Chapter 11

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Pov. Harold
Resto qui fermo,a guardare lei che va via da me. Non so perché mi procura tutto questo dolore la sua lontananza. Non ho mai tenuto a qualcuno,perché con lei é diverso?;É solo una bimba,psicopatica,acidona del cazzo,eppure non riesco a stargli lontano più di 24h.
Urlo dalla disperazione,e mi siedo per terra a un albero. Mi prendo il viso tra le mani e non riesco a credere che mi sto disperando per una ragazza. Non posso permettere che Nick faccia del male a lei,che gli menta,che gli faccia il lavaggio del cervello per poi gettarla via come se fosse un giocattolo. Mi alzo dall'albero e cammino verso la mia moto. Ci monto sopra e senza pensarci vado verso la scogliera. Ho bisogno della tranquillità e del silenzio delle onde che si infrangono sugli scogli.
Arrivo sulla scogliera. Mi siedo come sempre sul bordo e faccio penzolare i piedi. Sento il vuoto sotto di me,e mi guardo un po intorno. In lontananza vedo due ragazzi seduti sulla spiaggia sotto la scogliera,e riesco a intravedere i capelli castano scuro di Edith. Non posso crederci, sono venuto qui apposta per non pensare a lei e a quell'idiota di Nick e me li ritrovo che si stanno quasi per baciare. Quando vedo che le sta accarezzando un fianco non ci vedo più dalla rabbia e mi tolgo gli stivali neri con la maglia e gli skinny jeans. Prendo una rincorsa e mi tuffo giù per la scogliera. Per un attimo di secondo sento il vuoto nello stomaco,l'adrenalina che sale alle stelle e poi l'impatto con l'acqua gelida. Scendo sempre giù,negli abissi del mare. Risalgo in superficie prendendo aria, e mi sposto i capelli bagnati all'indietro con un movimento di testa,al quanto goffo. Le onde mi portano sempre più vicino alla scogliera e se non mi muovo ad uscire dall'acqua sarò scaraventato su di essa.
Nuoto fino ad arrivare alla riva. Mi stendo con le braccia dietro la schiena e ripenso a quella adrenalina che ho sentito quando mi sono tuffato. Non l'avevo mai fatto prima ed è come volare. Sentirsi libero e sentir di poter far tutto. Mi giro a vedere se Edith e Nick sono ancora là, e mi sale di nuovo la rabbia. La rabbia di non poter far niente. Di essere solo preso come il bad-boy della situazione,solo perché non porto cardigan e maglioncini con i quadroni,perché ho un carattere di merda;
Sento una specie di forza maggiore quando sono con Edith,come se sentissi ogni secondo il bisogno di proteggerla di prenderla e stringerla a me. Non mi capacito neanche io,dei pensiero che faccio. Io il ragazzo che si fa una ragazza ogni giorno, con tutta la scuola ai suoi piedi che si dispera e fa pensieri romantici per una ragazza che conosce da 48h? Che mi sta succedendo? Io non so così,non mi faccio abbindolare da una ragazza.Devo ritornare quello di prima,sembro un piccolo ragazzino di 12anni che si infatua di una bambina. Non sono così, non sono un debole. Mi alzo e salgo per il bosco per andare di nuovo sulla scogliera. Sono ancora bagnato e il vento che tira non mi farà tanto bene. Mi rivesto velocemente, lasciando gli stivali ancora lì per terra. Prendo il piccolo album da disegno che porto sempre nella sella della moto e disegno. Dopo qualche ora finisco il disegno,mi ritrovo sul foglio un ragazzo seduto vicino ad un albero con una ragazza che cammina davanti a se,lasciandolo lì da solo,con i suoi mostri. Sto davvero impazzendo. Non posso continuare a fare il depresso,così prendo il cellulare e chiamo Matt. Risponde dopo 3 squilli.
-Ehm...Matt?-
-Ehi,Harold dimmi tutto?-
-Ci becchiamo fuori al Bar,ho bisogno di bere e divertirmi un po-
-Certo,ci vediamo verso le 8;00-.
Riaggancio e vado verso casa,per darmi una ripulita.
-Ciao Harold- mi saluta mia sorella,ma io faccio finta di non averla sentita e vado verso la mia camera. Non mi va di parlare ne salutare nessuno. Ho solo bisogno di alcool e qualche ragazza che mi faccia passare questa cavolo di nostalgia. Entro nella doccia e mi lavo velocemente. Asciugo i capelli,indosso una maglia bianca a scollo a V,degli skinny jeans neri e un paio di vans nere. Metto un po di profumo, e mi avvio per il bar. Trovo Matt che mi aspetta fuori l'entrata. Entriamo e ci sediamo su due sgabelli vicino al bancone degli alcolici. -Vodka, doppio- dico e anche Matt mi segue. Dopo mezzora già sono ubriaco fradicio. E due ragazze si siedono di fianco a me e a Matt. Ci buttiamo in pista,oggi era la serata discoteca e una delle due ragazze si struscia su di me,la prendo per i fianchi e l'avvicino al mio.
Faccio cenno a Matt che vado al bagno e la ragazza mi segue. Mentre lei mi bacia,io gli tolgo la maglia e quando la guardo per alzarla sul lavandino vedo il viso di Edith. Mi stacco subito da lei. Scuoto la testa e capiscono che mi sono immaginato tutto. L'acool fa brutti scherzi. Edith fa brutti scherzi. Maledetta coscienza. Esco dal bagno,lasciando sola quella ragazza di cui non ricordo nemmeno il nome. Uscendo da bar vedo Matt che cerca di capirci qualcosa,ma io non lo penso. Esco dal bar per prendere un po di aria. Sento la testa che scoppia. Mi siedo sugli scalini dell'entrata del bar a fumare una sigaretta. Sento aprirsi la porta,é Matt si siede affianco a me e mi appoggia una mano sulla spalla.
-Che ti succede Fratello?- mi chiede Matt con aria preoccupata.
-Mi sto ricoglionendo questo é il problema- lo guardo.
-Questo già si sapeva-dice facendomi ridere. -Questa volta un po di più-
-Se non vuoi dirmelo va bene, ma almeno fatti aiutare. Abbiamo due belle ragazze di la, che ci aspettano a braccia aperte,più che braccia gambe aperte-dice facendomi l'occhiolino e io faccio un piccolo ghigno. Al diavolo Edith, e tutte le cazzate. Sono Harold Styles,e nessuno mi abbatte. Entriamo nel bar. E le due ragazze ci saltano addosso. Andiamo nell'auto di Matt e prendiamo un Ostello lì vicino. Entro in una camera e la Bionda mi segue.
/Spazio autrice/.
Hello belle personcine.
Non ho voluto specifare la scena tra Harold e la Bionda per il semplice fatto che non credo sia opportuno. Ci saranno scene di queste tipo,ma specificate negli altri capitoli. Spero che vi piaccia.
All the love
-Edith

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