Capitolo 20

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Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sorride.
Io gli sorrido, con ancora qualche lacrima sulla guancia.
Si fa tutto chiaro, io ho sempre provato emozioni strane per marco, non sapendo che era amore.
Perché infondo io non avevo mai saputo cosa volesse dire, prima di Edoardo.
Ma Marco non ha fatto assolutamente niente per farmi capire quello che provava.
Mi prende le mani.
Me le accarezza.
"Piccoletta..."
Sussurra.
Ha gli occhi lucidi.
Sta male.
Chissà cos'ha dentro.
Vorrei tanto baciarlo ma non vorrei che poi pensasse che sia un ripiego.
Non so se capirebbe se gli dicessi che in realtà quello che provo per lui è un qualcosa di completamente diverso da quello che provavo per Edoardo.
Sì, perché Edoardo pensavo di amarlo, ma adesso mi rendo conto che non è niente in confronto a quello che provo per il ragazzo che ho adesso di fronte.
"Vado in bagno."
Mi informa marco.
Scompare dietro al corridoio.
Mi siedo sul piccolo divano che ha nel soggiorno.
Mi metto le mani nei capelli.
Cosa faccio?
Basta.
I miei soliti mille problemi per niente.
Adesso sono stufa.
Mi alzo e vado davanti alla porta in cui era entrato.
"Marco posso entrare?"
"Sì."
Spalanco la porta.
È davanti allo specchio, a guardarsi il viso rossissimo.
Mi avvicino a lui.
Tanto vicino.
Gli butto le braccia al collo.
Appoggio le mie labbra sulle sue.
Lui mi stringe a sé e mentre mi bacia muove le mani sulla mia schiena.
Fermate il tempo.
Fermate il mondo.
Vi prego.
Queste labbra.
Mi sembra di volare.
Questa volta non è l'alcol.
È lui.
Solo lui.
Si allontana un po' dalla mia bocca.
Sorride.
Questo sorriso così bello.
Sento il suo respiro sul collo.
Poi mi dà un altro bacio leggero.
Mi accarezza la guancia.
"Sei tutta rossa."
Mi dice sorridendo.
Forse adesso che me l'ha detto lo sono ancora di più.
"Hai un goccio d'acqua?"
Chiedo imbarazzata.
"Sì sì certo."
Dice con la voce tremolante.
Mi prende per mano e mi conduce in cucina.
Mi riempie un bicchiere d'acqua naturale.
Io ne bevo solo un sorso.
"Stai qui con me stasera?"
Mi chiede, speranzoso.
"Sì certo."
Gli rispondo senza neanche pensarci un attimo.
"Vieni?"
Mi prende ancora per mano e mi porta nella sua camera.
È carina.
C'è un letto matrimoniale in centro, un piccolo comodino di lato, probabilmente dal lato in cui dorme lui, un armadio e una finestra enorme.
Ci abbracciamo ancora, ma perdiamo l'equilibrio e cadiamo per fortuna sul letto.
Sono sotto di lui.
Sento il suo cuore battere.
Si solleva leggermente con le braccia.
Mi toglie i capelli dal viso e mi stampa un bacio sulla fronte.
"Mi sei mancato tanto."
Mi scappa dalla bocca.
Lui sorride e mi stampa un altro bacio sulle labbra.
Poi si corica di fianco a me.
Mi invita ad appoggiare la testa sul suo petto.
Inizia ad accarezzarmi i capelli.
Mi rilassa così tanto.
Tutte piccole cose che mi fanno sentire bene.
È lui e solo lui che mi fa sentire bene.
Ma bene per davvero.
Però non riesco a prendere sonno.
Ho mille pensieri per la testa.
Cosa succederà domani? Elena? La riuscirò a perdonare? O non ci rivedremo più? Marco? Io e Marco? Cosa siamo? Ho fatto bene a baciarlo?

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