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La mattina seguente...

Mi alzo di colpo.
Vado in cucina, e frugo tra i cassetti e gli scaffali del cibo.
Prendo due uova, un po' di farina e roba varia, e mi butto.
Cucino dei pancakes. Amo davvero tanto cucinare dolci!

Quando ho finito di cucinarli, gli verso un po' di sciroppo d'acero sopra, e un po' di burro, e comincio a mangiare.
Mi sono venuti proprio bene.
Ne lascio cinque. Li voglio dare a Justin, Liam, e Max, per scusarmi per ieri.

Metto i jeans strappati neri che ho comprato ieri con le calze di pizzo bianco sotto, il maglioncino con le borchie d'oro, le décolleté beige, una tracolla dove metto telefono, soldi e qualche chewingum, ed il giubbotto. Prendo anche un sacchettino dove metto i pancakes divisi in tre buste.

Esco di casa verso le otto, e, cerco un TAXI, ma ecco che arriva lui.
"Liam!" Dico appena entro in macchina.

"No. Harry"
Non ho nemmeno fatto caso a chi fosse.

Subito scendo dall' auto, e comincio a camminare a piedi verso la centrale.

Harry mi corre dietro, ma io sono più veloce di lui. Benedico me stessa per essermi iscritta ad atletica quand'ero piccola.

. . .

Arrivo nell' uffico col fiatone. Appena metto piede dentro tutti i dipendenti cominciano a parlare tra loro. Curioso.

Lascio sbattere i richiami di Harry, e vado verso Liam.
"Liam! "Dico abbracciandolo da dietro, ma quando questo si volta, non è Liam. Cavoli, devo smetterla di essere così imprevedibile.
Mi scuso con quell' uomo, e vado verso l' ufficio di Max.
Appena entro, Peak si alza dalla sedia, e viene ad abbracciarmi.
"Dove è stata?" Mi chiede.

"Ehm...a casa..."

Che domanda, dove posso essere se non a casa!?

"Okey, Selena, ti prendo per lo stage. Ovvero ti affiancherò ad un professionista...come Liam ad esempio..." mi dice dandomi per la prima volta del tu.

Ringrazio, e lo seguo in una stanza poco lontana.
In quella stanza c'è il biondo, che, se ricordo bene, si chiama Nicolas.
"Ciao Nicolas!" Lo saluto. Il biondo mi guarda male, e poi comincia a ridere, seguito da Max.
"Che c'è? "Chiedo infastidita.

"Vorrei solo sapere chi è sto Nicolas, bella"
Che ficura di cacca che ho fatto! Come ho fatto a non ricordarmi come si chiama. Forse era Nilo...Nelo...Enne enne...un nome con la N!?

"Scusa...come ti chiami?"

"Niall"

"Ah..." che idiota, che grandissima idiota che sono. Niall! Era così facile.

Max interrompe il silenzio dicendo:"Vabbè, io vi saluto!"
Lo blocco, e gli porgo il sacchettino con i pancakes.
"Sono dei pancakes..."gli sussurro all' orecchio temendo che...NIALL possa sentire.
Max mi ringrazia, e poi va via.

Quando mi giro, trovo Niall a pochi passi da me.
"Certo...i pancakes sono solo per i capi...OVVIO" si lamenta.

"Mi dispiace...ne ho portati solo due...uno lo dovevo dare a Liam, uno a Max ed uno ad un mio amico..." mi scuso.

Niall sorride mostrando i denti. Ha un sorriso bellissimo.

La giornata passa in fretta.
Niall mi spiega un po' cosa sarebbe sto 'affiancamento' che ha fatto Max. Significa che io sarò un po' come la sua spalla destra, un aiutante, insomma.
Appena sono l' una, Niall mi invita a mangiare con lui e gli altri in un ristorante. Rifiuto.
Perché ho rifiutato? Perché voglio Justin...cioè...voglio dire...non...okey, quel ragazzo mi piace, ma non è solo per quello il motivo per cui ho rifiutato, i motivi sono due:
1- Devo dare i pancakes a Justin
2- Harry.

_ _ _ _ _

Arrivo al ristorante dopo soli dieci minuti, grazie al passaggio di Niall.

Entro, e trovo il ristorante semivuoto. Ci sono solo una decina di persone.

Trovo subito posto ad un tavolo.

Come al solito, mi viene a servire Justin.
"Ehy brunetta! Cosa vuoi che ti porti?"

Comincio a ridere senza uno specifico motivo.
"Spaghetti alla carbonara! Ma prima che tu vada in cucina...ecco...tieni" e gli porgo il sacchettino con i pancakes.

Incuriosito lo apre, e viene invaso da un profumo sfizioso. Le sue narici si allargano per accogliere quell' odorino invitante.
"Pancakes?!" Chiede eccitato.

"Sì...li ho fatti io...non so se sono buoni ma..."

"Stai scherzando!? Saranno buonissimi! Comunque ora vado in cucina a dare le tue ordinazioni, sennò mi prendono per disperso..." mi lascia un bacio sulla fronte, e poi va via.

Il suo odore è la cosa più bella che abbia mai annusato. È come una nuvola. Ecco, non so che cosa c'entrino le nuvole, ma, lui è così, imprevedibile. È come una caramella del quale non sai il gusto, ma che hai già messo in bocca.

. . .

Dopo dieci minuti, viene un cameriere alto con la barba a portarmi gli spaghetti, al posto di Justin.

"Scusi, sa dirmi dov'è Justin Bieber?" Chiedo cordialmente.

"Stava mangiando...non so cosa...sembravano pancakes"

Ma allora gli sono piaciuti. Sono felicissima di questo.
Comincio a mangiare quando per poco non mi strozzo per quello che sto vedendo.

•FBI• ||OneDirection♥||•||SelenaGomez♥||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora