Atto 7

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Dopo quell'episodio Nico portò di corsa Keila a casa. Spalancò la porta <<Sara!>>...<<Che succede?>> La ragazza comparì nella stanza in un attimo. Aveva addosso un grembiule blu e aveva le mani leggermente sporche. Probabilmente stava preparando qualcosa da mangiare. <<E' accaduto ancora.>> Sul volto della ragazza fece capolino un'espressione di spavento misto a stupore. <<Ancora? Era da qualche settimana che non c'erano altre sparizioni. Chi è scomparso stavolta?>> Keila si sedette su una delle sedie del tavolino. <<Un bambino..>> Prese a raccontare ciò che era accaduto nei dettagli. <<Adesso basta, è già la 5 in 3 mesi.>> Sara prese un panno dal tavolino, si ripulì le mani e si tolse di dosso il grembiule, lasciando in vista un semplice abito verde scuro con delle maniche lunghe e larghe che andavano sul rosso fuoco dalle spalle fino all'orlo. <<Ma perché accade? Nico mi ha parlato di magia nera, ma non era una forma proibita ormai da tempo?>>...Nico prese la parola. <<Si, la magia nera... ricorre ad evocazioni di forze demoniache, ed è indirizzata a scopi malefici: procurare malattie, disgrazie, morta, oppure di piegare gli eventi a proprio vantaggio per conseguire onori e ricchezze. Vedi, di norma i demoni NON esistono. Non come le streghe ed i maghi, anche se ormai non siamo poi molti. Però chi pratica questo tipo di magia cede in qualche modo all'oscurità, ai sentimenti più negativi dell'animo umano ed evocando un demone questi risponde al richiamo attirato da questi sentimenti e chi non è abbastanza forte non solo non lo controlla ma ne viene sopraffatto ed il demone se ne impossessa. Questa è la pratica che più rappresenta la magia nera. >>...<<Aspetta. Ma Sara non aveva detto...parlando di quella favola, che i demoni non esistono assolutamente?!>>...<<L'ho detto perchè di fatto non esistono. Non appartengono a questo mondo. E tutto ciò che non ne appartiene non esiste. Ne tantomeno possono metterci piede se non vengono richiamati da qualcuno. Nessun demone può attraversare quel confine. >>...<<Confine?...>>...<<Si, si chiama Transite diabili. Che in latino vuol dire : Passo del diavolo. E' una sorta di confine invisibile che divide questo mondo da quello infernale. Non lo si può vedere. Non vi si può accedere. Esiste solo di nome in un certo senso. >>Keila non credeva alle sue orecchie. Ne aveva sentite. Suo nonno le aveva raccontato diverse cose ma sempre nello stretto necessario. Non aveva mai sentito parlare di demoni ne tantomeno cosi approfonditamente di magia nera. <<Ma allora...qualcuno ha rapito quelle persone usando la magia proibita?>>...<<Esatto. >> Nico le si sedette vicino. <<Ma non sappiamo ancora come. Cioè...per far sparire cosi qualcuno...mi fa pensare a quello...>> Volse lo sguardo verso sua sorella. <<Quello?>> Chiese Keila. <<Uno strappo dimensionale. Fa parte degli incantesimi proibiti.>>...<<Aspettate, ma come fate a sapere tanto voi? E poi oltre alla magia proibita, ovvero quella nera, ci sono anche gli incantesimi proibiti?>>...<<Tutto quello che sappiamo ce lo ha raccontato nostra madre per avvertirci sul futuro, ed altro lo abbiamo letto nei libri che ci sono stati tramandati. E si esistono. Sono appunto quelli tabù della magia nera. Perché più pericolosi.>> Più che una ragazza sembrava di sentir parlare un dizionario. Sara continuò. <<Questo strappo getta la vittima in un'altra dimensione. In corrispondenza con la nostra ma al contempo diversa. La vittima pensa di continuare a vagare nel nostro mondo. Perché tutto è uguale seppur diverso. E' vuoto. Privo di forme di vita. Tutto ciò che c'è intorno sono le strade, gli edifici del luogo in cui si è aperto lo strappo. Come se questo paese continuasse e si estendesse ma in un mondo a parte. Quello che hai visto non lascia alternative. >>...<<Ma...come è possibile recuperare queste persone? E chi può essere stato?>>...<<Non so chi possa essere l'artefice ma la ragione può essere una sola>> Nico si alzò e si avvicinò a sua sorella. <<Sacrifici.>> Keila scattò in piedi. <<Qualcuno ha intrappolato queste persone per darle in sacrificio ad un demone. Alcuni chiedono vittime in cambio di potere. Bisogna trovarli e presto. >>...<<Ma se sono dei sacrifici come è possibile che siano ancora vivi? Specialmente se sono già passati 3 mesi dalla prima sparizione.>> Keila era incredula a quello che stava accadendo. Ma non poteva negare l'evidenza. Tutto un mondo a parte le si stava spalancando davanti agli occhi. <<Di solito un demone richiede un numero di sacrifici che può variare, a seconda del potere che offre al "contraente". Più tale potere è forte, più vittime richiede. Siamo a 5. >>...<<Ma non si è fermato per un po' ? Come fai a sapere che questo non sia un altro demone rispetto a quello di prima?>>..<<Infatti non lo so. Ma quello che conta adesso è fare il possibile per salvarli. Specialmente se c'è di mezzo un bambino. Il sacrificio richiede la luna piena, che ci sarà domani notte. Abbiamo un giorno e mezzo per trovare il colpevole. >>...Detto questo Nico sparì nel corridoio per poi ripresentarsi con un ciondolo con appesa un piccola pietra azzurra.<<Questa è un pietra di calcedonio, rappresenta la comunicazione e la ricerca del sapere. Ci aiuterà a trovare una traccia di magia oscura all'interno del villaggio. >>...<<E come?>> Chiese Keila fissando quella pietra brillante il cui colore verso l'interno sfumava in un chiaro lilla. << Intanto bisogna raccogliere le erbe per un infuso magico. Keila, mi accompagneresti nel bosco?>>. La ragazza annuì.
