e, arrivando a Sarah ma soffermandomici poco, giusto per aggiornarla, non mi importava nulla di nessuno.. solo di Emily.
Quella troia coi capelli rossi e gli occhi verdi che si divertiva a farmi soffrire, pur consapevole che nessuno di quei coglioni del cazzo che cambiava ogni due settimane, l'avrebbe mai trattata come avrei fatto io.

***

Salve a tutti gente! Intanto mi scuso se il capitolo è troppo corto, avevo intenzione di farlo più lungo e sinceramente, non avevo previsto molte cose.
Ma la vita è così, alzi un attimo gli occhi al cielo e ti ritrovi Emily sul balcone che ti sconvolge la settimana.

Spero comunque di aggiornare presto e un salutone a forse l'unica fan di questa storia, Stefania!

Ciao Stefania! E ciao personcine! ❤❤

Nessun'altra è come lei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora