Capitolo II

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Lei si gira e mi sorride come per salutarmi, poi cambia espressione e guarda in basso gli scalini mentre scende.

-Ancora dietro a lei stai? - Mi guarda un attimo mentre mette il ciuffo nero dietro l'orecchio.

Faccio spallucce, non dico altro. Non ce n'era di bisogno.
Lei si gira, la classe di lui era proprio di fronte le scale e inutile dire che erano ancora appiccicati, mi guarda ancora.

-Beh Romeo io vado che ho compito, sta attento alla tua Giulietta- guarda ancora i due -Sarebbe capace- riprende -di rimanere incinta e farti fare da balia al bambino 24 ore al giorno mentre lei se la spassa con tutto il paese.- Mi dice ironica ma quasi seria mentre fa per andare via.

-Lei non è una puttana- contrabbatto io ma senza acidità -s'innamora davvero, lo vedo dai suoi occhi..- sorrido al pensiero dei suoi bellissimi occhi verdi e mi mordo il labbro, lei mi vede e caccia via lo sguardo.

-Uao, deve essere vero amore quello che scoppia ogni settimana per un ragazzo diverso. Se ragazzi si possono chiamare quelli che sceglie lei.- Rotea gli occhi e una risata amara le esce dalle labbra mentre io la guardo andare via.

Tra di loro non c'era un buon rapporto, anzi, sarebbe meglio dire che si odiavano.. nessuna poteva vedere l'altra ed i motivi erano che a Lucy, non piaceva come mi trattava Emily e, a Emily non piaceva il fatto che quando ero con Lucy non potevo farle da cagnolino.

Ma io Emily la amo e, sarei disposto a qualunque cosa per lei, sia pure donarle l'anima.

Mi siedo sugli ultimi gradini dando loro le spalle, non avrei retto alla loro vista.
L'unica cosa che mi consolava è che non sarebbe durata neanche con lui. Per quanto acida, Lucy aveva ragione; ed anch'io..

Emily è il tipo di ragazza che non si preoccupa di ciò che fa, si sente con più ragazzi contemporaneamente e s'innamora prima di uno, poi di un altro, sta tipo due giorni single e bum che s'innamora ancora. E il giro continua.

In fondo poteva farlo, è una bellissima ragazza dopo tutto.
Capelli rossi, lunghi sotto le spalle, occhi verdi, lentiggini e un sorrisino furbo la distinguevano dalle altre ragazze.
Sorrido al suo pensiero, mi faceva stare bene.
I miei sogni, i miei pensieri, erano l'unico posto in cui lei era mia.

A vederla era così dolce e angelica, sapeva nascondere la sua vera natura.

Nessun'altra è come lei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora