•FBI• ||OneDirection♥||•||SelenaGomez♥||

•3•

Sono le 17.30, e capisco che per me è ora di andare. Prendo la borsa e mi catapulto fuori lo studio.
"Ciao!" saluto i miei nuovi coleghi.
Liam mi viene incontro e mi mette un biglietto in mano, dopodiché mi dice:"È il mio numero, cercami su WhatsApp!"e mi lascia un bacio sulla guancia.
Ricambio il saluto, e saluto con la mano tutti gli altri.
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Arrivata nella stanza dell' albergo, mi butto sul letto, e accendo il telefono.
Prendo il biglietto che mi ha dato Liam, e inserisco il numero nella rubrica del mio iPhone. Lo salvo come 'Liam♥' ma poi, non so perché, lo modifico in 'Liam♡'.

Aggiorno la lista dei contatti di WhatsApp, e trovo finalmente il profilo di Liam. Lo clicco. Come stato ha scritto: 'Solo mia per Sempre♥S♥', e questo mi fa tremare le gambe. E se fossi io quella S? Mah...
La sua foto di profilo è molto bella. È con un cappellino nero che fa impazzire, e un sorriso smagliante sul volto. Nella foto è solo.

Decido di scrivergli.
Io:
Ehy Liam!
Ti ho trovato su WhatsApp! :-)

Lui dopo un po' risponde.
Liam♡:
Ehy principessa! Come va?
Aspetta che ti metto nel gruppo

Principessa? Mi ha chiamata principessa?
Senza accorgermene mi trovo ad agitarmi una mano davanti il viso per farmi fresco.
Non so dire quello che provo per lui. Non è da tutti i giorni che ti capiti un ragazzo così bello, dolce e simpatico.

Dopo pochi minuti mi arriva una notifica: Sei stato/a aggiunto/a al gruppo '•FBI•'

Così inizio a chattare sul mio amatissimo WhatsApp.
Salvo i numeri di tutti gli altri, anche se non conosco quasi nessuno. Nel gruppo c'è anche Max Peak, il capo, il che mi mette paura...

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Sono le 19.40, quindi mi stacco dal cellulare e mi butto in cucina.
Oggi non ho mangiato completamente, questo spiega perché ho la pancia che non smette di fare rumori.

Quando realizzo che la cucina è vuota esco dall' albergo e mi dirigo nel ristorante italiano più vicino.

Mi seggo su un tavolinetto, e pochi istanti dopo viene un cameriere con i capelli marroni chiari, e gli occhi nocciola, con molti tatuaggi ed una collanna d' oro. Sul grembiule c'è scritto 'Justin'. A guardarlo meglio è un bel ragazzo...
"Cosa desidera?" Mi chiede estraendo il taccuino dalla tasca dei jeans.
"Ehm...una porzione di lasagne, per favore"

"Subito, e da bere solo acqua?"

"Sì, solo acqua"

Detto questo va verso la cucina.

Il ristorante sta cominciando a riempirsi. È un ristorante carino, accogliente. C'è il riscaldamento, perché siamo già ad Ottobre, ed il freddo si fa sentire. Alcune persone entrano solo per il calore!

Finalmente arriva il cameriere, lo stesso di prima, a servirmi.
Mi mette le profumatissime lasagne sul tavolo, e io ringrazio mentre mi godo quel magnifico odore. Justin (il cameriere), sorride e si siede di fianco a me. Aspetta, cosa!? Di fianco a me!?

"Eh...non hai altre persone da servire?" Chiedo cercando di sorridere, o perlomeno di essere cortese.
"No, ci penserà il mio collega" mi 'rassicura'.
"Okey" riesco a dire.
"Cosa aspetti? Mangia" mi dice.
"Veramente non sono abituata a mangiare con il fiato di un' altro sul collo! " sputo.
Justin comincia a ridacchiare.
"Scusa...beh allora vado, buon appetito!"e se ne va.

Comincio a mangiare. Le lasagne sono a dir poco squisite. Amo la cucina italiana. Anche quella messicana non scherza, ma quella italiana è qualcosa di unico.

Finito di mangiare lascio il conto sul tavolo.

Arrivo all' albergo, faccio una doccia veloce, e poi mi butto ,come mio solito ormai, nel letto.

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Quando apro gli occhi sono le dieci.
Faccio una doccia veloce, metto un po' di mascara e matita, e lego i miei capelli in una treccia a lisca di pesce. Il risultato è ottimo.
Mi dirigo verso la valigia per prendere i vestiti che devo mettere per l' incontro n°2 con Peak. Allora, siccome oggi lavorerò sulla pratica, estraggo dalla valigia dei leggins neri aderentissimi, un maglioncino viola anche esso molto aderente, e le Stan Smith.
Anzi della mia amata borsa della LIU•JO, prendo una piccola tracolla dove metto solo chiavi di casa, telefono e qualche spicciolo.
Esco dall' edificio, e, stranamente, decido di andare a piedi al lavoro per riscaldarmi i muscoli, anche se dista 1km e mezzo.

Sono a metà strada quando mi fermo per prendere fiato. Sì, ho fatto tutta la strada in una corsetta. Riparto, e dopo dieci minuti sono alla centrale. Finalmente.

Mi sento un po' a disagio. Ho dei vestiti molto aderenti, e gli uomini non fanno che fissarmi, e giuro, che ho visto un uomo sbavare.

Trovo tutti i ragazzi nel solito divano di ieri.
"Ehy ragazzi!"li saluto.

Si girano tutti insieme, e rimangono a bocca aperta. Cominciano a fissarmi dalla testa ai piedi. Ma che fissano!?
"Ehy ragazzi!" quasi urlo.
Si sbloccano, e finalmente guardano i miei occhi.
"Ciao Sele!" Mi saluta Liam abbracciandomi.
Niall e Louis mi baciano la guancia, mentre il riccio, Harry, mi fa' un cenno del capo. Quanto lo odio. Non so il perché, ma proprio lui non mi va' giù.

"Gomez?" mi chiama Max Peak.
"Qui" rispondo. Entro nella sala, e mi accorgo che si tratta di una sala addestramento. A New York c'era, ma più piccola.
Max prende una pistola e me la tende. L' afferro, e comincio a puntarla contro il bersaglio. Purtroppo quando sparo, colpisce il secondo anello. Max sorride, e mi invita a riprovare. Riprovo, ma con lo stesso risultato di prima.
"Prova a piegare di più il braccio" mi suggerisce.
Faccio come dice, e ha ragione, ho preso il primo anello.
"Perfetto!"dice "Continua! Esercitati. Mi trovi nel mio studio, io vado."
Lo saluto, continuo l' esercitazione.

Il risultato finale è che ho colpito 7 volte il centro, e 3 volte il secondo anello.
Sono sudata fradicia, e il maglione mi fa sudare, così lo tolgo, e rimango, così con una canotta. La sala è vuota, ci sono solo io.
Una parete è uno specchio, e quindi mi ammiro. Mi ammiro!? Da quando sono così modesta?!?

Poggio la pistola nell' armadietto, e mi metto nel tappetino a fare addominali. La mia pancia è il mio orgoglio, cioè nel senso che è piatta come piace a me, anche se vorrei una tartaruga scolpita.

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Ho fatto 130 addominali. Prendo la tracolla e il maglione, e apro la porta della sala. Vorrei uscire, ma il ragazzo che più odio me lo impedisce rispingendomi dentro.