Driiin. Driiin.
Ohmiodio la sveglia.
Speravo non suonasse mai, si sta così bene sdraiate sul letto.
Allungo il braccio per spengerla, sono le 7, è meglio alzarsi per non fare tardi il primo giorno, non ho voglia di essere messa in punizione fin da subito.
Mi alzo e mi vesto con un semplice jeans attillato a vita alta e una camicetta bianca a maniche corte, ai piedi le mie fedeli dr. Martens nere. Per via della mia natura non sento tanto la differenza tra caldo e freddo, e quindi posso vestirmi come mi pare, sempre seguendo le stagioni hahah.
Scendo di sotto a fare colazione, mamma e papà non ci sono già più per via del turno di mattina, mamma fa l'infermiera, mi mangio un bel panino con la nutella con un bicchiere di latte.
Per il sangue basta che mi nutra una volta al mese, ho anche la mia scorta segreta in casa, poi posso magiare tutto ciò che mangiano gli umani.
Finisco di fare colazione e riempio la ciotola dell'acqua di Hero, il mio cocker, la mia palla di pelo preferita, eccolo che si è accorto di me e mi fa le feste. Come è dolce.
Torno in camera mia, dove per fortuna ho il mio piccolo bagno personale, mi lavo i denti, sciacquo il viso, mi metto un pizzico di profumo alla lavanda e mi trucco con un filo di matita nera e un po' di mascara, non voglio esagerare non mi piace truccarmi troppo. Controllo l'ora sul mio orologio, cavolo sono le 7:20 devo correre.
Prendo zaino ,che avevo fatto la sera prima, giacca di jeans e cellulare al volo, mi precipito giù dalle scale cercando di non cadere o smoccolarmi su Hero che mi taglia la strada. Salgo sul mio maggiolino rosso, cioè non salgo perché ho dimenticato le chiavi in casa, insieme alle chiavi di quest'ultima. Oh mamma tutte a me stamani.
Controllo che nei paraggi non ci sia nessuno e le faccio apparire nelle mie mani.
Corro in macchina e parto a tutto gas, la gioia è quando ti ricordi è che stai a 10 minuti dalla scuola e speri e preghi tutti i santi che non facciano storie per il tuo lieve ritardo.
Davanti a me c'è un Jeep azzurra e nera, mia nonna con le ruote andrebbe più veloce.
Decido di superarla, suono anche il clacson ,perché io adoro suonarlo, mentre la supero mi giro verso il conducente, mi sarei immaginata un vecchiettino invece era un ragazzo della mia età credo, mi ha guardata anche lui e ha mosso la testa in cenno di scuse chissà perché.
Arrivo al parcheggio della scuola alle 7:30, finalmente una botta di culo, trovo subito posto, scendo dalla macchina e annuso un po' l'aria. C'è uno strano odore come se mi fossi portata Hero dietro. Decido di non pensarci e mi dirigo all'interno della scuola verso la segreteria, dove mi avrebbero dato il mio orario.
-"Scusate mi chiamo Smith Lupe, è il mio primo giorno, sono qui per il mio orario." dico sorridendo.
Mi risponde una signora bassa e paffuta, troppo adorabile per me, -"Oh certo sei la nuova ragazza da Jersey, tieni le chiavi dell'armadietto e questo e l'orario, alla prima ora hai scienze...Scusi professor Cold, potrebbe accompagnare la signorina Smith nella sua classe, visto che ha lezione con lei?", mi volto e lo guardo speranzosa.
-"Certo, mi segua pure visto che è già in ritardo, spero non si ripeta mai in futuro."
-"Non si preoccupi, farò del mio meglio."
-"Speriamo."
Ehi ma si può sapere come si permette, so che è un professore e devo stare calma per non farlo a pezzetti. Meno male il tragitto non è tanto lung_come ci sono finita a terra? I miei sensi di vampiro fanno un po' schifo per non essermi accorta di questa montagna di muscoli mi stava venendo addosso. La cosa che noto per prima è questa mascella storta, oddio se l'è rotta non lo scontro, istintivamente gliela tocco -"Ti fa male?" lui mi guarda e ride -" Sono nato così", oddio che figura di merda!
Coff Coff.
-"Direi che potete alzarvi ora o volete seguire la mia lezione sdraiati per terra? Muovetevi mi avete già fatto perdere troppo tempo e ragazza nuova presenti alla classe e scegliti un posto"
-"Scusi tanto professore" diciamo insieme io e mr. Muscolo che mi ha aiutato ad alzarmi, il che mi sembra il minimo visto che mi è venuto addosso. Si va a sedere in ultima fila dietro a un ragazzo che mi sembra famigliare.
-"Salve a tutti mi chiamo Lupe Smith e vengo dal Jersey, se il mio accento vi sembrerà strano è perché sono italiana – se mi prendete in giro sarà peggio per voi babbei – spero possiamo andare d'accordo" concludo sorridendo e mi dirigo verso il posto in penultima fila accanto al ragazzo dall'aria famigliare, che mi osserva, così come la ragazza dai capelli rossi davanti a me e un ragazza giapponese accanto a me. Che avranno mai da guardare, non li dico nulla soltanto perché non ho voglia di litigare il primo giorno.
Il professore intanto a iniziato a spiegare quali saranno gli argomenti dell'ultimo anno, oggi inizieremo dalla cellula. Due ore di che barba che noia*.
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citazione di sandra mondaini*
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I'm a vampire.
FanfictionNon c'è molto da dire. Ho 18 anni e sono un vampiro. Storia pubblicata anche su EFP scritta da me con pseudonimo diverso.