Cap. 2

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Mi girai spaventata. Un ragazzo della mia stessa età, probabilmente un Sakamaki, mi stava osservando coi suoi bellissimi occhi smeraldini. Aveva i capelli rossi,  un cappello nero ed un sorriso compiaciuto stampato in faccia. Un brivido di terrore mi percorse la schiena, in quel momento tutto era possibile, compresa la probabilità che lui avesse scoperto le mie sorelle.

Raito: Vedo che ti piacciono tanto queste rose. Farai un bel mazzetto.

Io: Ehm...ecco...i-i-io...queste non sono solo per me.

Raito: Ah sì? E quante ne prenderai tu?

Io: Una.

Raito: Una sola? Sei troppo altruista dolcezza.

Ne prese quattro e con mio grande stupore me le diede. Sentii le mie guance infiammarsi, il mio sguardo andò a finire verso il basso, ma con un pollice lui me lo rialzò verso di sè.

Raito: Sei carina quando arrossisci, sai?

Io: Uhm... g-grazie?

Raito: Mi chiamo Raito. Tu invece? Non sembri molto felice di vedermi.

Io: S-sono Mirajane. Ehm... non è che i-io non mi piaccia fare conoscenza, ma...

Raito: Piacere di conoscerti Mira... Come mai qui?

Mi resi conto che se gli dicevo proprio tutta la verità avrei fatto scoprire le altre (sempre se non siano già state scoperte), decisi quindi di dirgliene solo una parte. Mi sentii un pò in colpa a nascondergli, ma fu meglio così.

Io: Uhm...ho v-visto queste rose e...ehm... non ho resistito all'idea di averne una.

Mi tranquillizzai, ero sicura che si sarebbe accontentato. In genere ai ragazzi non serve chissà quale spiegazione, quindi pensai di essere salva.

Raito: Non mi stai dicendo tutto piccola.

Sgranai gli occhi mentre lui sorrideva come se gli piacesse la mia incredulità. Ero una chiacchierona ed anche una bugiarda formidabile, iniziai a chiedermi come avesse fatto a capire che gli stavo nascondendo qualcosa. Sentii un trillo di rondine, il segnale che diceva di tornare a quella che dovevamo chiamare "casa". Lui lo ignorò, io sospirai di sollievo. Potevo finalmente tornare dalle mie sorelle e star tranquilla.

Io: Io...devo andare Raito...ciao ciao!

Me ne andai di corsa verso il buco segreto nascosto dietro le rose bianche che conduceva fuori dal territorio dei Sakamaki. A pochi passi dalla libertà mi fermai ansimante e caddi in ginocchio, ma mi rialzai. Feci per avviarmi nelle rose ma qualcosa mi bloccò per le spalle per poi scendere giù fino a tenermi le braccia. Un brivido mi percorse la schiena. Il pensiero che fosse un altro dei proprietari mi terrorizzò per un attimo, ma quando mi girai e vidi il volto di Raito mi tranquillizzai...per poco.

Raito: Pensi che ti lascerò scappare così in fretta?

Io: Ehm... Ammetto che in effetti ci speravo...

Mi divincolai dalla sua stretta e scappai, tuffandomi nella salvezza e scomparendo dalla sua vista. Corsi sotto il nostro solito ponte. Le mie sorelle erano tutte lì. Hariana mi prese subito da parte.

Hariana: Mira che ti succede. Stai ansimando. Da chi sei scappata?

Io: Ehm...da nessuno, volevo solo arrivare in tempo per non addormentarmi sui banchi domani.

Hariana, non del tutto convinta, annuì. Sapeva che le nascondevo qualcosa ma non disse nulla al riguardo. Quella notte, per la prima volta, dovetti aspettare almeno un'ora per addormentarmi, i miei pensieri erano volti verso quello strano ragazzo, che invece di chiamarmi ladra o roba del genere mi ha trattata come una persona normale... Le mie palpebre a un certo punto si fecero pesanti e mi addormentai con la sua immagine nella mente.

Diabolik Lovers X Ghoul SistersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora