chapter 18

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Domani sarà il mio compleanno e l'unica cosa che voglio è non festeggiarlo,è passato così velocemente il tempo che se fosse non stato Facebook a ricordarmelo me ne sarei completamente dimenticata. Sono ancora basita dal fatto che Harold riesca a capire come mi sento,non sapevo avesse questa parte di se così comprensiva e "amorevole" nei confronti delle persone;vorrei tanto conoscere di più su di lui,perché ha questo carattere,dov'è sua madre,perché lui e sua sorella si assomigliano tanto.
Quel ragazzo riesce ad accendere in me quel senso di curiosità che non ho da tempo,e come se con lui non avessi paura di fare niente,come se potessi fare qualunque cosa ma solo con lui al mio fianco.
Toc toc
Bussano alla porta.
-Avanti- dico mettendomi a sedere sul letto.
-Sono io- Harold entra nella stanza con un giachetto tra le mani,e un mazzo di chiavi che pende dalla sua tasca destra.
-Dimmi- dico guardandolo avvicinarsi a me.
-Pronta?- dice prendendomi il braccio e facendomi alzare dal letto con un piccolo saltino.
-Per cosa?- non riesco a capire,ha quel luccichio negli occhi che non mi piace affatto.
-È un segreto,devi solo portare uno zaino capiente e portare un pennarello- è cosi magnificamente misterioso e questa cosa mi piace,e mi preoccupa allo stesso tempo.
Prendo lo zaino e ci infilo dentro ciò che mi ha detto e ci metto anche la mia macchina fotografica con il mio quaderno per disegnare, non si sa mai.
Faccio una coda veloce ai capelli e infilo un paio di scarpe da ginnastica bianche.
Harold mi guarda con un piccolo sorriso,e questo mi fa chiedere cosa abbia in mente.
-Cosa hai in mente?-
-Lo saprai presto, ora facciamo presto scendiamo dalla finestra loro non devono sapere che siamo usciti-lo guardo un po confusa ma faccio come mi ha detto,mentre io apro la finestra lui chiude la porta a chiave. Scende prima lui con una tale agilità da farla sembrare la cosa più facile al mondo,di sicuro per me non sarà così.
E tutto buio,saranno le 10;00PM.
Metto un piede fuori guardo giù, e subito alzo la testa. -Gesù proteggimi- dico ed Harold ride.
-è un metro e neanche ce l'hai puoi fare- dice mettendosi sotto di me per prendermi.
Metto anche l'altro piede fuori per ritrovarmi seduta sul piccolo davanzale della finestra. Non è tanto alto e senza pensare mi lancio,Harold mi prende per i fianchi e mi poggia a terra.
-wow,non ci posso credere e stato fighissimo!- urlo e Harold mi zittisce.
-Shh!,non devono sentirci!- dice.
-Scusa..- rido sotto i baffi. Arriviamo fuori al cancello della nostra casa,difronte appoggiata al marciapiede c'è la moto di Harold che ci sta aspettando.
Harold corre dall'altro lato della strada e monta sulla sella della moto,io lo seguo e mi stringo forte a lui,non mettendo il casco,voglio sentire il freddo e l'adrenalina entrare nel mio corpo.
-Pronta per la più grande avventura della tua vita?- dice Harold con un piccolo sorriso malefico.
-Prontissima- sento le farfalle nello stomaco, mi stringo più forte a lui,mette in moto e passa un dito sulla mia gamba facendomi sentire un brivido per tutta la schiena.
Lo vedo ridere dallo specchietto,gli do un piccolo morso sul collo e lo sento sghignazzare.
Vola come un fulmine,arriviamo alla scogliera e lui si ferma a guardarla ha un aria penseriosa,mi guarda dallo specchietto e mi fa un ghigno,ho paura di cosa possa fare.
-Non era in programma ma non c'è problema,seguimi- dice scendendo dalla moto, porgendomi una mano.
Mi aiuta a scendere e lascia la moto incustodita, non credo che qualcuno la possa prendere è quasi mezzanotte.