Entrarono nel bosco. Fino ad inoltrarsi nelle profondità. Dopo un po' cominciò ad intravedersi al di la di un muro di alberi una distesa di piante e fiori. Erano bellissimi. <<Questo è il posto migliore per raccogliere le piante che mi servono. Ne crescono centinaia e la luce del sole che batte fitta su di loro ne favorisce lo sboccio, per non parlare della pioggia.>> Nico si mise subito a raccogliere delle foglie. <<Che pianta è?>> Chiese la ragazza mentre lo aiutava. <<Si chiama Barbasso. E' una pianta di cui si dice favorisca il ritrovamento di ciò che è perduto. Anzi si diceva che nei secoli passati veniva usata dalle madri che avevano perso i loro figli come canalizzatrice. Ne aumentava i poteri psichici(ovviamente si parla di streghe) e le aiutava a ritrovare i figli perduti. >> Era una pianta le cui grandi foglie verde chiaro convergevano al centro formando quasi la corolla di un fiore.<<Occorre solo questa?>> Disse la ragazza vedendolo alzarsi e ripulirsi i pantaloni con delle pacche sulle ginocchia per togliersi la terra di dosso. <<No, me ne serve solo un'altra. Guarda laggiù, vedi quelle piccole bacche blu opaco?>>...<<Aspetta ci penso io.>> Keila si fece strada in mezzo a quella distesa cercando di non calpestare troppo le piante. In fondo al centro vi era un cespuglio dal quale fuoriuscivano dei rami con attaccate delle foglie sottili e appuntite come aghi. Insieme a delle piccole bacche blu opaco. Ne staccò alcune e tornò da Nico. Lui le sorrise e la invitò a metterle nella piccola borsa di stoffa beje che aveva portato con se. <<Bene, possiamo tornare da Sara. >> ...<<Scusa ma queste invece a cosa servono?>>...Mentre camminavano l'uno accanto all'altra lui spostò lo sguardo sulla borsa con il raccolto. <<Le bacche del Ginepro hanno delle proprietà purificatrici, e protettive. Serviranno a canalizzare il nostro potere benefico. >>. Camminando a Keila ritornò in mente il momento in cui aveva visto Nico, proprio in quel bosco. E la fuga dall'inferno di quella sera. <<Ni-...>>..<<Quando ti ho vista stavo tornando dal mio raccolto settimanale. E' stata una strana coincidenza trovarti qui e devo dire che nonostante quello che ti ha portata in questo bosco sia stato tutt'altro che positivo...ne sono felice. Chissà magari è stato il destino. >> Il ragazzo si voltò verso di lei sfoggiando un grande sorriso. Keila lo guardò quasi incantata. Aveva un sorriso dolce e contagioso al tempo stesso. <<Ma che stavi per dire? Scusami, ti ho interrotta. >>...<<Nulla di importante. >> Keila si sentiva strana, quasi come se stesse dimenticando qualcosa di importante. Ma non ci diede molto peso sul momento.
Tornati da Sara la trovarono seduta al tavolo con una tazza ed un cucchiaino di legno davanti a lei. <<Eccovi. Avete trovato tutto?>> I due annuirono contemporaneamente. Nico tirò fuori il raccolto dalla borsa svuotandola sul tavolo. Dopodichè ne versò una parte nella tazza, aggiungendo dell'acqua da una brocca dall'altro lato del tavolo. Prese il cucchiano ed iniziò a girare lentamente l'infuso. Lo lasciò per qualche minuto a riposo per poi togliere il cucchiaino ed immergere la pietra che teneva Sara tra le mani. Dopo qualche secondo la tirò fuori. La pietra era diventata di un lilla acceso, privo di qualsiasi sfumatura. <<Bene, è pronta.>> disse Nico fissando la pietra...<<Ed ora?>> Chiese Keila. <<Be, adesso questa pietra ci guiderà verso ciò che è perduto, ovvero le vittime, ed il rapitore.>>

IL COLORE DEL DIAVOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora