14 - Kiss Me .

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Il manto rosso le copriva sia il corpo e che il capo. Lasciando scoperte solo le sue lunghe ciocche di capelli corvini.
Aurora era aggrappata alla schiena di un Cacciatore dal Manto Blu. Sfortunatamente non era il suo Cacciatore. Arthur era in prima fila, in groppa al suo nuovo destriero, in viaggio verso il palazzo reale.

Maximilian cavalcava accanto a loro, gli era stato dato l'ordine di proteggere Aurora. Visto che era l'unica testimone a conoscenza dei piani dei Cacciatori della Prima generazione.

- Non preoccuparti. Andrà tutto bene. - La rassicurò Maximilian. Il Cacciatore doveva avere la sua stessa età, ma di certo interiormente era di gran lunga più grande. Aurora ammirava il suo corpo asciutto. Gli addominali scolpiti sulla sua pelle erano coperti dal suo mantello Blu.
I capelli biondi erano sciolti lungo la schiena. Lo sguardo fiero e imponente. Era un uomo estremamente affascinante. Teneva la sua mano sempre sull'elsa della sua spada.

- Sono soltanto in pensiero per mio padre. Non l'ho mai associato ad una vera figura paterna. Per me è un estraneo sotto tutti i punti... -
Sì fermò. - Ho solo paura di scoprire qualcosa che potrebbe cambiare i miei sentimenti per lui. -

- Sono certo che tuo padre ti amava. Edgar è un nome molto famoso tra i Cacciatori. Tutti hanno sempre riconosciuto tuo padre come uomo d'onore. Valoroso e fedele al suo regno. -

Quelle parole bastarono per far si che Aurora fosse orgogliosa di lui, anche se per poco.

Dopo ore di viaggio tra i borghi della città e le vaste campagne, raggiunsero le mura interne. Quelle che sparavano il regno dal castello.

Un cancello di ferro enorme gli ostacolava il cammino. Fino a quando non si sentirono i rumori di granagi girare. Fu lì che il cancello iniziò a salire lentamente.

Mentre attraversava la volta che conduceva all'interno Aurora ammirò con timore la base affilata del cancello che spariva sul muro sopra di loro.

Giunsero su un enorme piazzale. Al centro c'era un enorme fontana che spruzzava l'acqua creando dei perfetti archi cristallini. Intorno poi si estendevano le vaste aiuole di fiori colorati.

Un uomo dalle vesti pregiate si avvicinò a noi. I capelli bianchi di lui luccicavano sotto la luce del sole.

- Consigliere Saul. Sono qui per parlare con il re. Sono in possesso di informazioni utili a sconfiggere la rivolta. - Arthur gli si avvicinò con il suo destriero.

Appena il Consigliere sentì quelle parole nei suoi occhi passò una strana luce. Qualcosa in lui intimoriva Aurora. C'era una strana aurea sinistra...
Non la convinceva.

- Ma questo è grandioso. Prego Nobile Cacciatore. Lei e i suoi uomini potete accomodarvi e riposare , mentre io organizzo il vostro incontro con sua maestà. -

- La ringrazio. -

Arthur sembrava fidarsi di lui. Ma qualcosa in Saul era estremamente famigliare ad Aurora.

****

A lei fu affidata una stanza su cui riposare. Arthur la stava accompagnando. Le aveva dato l'ordine di non vagare per il castello da sola. Non si fidava di nessuno. Temeva che fosse di nuovo rapita dallo stesso artefice di quello che le era successo.

A poco a poco raggiunsero la sua stanza. Era discretamente piccola. Un letto baldacchino occupava gran parte dello spazio.

- Ora devo andare. Il re mi aspetta. Tu intanto riposa. -

Arthur le si avvicinò da dietro e le sfilò il mantello lasciandolo scivolare lungo la schiena della ragazza.

Aurora portava una semplice tunica, che le lasciava scoperte le spalle nude e la braccia candide. Portava ancora i segni di quella violenza. I lividi viola le coloravano la pelle chiara.

Un brivido di rabbia fece tremare il corpo di Arthur.

Bastardo.

Aveva giurato di trovarlo e ucciderlo e così avrebbe fatto una volta finita tutta quella storia.

Le dita ruvide di Arthur le sfiorarono delicatamente la schiena. Aurora rabbrividi a quel tocco.

- Arthur... - ansimò lei. Lui l'abbracciò da dietro. Le sue labbra sottili si posarono sul collo della ragazza.

- Ssh... riposa. Tornerò presto. -

Lei si liberò da quel caldo abbraccio e si girò verso di lui. Era perfetto. Il suo magnifico viso illuminato solo dalla luce delle candele.

- Voglio venire con te. -

Lui le accarezzò i capelli.
- Non puoi. Io e il re dobbiamo parlare in privato.

- Ma si tratta della mia famiglia.

- Dopo ti dirò tutto. Ma ora voglio che tu riposi. Ok? -

Aurora annuì. Arthur le cinse in vita e la tirò a se. Le stampò un dolce bacio sulle labbra. Una sensazione piacevole ma non era nulla in confronto al bacio che le aveva dato lui. La bestia. Per quanto rudi e selvaggi erano baci appassionati. Quelli di Arthur invece erano dolci e delicati.

Erano due poli opposti. Non c'era nulla in comune tra i due.

- Non devi uscire e nessuno deve entrare qui dentro. Va bene? - le sussurrò lui sulle sue labbra.

Annuì una seconda volta.

Arthur la baciò un'ultima volta e uscì lasciandola sola.

*

Lo so è breve ma era da tanto che non aggiornavo.

Spero vi piaccia.

COMMENTATE PER FARMI SAPERE CHE COSA NE PENSATE DELLA MIA STORIA😙

Baci
BeZeus

Prossimo aggiornamento: Martedì

Cappuccetto Rosso & Il Lupo | The Legends Series [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora