Keila impallidì per un attimo. <<Ma che stai dicendo i miei occhi...io...perché?>>...<<Non ne ho la minima idea. Ma intanto...quali sono i tuoi poteri?>>...<<Fuoco>> Nicolas apparve confuso per un secondo, dopodichè si trovò a sventolare un panno sopra il rivestimento fantasioso della sedia dietro di lui. <<Questo potere...non l'avevo mai visto.>>...<<Nemmeno io...chi sei tu in realtà?>> Aggiunse Sara fissandola con uno sguardo quasi di sfida. <<Io...sono una semplice strega...come voi. Tutto qua. O almeno è quello che mi è stato detto e a cui ho sempre creduto.>>...<<Cosa ti è accaduto di preciso? Non ce lo hai ancora detto.>> Chiese il ragazzo con fare preoccupato. Keila iniziò a raccontare tutto, per filo e per segno, lasciandoli impietriti. Nella stanza piombò il silenzio per un po', dopodichè Nicolas e sua sorella si scambiarono un occhiata mista a confidenza e preoccupazione. <<Va bene...sentite rimandiamo il discorso ad un altro momento.>>...<<Aspetta! Io voglio sapere, chi sono quegli uomini?!>>...<<Ti spiegherò tutto dopo. Che ne dici di fare un giro intanto? Adesso sei...ecco....perfetta.>> Lo sguardo di Nicolas squadravano Keila da capo a piedi. Era uno sguardo dolce...come se fosse stato ipnotizzato. La ragazza abbassò per un secondo lo sguardo per l'imbarazzo. Poi si udì un flebile: va bene. Mentre le sue mani si stringevano in un pugno. Uscirono dalla casa e si diressero verso la piazza del villaggio, proprio dove c'era quella grande fontana che aveva visto prima al suo arrivo. L'ambiente era vivace, sembrava come se fosse stata catapultata in una dimensione alternativa. Specialmente ricordando la sera prima. Poi si ricordò di quella voce di qualche ora prima che mettevano una taglia sulla testa sulla ragazza dagli occhi rossi; che a quanto diceva Nicolas dovrebbe essere lei. Non ne era sicura ma sembrava sincero, davvero era sicuro di quello che aveva visto, quindi non poteva non preoccuparsi per la sua incolumità. <<Nicolas...>>...<<Chiamami Nico.>>..<<Ok...Nico...senti...ma stamattina...di chi era quella voce...chi ha dato quell'annuncio su di "me", e soprattutto, sono al sicuro?Va bene per me girare libera qui?>>...<<Stai tranquilla. Tutto quello che hanno per riconoscerti sono gli occhi e i tuoi ora come ora sono normalissimi. Anche se di preciso vorrei sapere cosa li scatena.>>...<<Anche io lo vorrei...però quelli che hanno attaccato il mio villaggio hanno visto la mia faccia. Se fossero qui?>>....<< Di questo non devi preoccuparti.>>...<<Vuoi dirmi chi sono adesso?>> Nico si fermò vicino alla fontana e la invito a sedersi lungo il bordo. <<Vedi...Dagon...è un " Servo di Dio", o almeno cosi ama definirsi da quando è giunto qui parecchio tempo fa. E' comparso dal nulla un giorno dicendo di aver ucciso una strega e mostrò a tutti la sua testa esibendola come un trofeo di guerra. Iniziò a fare discorsi del tipo : Siamo nel mirino del demonio. Questa è soltanto una dei tanti suoi figlio. Sono giunto qui dopo un lungo viaggio alla loro ricerca, perché ho promesso a me stesso e a Dio che li avrei fermati a costo della mia vita. Questa strega era qui vicino. Questa città è in pericolo, lasciate che io la protegga e assieme i suoi abitanti. Tutti gli credettero, forse perché vestiva i panni di un sacerdote; e ad un uomo di chiesa è difficile non dar fiducia. Cosi da allora "governa" il paese. Per cosi dire almeno. Tutti gli sono devoti e gli obbediscono come cagnolini. Tanto che molti uomini si sono offerti per fargli da soldati. Quelli che tu chiami uomini in nero con la maschera. Non sono altri che abitanti di qui che si sono uniti a lui. Quelle maschere sono un' idea di Dagon. " Per catturare il demonio devi pensare come un demonio e devi vestire i suoi panni." Tutto qui. >>...<<Ma allora sono qui! E vogliono me e...Daniel...>> Keila era terrorizzata, tanto da guardarsi intorno come se fosse pedinata da qualcuno. << No, non sono qui. Dagon li manda in giro a cercare streghe. Non aveva mai parlato di te però...fino a stamane. Di sicuro gli uomini che ti hanno attaccata sono già ripartiti. E Daniel non sarà di certo qui. La chiesa è la casa di Dagon, ma anche il ritrovo dei cittadini in preghiera. Se fosse vivo...di certo non sarebbe qui in ogni caso.>> Se? Se? E' vero...Daniel poteva essere morto per quanto ne sapeva. Eppure qualcosa dentro di lei la faceva sperare. <<L'unica cosa che mi viene in mente è che potrebbero usarlo come esca...forse...in quel caso credo possa essere vivo...specialmente se i suoi uomini hanno avvertito Dagon che lui era importante per te, visto gli avvenimenti.