chapter 23

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Mi giro in un secondo dal lato opposto,guardo Hazel avanti a me che resta anch'essa basita da chi pochi secondo fa stava davanti a me,ed ora è qui dietro di me. Lo sento,sento il suo respiro e la sua grande statura.
Faccio dei passi piccoli per allontarmi da lui,mi tremano le gambe e le lacrime non fanno fatica a scendere sul mio viso.
Hazel è ancora lì ferma,non sa cosa fare. Mi allontanò sempre a piccoli passi da lui,ma mi prende il braccio facendomi girare forse troppo velocemente.
Do un urletto per lo spavento e sento urlare anche Hazel per la paura.
Metto le mani davanti il viso per proteggermi,ma soprattutto per non guardarlo.
Con che coraggio arriva qui,durante il mio compleanno?.
-Va via!! subito! chiamo la polizia- dico gridando,e liberandomi dalla sua forte presa.
-Sta calma,non voglio farti del male- dice quel ragazzo che di male me ne ha fatto è come.
-C-come pre-pretendi di arriva qui e fare queste scenate?- cerco di dire con il filo di voce che ho.
-Voglio solo scusarmi e spiegarti tutto- dice avvicinandosi,forse un po troppo.
Lo spingo via da me,con tutta la forza che ho. Lui fa qualche passo indietro e mi guarda sconvolto della mia razione.
-Cosa credi?Che adesso ti perdono per avermi quasi strupata?!- urlo troppo tanto da attirare l'attenzione di qualche ragazzo che non conosco da sopra la terrazza della villa.
-Se ..se non fosse stato per Harold io..io ora non..- non riesco a finire la frase che scoppio in lacrime, tutti i ricordi,i tocchi viscidi delle sue mani sulla mia pelle riaccendono quella rabbia in me. Mi precipito su di lui e gli do uno schiaffo così forte da fargli girare la testa. Lo spingo,dandogli calci su gli stinchi come se fosse un pallone da calcio.
-Sei un bastardo,stronzo.. - piango,e più piango e più la rabbia cresce,e più i calci aumentano. Mi prende una gamba e mi tira giù, facendomi sbattere con la schiena per terra.
Cazzo,potevo aspettarmelo.
-Levati subito!!- urlo più che posso quando vedo che si sta posizionando su di me.
Cerco Hazel dietro di lui ma non c'è nessuno,guardo quei ragazzi che poco tempo fa erano sulla terrazza ma non c'è nessuno.
-Ragazzina,sono venuto qui per scusarmi e non per farmi pestare- dice ad un centimetro dalla faccia con gli occhi che spruzzano fuoco,quel fuoco che avevo visto solo quella sera,quel fuoco che non avrei voluto mai più rivedere.
-Brutto stronzo di merda!- sento da lontano e poi vedo Nick disteso di fianco a me con...Harold sopra di lui.
Lo guardo,gli lancia pugni in piena faccia,ha le nocche rosse e con qualche graffio. Gli grida in faccia parolacce che quasi non sapevo conoscevo. Mi alzo togliendomi i tacchi per non cadere e cerco tirare Harold verso di me.
-Harold!!Fermati lo ucciderai- dico quando vedo Nick perdere quasi conoscenza.
Lui si gira verso di me,con la mascella serrata e le nocche piene di sangue. Scuote la testa alzandosi e sputando sul torace di Nick.
-Harold!! Come hai fatto!?- dico abbracciandolo. Non esita a ricambiare l'abbraccio. Mi stringe forte,e non mi lascia neanche per un secondo. Mi distacco da lui e lo guardo dritto negli occhi.
-Non farlo mai più..-
-Non lasciarmi mai- gli dico tra un respiro e l'altro.
-Mai piccola mia- mi bacia la fronte.
Vedo Nick alzarsi da terra con fatica e per istinto gli do la mano per aiutarlo. Harold la toglie e se la mette dietro la schiena facendo scontrare i nostri corpi.
-Va via subito prima che chiami la polizia-dice Harold facendolo scappare. Prendo le scarpe con il tacco e vado verso Hazel che corre subito verso di me.
