Domenica mattina.
Avevo passato la solita settimana scolastica tra scuola e libri.
Marco non l'ho sentito proprio, probabilmente è molto impegnato anche lui.
Decido di uscire da sola, se marco non mi ha cercato vuol dire che non sente il bisogno di vedermi, no?
Vado nel bar sotto casa per prendermi un caffè e qui vedo una delle mie migliori amiche, Elena, che non frequentando la mia stessa scuola, incontro molto raramente.
"ele, ele"
Inizio a chiamarla, agitando le braccia.
"Ehi, chia!"
Esclama, avvicinandosi a me.
"come stai?non ti vedevo da tanto!"
"In questi ultimi mesi sono cambiate tante cose...innanzitutto sono venuta ad abitare nel palazzo qui di fronte."
"e non mi dici nulla?!"
"Guarda sarei venuta proprio in questi giorni"
"quanto sono felice che tu ti sia trasferita qua, adesso ci possiamo vedere quando ci pare!"
"Sì esatto!ci dobbiamo assolutamente raccontare tutte le cose che sono successe in questi mesi!che ne dici, oggi pomeriggio hai un'oretta per venire a casa mia?"
"sì, mi farebbe molto piacere!oggi alle 16?"
"Perfetto, vengo io sotto casa tua così ti faccio vedere bene dove abito!"
Dice, ridendo.
"va bene, perfetto,ciao!"
Lei esce con il sorriso dal bar, salutandomi con la mano poco prima di mettere fuori il piede dalla porta.
Elena è quella amica che conosci da sempre, con il quale sei cresciuta, con il quale hai condiviso un sacco di cose.
Sono molto felice di averla vista, perché appunto erano mesi che non ci vedevamo, probabilmente perché entrambe troppo prese dalla scuola.
Finito il mio caffè, inizio a camminare per le vie milanesi senza avere un punto preciso dove andare.
Mi è sempre piaciuto perdermi per le strade di una città senza sapere dove andare, prendere una strada piuttosto che un'altra solo ed esclusivamente ad intuito.
In questo modo scopri posti nuovi, di cui non sapevi l'esistenza, puramente a caso.
Come adesso, che mi ritrovo davanti un piccolo parco, con tanti alberi, completamente lontano dai mille rumori che caratterizzano una città grande come Milano.
Mi corico sul prato, coperto da tante foglie colorate che si stavano staccando dagli alberi dato che stavamo entrando in autunno e chiudo gli occhi.
A riportarmi alla realtà, è una telefonata di mio padre che mi domanda dove io sia finita.
Dopo avergli risposto un po' scocciata, noto che sono già le 14.00 passate.
Penso che sia meglio che torni a casa, altrimenti Elena non avrebbe trovato nessuno.
Non avendo la più pallida idea di dove io sia, decido di prendere la metropolitana per tornare.
Alle 14.30, appena entrata in casa, noto che ho ancora un'ora e mezza a disposizione prima che arrivi la mia amica.
Così decido di farmi una doccia, come per liberare la mente da tutti quei pensieri negativi che mi tormentano.
Alle 16 in punto ecco Elena che suona il citofono, è sempre stata puntualissima, quasi peggio di un orologio svizzero.
Appena entra noto che ha un pacchetto bianco in mano con un fiocchetto rosso.
"Sono passata per la pasticceria, ho preso dei pasticcini, anche quelli alla frutta, i tuoi preferiti."
Mi informa, dopo probabilmente aver notato la mia espressione interrogativa con il quale guardavo quel pacchetto che aveva fra le mani.
"Ti ricordi proprio tutto!"
Esclamo sorridendo, quasi sorpresa che si sia ricordata questa cosa.
"Ne ho presi tanti, perché io e te ci dobbiamo raccontare proprio un sacco di cose."sono viva! lo so che ve lo starete chiedendo da tempo ahah.
ho apportato alcune modifiche per quanto riguarda il tempo verbale e i discorsi diretti per quanto riguarda me, ma la storia è sempre quella eh!
spero vi piaccia ugualmente, lasciate una stellina e se vi va commentate che mi fa sempre piacere!
bacioni.
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Amore mio grande❤️
FanfictionSono una fan sfegatata di marco mengoni,lo amo alla follia. Dopo tempo questo amore verrà contraccambiato.