Arriviamo ai margini della scogliera Harold si toglie i suoi anfibi,e anche la maglia,poi mi guarda.
-Che fai non ti spogli?-mi dice slacciandosi il bottone dei suoi skinny jeans neri.
-No,sei pazzo!? Ti vuoi lanciare?!- dico sbalordita, e facendo qualche passo indietro.
-Non è la prima volta che lo faccio,sarà fantastico- cerca di convincermi.
-Noo,io non salto guarderò te,io resto qui.- gli dico
-Non ci penso nemmno a saltare senza di te- dice Harold prendendo i suoi vestiti ,poggiandoli vicino a un albero.
-Ti fidi di me?-dice Harold avvicinandosi, io faccio due passi indietro arrivando alle pendici della scogliera, perdo l'equilibrio. Vedo tutta la mia vita passarmi davanti a gli occhi,li chiudo.
Sento qualcosa di caldo e morbido sotto la mia pelle,è Harold sono sopra di lui. Mi ha presa prima che io cadessi,mi alzo subito da sorpa da lui e lo aiuto ad alzarsi.
-Oh mio dio,grazie- dico mettendomi una mano sul cuore,che sembrava stesse uscendo dal mio petto.
-Tranquilla, ti ho solo salvato la vita- dice.
-Modesto il ragazzo- ridiamo ma lui mi interrompe.
-Salta con me- dice,forse glielo devo mi ha salvato la vita,mi tolgo le scarpe e il maglione rosso,sfilo anche i legghins e cerco di coprirmi,Harold mi guarda con sguardo fisso,come se stesse in trans. -Ehii,ci sei??- cerco di risvegliarlo passandogli la mano davanti a gli occhi. Si risveglia. E annusice.
Mi prende le mani e mi porta più indietro dalla fine della scogliera.
-Pronta,al mio tre corriamo- dice Harold.
-Ommiodio Harold ho pau..-
-Tre!!- grida e inizia a correre trascinando anche me. Saltiamo,sento ancora le nostre mani unite,l'adrenalina si imposessa di me e grido come non mai.
-woow!- e in men che non si dica mi ritrovo nella acqua fredda. Le nostre mani si slegano,scendo sempre più giù,mi do una spinta con i piedi e salgo in superficie. Non vedo niente,Harold non c'è.
-Harold?- lo chiamo,non sento nessuna risposta.
-Harry!Cavolo!-mi sale l'ansia,mi guardo intorno lo chiamo ancora,ma nessuna risposta. Mi sento trascinare da qualcosa che mi prende la caviglia,entro nell'acqua apro gli occhi e mi ritrovo un Harold con i capelli bagnati e tutte le bollicine di ossigeno davanti al suo viso. Mi trascina in superficie ed io per la paura mi agrappo a lui,con le gambe intorno al suo bacino,gli butto le braccia al collo e rido.
-Auguri piccola Edith- mi dice pasandomi una mano sul viso per spostarmi i capelli bagnati.
Sapeva del mio compleanno??
-Come facevi a sapere del...- mi interrompe baciandomi.
Per un momento resto ferma,mi lascio comandare dal mio istinto e lo bacio. La sua lingua insegue la mia e sento il mio corpo diventare tutto un fuoco. Le sue mani mi tengo stretta per il sedere mentre le mie mani fanno su e giù tra i suoi capelli,mi morde un labro e un piccolo gemito esce dalla mia bocca,sorride ad un centimetro dal mio viso,appoggia la sua fronte alla mia. Mi sembra che il tempo si sia fermato,ci siamo solo io e lui in mezzo al nulla.
-Lo volevo fare da così tanto tempo- dice Harold passandosi una mano tra i capelli per poi appogiarla di nuovo sul mio sedere.
Lo guardo,la luce della luna che ci illumina fa sembrare tutto questo una scena di un film.
Non so cosa dire sento solo la voglia di baciarlo ancora,come se non ne avessi abbastanza.
Lo bacio con foga,gli porto la mano dietro il collo tirando i suoi capelli lunghi,lui geme e qualcosa dentro di me cresce. Sento il bisogno di lui ad ogni secondo che passa. Ci allontaniamo per prendere fiato,non avrei mai immaginato tutto questo.
-Il miglior regalo di compleanno- lo abbraccio e lui mi stringe forte.

Nuotiamo fino alla riva,mi stendo sulla sabbia fredda,sfinita. Lui si siede di fianco a me con le mani dietro la schiena e le gambe leggermente piegate verso di lui. Guardiamo l'orizzonte è cosi maledettamente bello.
Riesco a sentire la felicità, non ricordavo come fosse e lui è riuscito a farla entrare dinuovo nella mia vita,non gli sarò mai così grata.
-Grazie è così bello qui- dico avvicinandomi a lui,poggiando il mio viso sul suo petto e la mia mano sui suoi addominali. Mi cinge i fianchi con il suo braccio pieno di tatuaggi, mi soffermo a vedere come siano belli sulla sua pelle,come la sua pelle sembra un tela con il miglior dipento.
-stai tremando meglio andare - dice alzandosi,lo seguo fino alla moto correndo per il freddo mi porge una sua maglia nera scollata la indosso e vengo inondata dal suo bel profumo.
Saliamo veloce sulla scogliera per riprendere in nostri vestiti,per fortuna il mio intimo si è asciugato,indosso i legghins e le scarpe e resto a guardare i muscoli di Harold che ad ogni movimento si contraggono.
-Ti piace quello che vedi?- dice Harold con un ghigno.
Arrosisco,è la prima volta che mi succede.
Cosa mi sta facendo?

Arriviamo alla sua moto e lui mette in moto,facendomi vivere l'avventura più bella che potessi immaginare.

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