-Scusa se ho chiamato Harold..ma..- l'abbraccio.
-shh,hai fatto la miglior cosa- dico per poi trascinarla all'entrata con me. Harold è alla mia destra mentre Hazel alla mia sinistra. Mia madre non so dove sia,stessa cosa per Giorg saranno già entrati.
Non riesco a vedere i dettagli della villa,perché Hazel mi trascina direttamente in bagno per darmi una sistemata. Harold protesta da fuori la porta,ma alla fine resta in silenzio ad aspettare.
-Quello scemo ha rovinato tutto- dice Hazel sempre con quel suo modo delicato.
-Dillo! di che è uno stronzo- incinto Hazel ridendo.
-È uno stronzo- dice per poi ridere.
Mi scioglie le trecce,i capelli sono a onde fino alle punte,con una spugnetta mi pulisce tutto il trucco colato e dopo dieci minuti sono come nuova.
-Sei quel che sei Hazel!- grido abbracciandola.
-Si,abbiamo capito ma ora sbrigatevi che il mio stomaco richiama!- la voce di Harold grida da fuori la porta.
Io e Hazel sghignazziamo ed usciamo.
-Non sei per niente paziente- lo rimprovera in modo scherzoso Hazel,ed Harold ricambia con una pacca sulla spalla.
Scendiamo le scale che portano al piano terra,la sala è piena di persone che ballano e si divertono. Non conosco quasi nessuno a parte qualche ragazza che ho intravisto tra i corridoi della scuola.
È molto romantico come posto,ci sono lapandine di colore giallo su tutti i muri,e sul soffitto ricadono come se fossero stelle cadenti. Sui tavoli posizionati ai lati della sala ci sono delle lanterne di colore blu con del filo marroncino intorno. Adoro tutto di questo posto.
Fuori ha iniziato a piovere,ed io come una bimba che per la prima volta vede la poggia corro fuori al terrazzo quasi scivolando. Giro su me stessa aprendo le braccia,adoro stare sotto la pioggia.
-Ti prenderai un raffreddore- dice Harold avvicinandosi e facendomi scontrare contro il suo torace.
-Da quando siamo così premurosi?- gli chiedo alzando il viso per guardarlo e appoggiando una mano suo suo petto bagnato dalla pioggia.
-Da quando la mia vita è dipesa da te- dice con voce così bassa,come un piccolo sussurro. Mi guarda con i suoi occhi verdi che brillano ancora di più,o forse sono io che li vedo ogni giorno sempre più belli.
Mi prende le gambe e me le fa agganciare al suo bacino,poggia la mia schiena sulla parete fatta di legno.
Mi accarezza una guancia e mi sfiora le labbra. Lo bacio anch'io, gli butto le braccia al collo e gli accarezzo i ricci bagnati. Mi prende per le natiche per non farmi cadere e approfondisce il bacio. Sento il fuoco ardere dentro di me,la pelle bruciare ad ogni suo minimo tocco.
-Ragazzi dobbiamo ce..- esce mia madre con un ombrellino intonato al vestito. Resta a bocca aperta.
Scendo subito per terra e mi sistemo il vestito per poi guardare le mie scarpe. Harold sembra imbarazzato ma so che vorrebbe ridere per l'assurdità della situazione.
-È ora di cenare,poi vedremo a casa signorina- dice mia madre per poi andarsene e scoppiare a ridere.
Ridiamo anche noi.
-Sembrava furiosa Harold!- dico ad Harold ridendo.
-Mi piaceva quando mi chiamavi Harry- dice
-Sembrava furiosa Harry!- ridico e lui mi prende dalle ginocchia per poi farmi girare sotto la pioggia.
È il regalo più bello che mi potesse fare, stare qui con me. E promettermi che non mi lascerà mai.

Spazio autrice.
Amori,so che mi volete morta perché non aggiornavo da qualche giorno ma sono tipo inondata da cose. Spero che vi piaccia,e se volete lasciate qualche stellina per farmelo sapere. All the love.🌹❤

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