>> In Keila nacque un flebile senso di speranza misto a terrore.<<Tranquilla, ti aiuteremo noi, in qualche modo, ma adesso non è il momento, dobbiamo escogitare qualcosa.>>...<<Nico...perché fai tutto questo? D'altronde ci siamo appena conosciuti, e poi io potrei essere...>>...<<Mia madre mi ha sempre insegnato a distinguere il bene dal male. E tu non sei il male. In più sono un uomo, dovrei forse lasciare una ragazza in difficoltà?>>...Sul volto del ragazzo spuntò un enorme sorriso. E lei lo guardava incredula. <<Vieni!>> Nico la distolse dai suoi pensieri non appena vide la sua espressione. Le prese la mano e la trascinò vero l'area commerciale diciamo. Ovvero una piccola zona aldilà dei sentieri abitati proprio alla fine di una ripida discesa. C'erano bancarelle ovunque e con ogni tipo di materiale. Dal cibo alle stoffe ed agli utensili. Era molto affollato, la gente faceva la fila per comprare. Keila venne subito attratta da una bancarella di gioielli fatti a mano non molto affollata. Si avvicinò e cominciò a scrutare ogni braccialetto, collana, e orecchino, comprese le piccole pietre colorate poste in un angolino. Erano bellissime e risplendevano ai raggi del sole. <<Ti piacciono ragazza? >> Una voce un po' roca la richiamò. Era una signora anziana vestita con un semplice abito lungo a fiori e un mantello con un cappuccio abbassato sulla testa che stava dal lato opposto della bancarella. <<Oh...si...sono bellissime...>>...<<Sai quale è il loro potere?>>...<<Potere?>>...<<Si, ognuna di queste ne ha uno in se. >> la signora iniziò ad indicare una pietra dopo l'altra. <<L'Alite è un'ottima catalizzatrice di energie benevole portatrici di equilibrio interiore, L'ametista, aiuta a percepire l'aspetto spirituale che si cela dietro gli avvenimenti. L'Angelite è di aiuto nella ricerca di un legame spirituale tra noi ed entità collocate in un piano più etereo e trascendentale. La Calcite Favorisce l'autostima, la fiducia e la stabilità. E l'Agata di fuoco favorisce l'autocontrollo e la forza interiore>> Keila rimase incantata da quest'ultima. Era di un rosso splendente. Come le sue fiamme. <<Quanto cost..?>> Chiese Keila, ricordandosi però di non avere soldi con se. <<Viene 500 denari, ma per una ragazza cosi bella potrei anche scendere a 450...>>...<<Va bene, la prendiamo.>> Nicolas accanto a lei pagò la signora ed afferrò la pietra ancor prima che Keila potesse dire A.<<Ma non dovevi....>>....<<Un semplice grazie basta, e poi, questa pietra mi ricorda i tuoi occhi, quelli che ho visto quella volta anche se solo per un istante. Per quanto "Occhi del diavolo" Erano bellissimi.>> Keila non sapeva cosa dire, continuava a guardare il volto del ragazzo accanto a lei fare quell'espressione dolce che aveva visto anche prima mentre le passava la pietra. Disse solo: <<Grazie...>. Poi ripresero a girare per le bancarelle. Keila scrutava la gente intorno a lei da capo a piedi. Come se temesse che da un momento all'altro potesse comparire qualcuno a gridare: E' lei! Prendiamola!. Ma ad un tratto si paralizzò. In fondo in mezzo ad un gruppo di persone si stava facendo largo un ragazzo dai lunghi capelli scuri e gli occhi blu notte. Era un viso che conosceva già. Era Daniel. Cominciò a correre stringendo in una mano quella pietra rosso fuoco e scostando la gente con l'altra. Lo seguiva con lo sguardo. Lo seguì fino al limite della folla. Gli era vicino. Allungò una mano per afferrarlo ma non appena fu fuori dal mucchio di gente intorno a lei lui sparì. " Non era un sogno pensò. Era lui. Ne sono sicura!" Pensò mentre era sul punto di piangere.<<Hei! Che diamine è successo?!>> gridò dietro di lei Nico leggermente affaticato. <<Ti ho seguita gridandoti dietro, si sono girati tutti, abbiamo attirato troppo l'attenzione! Ma che stavi facendo?>>...<<Era lui...era Daniel!>>...<<Cosa...il tuo ragazzo...? Quello che è stato catturato dagli uomini di Dagon? Non è possibile!>>..<<Sono certa di ciò che ho visto!>> Keila era disperata. <<Che diamine significa...>>. Disse Nico guardando fisso lo spazio vuoto di fronte a lui.
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IL COLORE DEL DIAVOLO
FantasyUna ragazza perde tutto. L'amore della sua vita, la sua casa e il suo passato. Costruito su un'esistenza che non le apparteneva. Gli occhi del demonio condurranno Keila sulla strada della vendetta e la ricongiungeranno al suo vero passato.