Capitolo IX

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Arrivo quasi davanti casa sua e la trovo sulla soglia della porta, attraverso e non appena siamo abbastanza vicini non mi da il tempo di salutarla che mi salta al collo e mi abbraccia.
Rimango un attimo spiazzato, non mi aveva mai abbracciato e, non immaginavo avesse tutta quella forza mentre mi stringe. Certo, tante volte l'avevo immaginato ma.. non pensavo fosse tanto bello sentire finalmente il calore del suo corpo e le sue braccia attorno al mio collo. Immediatamente posiziono le mie mani attorno ai suoi fianchi e mi trattengo dal non prenderla in braccio, avrei rischiato di rovinare quel momento tanto perfetto, così mi limito a stringerla e lasciarmi stringere, non era tanto più bassa di me quindi mi veniva anche abbastanza bene.
Rimaniamo così per una manciata buona di secondi prima che lei mi schiocchi un bacio sulla guancia e si allontani sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.

-Finalmente sei arrivato.- Mi dice senza smettere di sorridere e noto che il suo sguardo si sposta sul mio corpo scrutando il mio abbigliamento dalla testa ai piedi. -Ma sei tu?- Ripete lei.

Già, ero io? E lei.. ma che le era successo? Possibile che sia cambiata da.. un giorno all'altro?!
Okkay forse ancora sogno.

Ridacchio -ciao, sei molto carina oggi- le sorrido rispondendole e, lasciando stare il mio abbigliamento, lei era diecimila volte più bella.

-Grazie..- sussurra abbassando il capo e diventando leggermente più rosea.. wtf? Lei che diventa quasi rossa ad un mio complimento? Ma..

-Hai bisogno di qualcosa?- Dico premuroso alludendo ai suoi messaggi, lei nega con la testa -volevo solo stare un po' con te- mi sussurra.
Okkay, ora si che non ci capisco più niente! Ma.. calmo Alex ok? Calmo. Ci sarà sicuramente qualcosa sotto.

-Owh- sorrido. -Ti va di fare un giro?- Le dico continuando a sorridere, lei annuisce e in pochi minuti stiamo già camminando per il parco.

Di tanto in tanto le nostre mani si sfiorano mentre lei mi parla come non aveva mai fatto, aprendosi totalmente, parlandomi di lei, di nessuno dei suoi ex o attuali ragazzi, solo di lei.
Io la ascolto molto attento, non come poche ore prima con Lucy.. di lei mi importava si ma, Emily era tutta un'altra cosa.

Ad un certo punto non resisto più, la sua mano era troppo vicina, troppo soffice, troppo piccola e indifesa per non essere presa e stretta dalla mia.
Faccio finta di nulla ma la guardo, lei smette di parlare per un attimo e arrossisce ancora guardando giù mentre il suo labbro inferiore era intrappolato tra i suoi denti.
Istintivamente mi mordo il labbro anch'io mentre le sorrido.
Rimaniamo in silenzio a camminare mano per la mano.. non l'avevamo mai fatto, è bellissimo.

...

Dopo un buon quarto d'ora lei rompe il ghiaccio, finalmente annunciandomi implicitamente il motivo dei suoi comportamenti.
Senza guardarmi si limita a dire - Ti ho visto con Dylan oggi.-

Per un attimo il cuore mi si ferma, sento mancarmi qualche battito fino a che non vedo un sorrisino furbo sul suo viso e si morde nuovamente il labbro. -Non pensavo fossi così.- Riprende lei senza dare tregua al suo povero labbro inferiore mentre mi guarda.

Ti prego smettila o ti bacio all'istante!

-Così come?- Dico guardando altrove per non rischiare qualche comportamento istintivo.

-Così.. hum.. forte(?)- Ridacchia lei e, anche io.

-Spiegati meglio- alzo un sopracciglio stavolta guardandola, aveva smesso.

-Non pensavo qualcuno avesse le palle per affrontare un tipo del genere-

-Stavi con lui per questo? Ti sembrava il "maschio alfa"?- La interrompo e faccio le virgolette con l'unica mano, per fortuna, libera sulle ultime due parole.
Lei annuisce.
Io sto in silenzio.

-Adesso sei tu il "più forte"- virgoletta anche lei guardandomi.

-A me non importa essere il più forte- soffio io.

-Ma lo sei.- Ribatte.

-E allora? Ho forse vinto qualche premio o fatto finire qualche guerra?- Dico sarcastico.

Lei ridacchia -Nessuna guerra, ma hai vinto me.- Sussurra guardandomi.

-Cosa?- Dico indietreggiando con la testa io e lasciandole la mano.
Davvero.. era una ragazza così facile?! Basta qualche muscolo e lei s'impressiona?

-Che c'è?- Mi dice lei avvicinandosi.

-Perché sei scappata via allora?- Le chiedo senza alcun tono definito.

Lei fa spallucce -Non lo so, forse non volevo ammettere che il ragazzo che ho sempre amato era quello giusto.-

-Aspetta aspetta.. cosa? Ma.. se mi hai sempre snobbato.-

Annuisce. -Gli altri erano una distrazione, non potevo farmi vedere con te, Gwen e Natasha ti odiano dopo tutto.. avrei mandato tutto all'aria.-

Gwen e Natasha erano le sue migliori amiche, non mi avevano mai sopportato, forse perché prima.. erano le mie.

-Scusa ma non riesco a capire..- Dico guardandola e sentendomi stranamente male. La ragazza che ho sempre amato mi dice che ricambiava i miei sentimenti e io non riuscivo a crederle, forse perché la Emily di oggi è un po' diversa da quella di sempre, forse per il modo in cui l'ha detto, forse perché.. non lo so, non sapevo più nulla.

-Scusa..- mi sussurra lei sempre più vicina.

A un certo punto sento il suo stomaco brontolare, lei s'imbarazza e abbassa il volto, io ridacchio.

-Ti va se andiamo a mangiare qualcosa?- Le sorrido cambiando totalmente argomento.
Lei sorride e annuisce, le metto un braccio dietro le spalle e lei si appoggia a me mentre camminiamo in cerca di un bar o qualcosa di simile.

Avevamo, avevo, lasciato la conversazione in aria, ok facevo fatica a crederle ma, io l'ho sempre amata.

Nessun'altra è come lei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora