15 - The big family

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L'ansia la stava uccidendo. Ai suoi occhi, quelle quattro pareti le parvero la sua gabbia. Arthur le aveva detto di non uscire fino a suo ritorno. Ma come poteva restarsene lì, mentre lui e il Re discutevano della sua famiglia. Voleva sapere di più sul conto di suo padre. Se veramente era così famoso perchè nessuno era a conoscenza di lei? Voleva sapere di più sul conto anche della madre. Come si erano conosciuti e altro. Ma sopratutto, da dove nasce tutto questo odio da parte di suo nonna nei confronti della Seconda Generazione.

- Può pure andare al diavolo. - Aurora si fece carico delle sue responsabilità e usci dalla stanza.

I corridoi del castello erano immersi nell'oscurità e nella totale solitudine. Le pareti dipinte di un rosso sangue ogni quant'altro mentro ospitavano qualche ritratto della famiglia reale.

Dove erano le guardie? Non c'era anima viva. Aurora si affacciò ad una delle imponenti finestre. Purtroppo era coperta da una rete metallica, che presentava ulteriori pori che lasciavano entrare la luce. Osservando fuori dal castello, attraverso quei piccoli pori, notava che tutta l'area sud-ovest del castello era priva di alcun genere di vita. Nessuna guardia, nessun uomo o donna in giro tra i cortili o i pensili giardini fioriti del palazzo. Niente di niente.

- In qual modo posso aiutarvi, giovane fanciulla? - Una voce femminile fece sobbalzare Aurora. Non osava guardarla in faccia. Lo spavento che le fece prendere la costringeva a tenere il capo chino. Da quella vista pote ammirare la scarpette luccicanti della donna. La gonna del suo vestito era di un color pesca, e si gettava sul pavimento da dietro, lasciando un solco scoperto in modo da mettere in mostra la gamba di lei.

Con timore Aurora alzò il capo. Il volto della donna uscì dall'ombra. Era una giovane ragazza. Non poteva essere molto più grande di lei. Gli occhi scuri la stavano squadrando con curiosità. I capelli corvini di lei erano legati in una treccia laterale, mettendo in mostra il suo viso fanciullesco e perfetto.

- Vi siete persa? - domandò di nuovo le.

- No, stavo solo cercando-cercando.. un mio amico. -

- E il suo amico per caso si trova nel corridoio che conduce alle mie stanze. Questo posto non è accessibile a chiunque. Come ha fatto ad entrare?

Non accessibile a chiunque. La stanza di Aurora era alla fine del corridoio, com'era possibile.

- Sono venuta insieme ai Cacciatori. Dovevamo recare visita al Re.-

- A che proposito. -

Quel tono malizioso fece innervosire Aurora. Quella donna iniziava ad essere sinistra.

- Dica pure. Non mordo mica... -

- Piuttosto, lei chi è? - domandò Aurora.

La donna sorrise. - Io sono Fiona, primogenita del Re Bartolomeo II, erede al trono.

Fu lì che si accorse del terribile oltraggio che le aveva recato. - Perdonate, maestà. Io-io... -

La principessa rise divertita. - No, non si di lunghi nelle scuse. - rise ancora più forte. - Vi ho fatto davvero paura, è? -

- Ma cosa? -

- Dovete perdonarmi, ma sono sempre sola. Non ho mai nessuno con cui parlare. E ogni tanto mi diverto a prendere in giro la gente. -

Aurora era allibita. La cosa ancora più sconvolgente era l'atteggiamento della principessa, che si stava piegando in due dalle risate davanti a lei.

- Venite. Sarò lieta di condurla nei miei appartamenti, le offro qualcosa da bere per farmi perdonare. -

Cappuccetto Rosso & Il Lupo | The Legends Series [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora