Cap.16 I must confess

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Io: quale discorso??
Sa: eravamo a casa tua... Qualche mese fa. Ti avevo detto che mi stavo frequentando con una persona ma che avevo capito che mi meritavo di più. E lo avevo capito grazie ad una persona..
Iniziai a ricordarmi e sta volta lo feci parlare sperando di non essere più interrotti.
Io: si mi ricordo..
Sa: ecco... Quella persona sei tu. Non voglio essere banale però hai tutte le caratteristiche della ragazza che ho sempre cercato... Sei solare, scherzosa, bellissima, disponibile anche se a volte crolli... E io vorrei tanto aiutarti sempre a rialzarti. E credimi è difficile per me esprimere queste cose. Sembro tanto duro però insomma ho un cuore anche io. Un cuore che ha iniziato a sciogliersi e battere sempre di più da quel giorno che mi hai scritto. E mi sento un coglione a dirtelo perché tu ami Stefano e magari se mi svegliavo prima sarei riuscito ad averti per me. Ma si sono scemo perché in ogni caso lui è un bravo ragazzo e io...
Forse è meglio che vada...
E se ne andò... Io rimasi lì, bloccata dalle sue parole. Consapevole che il mio equilibrio, faticosamente acquistato in questi mesi, stava per crollare.
Decisi di non tornare al tavolo con i ragazzi e andai diretta in hotel dopo aver mandato un messaggio a Stefano dicendo che ero stanca e volevo andare a dormire.
Arrivata in hotel iniziai ad andare su e giù per la stanza. I pensieri mi tormentavano, ancora. Ma io non volevo, non volevo avere altri problemi. Non volevo avere altri pensieri ma... Stava succedendo. E se stava succedendo era perché in realtà le parole di Sascha per me avevano un significato. Vuol dire che qualcosa per Sascha provavo...e insomma lo avevo sempre provato. La gelosia per Sabrina, il benessere dei suoi abbracci, il piacere dei suoi baci. Però io amavo Stefano, e come se lo amavo. E lui amava tanto me. Stavo così bene con lui, poi ne avevamo passate così tant'è insieme in questi tre mesi..
Ero davvero confusa, ma davvero.
Avevo bisogno di una sigaretta.. Ma non ne avevo. Era da mesi che non fumavo...
Allora mi vennero in mente le parole di Surry quando mi disse che quando avessi sentito il bisogno di fumare, aver dovuto chiamare lui...
Lui e Vegas mi aiutavano sempre in ogni caso. Ma non volevo rovinargli l'ultima sera qui ad Ibiza. Quindi decisi di rimandare una volta tornati dalla vacanza.
Così mi misi a guardare un film... Mi capitò "dear Jack"... Oh che casualità.
Chissà se era come nel film... Che tu potrai stare con chi vuoi, sposarti con chi vuoi e passare la vita con chi vuoi ma rimarrai sempre legato ad una persona, che potrebbe anche non essere quella con cui stai trascorrendo la tua vita.
Va be, Sammy è solo un film. Mi addormentai mentre guardavo le foto mie e di Stefano.
La mattina dopo partimmo piuttosto presto per tornare nella nostra Italia. Poco dopo essere arrivati a Milano Stefano aveva il treno per tornare a Firenze. Con molta tristezza di salutammo, come al solito promettendoci di sentirci il più spesso possibile e con la speranza di rivederci presto.
Dato che ero un po malinconica Surry decise di ospitarmi a casa sua per il pomeriggio che passammo tutto alla play e a disfare le sue valigie.
Dopo un po però mi decisi a dirgli i pensieri che mi vennero durante la vacanza. Gli raccontai tutto... Di Sacha, i suoi baci, le sue parole, dei miei tormenti...
Lui mi disse che sapeva già quello che Sascha provava per me, anche se ammise che anche lui non aveva le idee chiarissime. Però che a me ci teneva davvero davvero tanto.
Poi mi disse di stare tranquilla ma di capire davvero cosa provava per Stefano... E di provare comunque a passare del tempo con Sascha in modo da togliermi ogni dubbio
Sal: si so che non si dovrebbe fare ma... Ne hai bisogno. E giuro che Stefano non lo verrà a sapere. Ho detto qualche giorno fa le stesse parole a Sascha e, se vuoi, lui è disposto ad uscire questo weekend... Così potete parlarne e vedere che fare.
Andai a casa con in mente tutte le parole che mi aveva detto Surry... La sera stessa parlai anche con Giuseppe al telefono che mi aveva un po' tranquillizzata.... Non sono l'unica ragazza che è confusa su quello che prova no?
Per la prima volta quella sera rifiutai la videochiamata con Stefano... Non stavo bene E non volevo sospettasse cose di cui nemmeno io avevo la certezza.
Velocemente arrivò il fatidico sabato.... E io iniziai ad agitarmi...
Anni per decidere come vestirmi... Eppure era una semplice uscita...
Minigonna in jeans a vita alta, una camicetta sbracciata color pesca e converse bianche. Ombretto sfumato pesca, una riga sottile di eyeliner di Dior, abbondante mascara di Nyx e rossetto Please Me di Mac. Mi legai i capelli in una mezza coda e mi avviai verso il nostro punto d'incontro...
Quando arrivai lui era già lì. Era bellissimo. Indossava una canottiera che gli evidenziava le sue bellissime braccia.
Ci abbracciammo e, dopo un primo momento di imbarazzo, decidemmo di andare a prendere un gelato. Quel pomeriggio ci divertimmo un sacco. Andammo pure al parco a spingere i bambini giù dalle altalene per salire noi. La sera decidemmo di andare a una fiera lì vicino. Comprammo un sacco di stupidate alle bancarelle. Li notai un braccialetto bellissimo. Era in caucciù con un piccolo acchiappa sogni nel centro.
Io: ODDIO è bellissimo, guarda Sascha!
Sa: hai ragione... Proprio come te...
Arrossii e andammo avanti finché notai che Sascha non era più dietro di me.
Panico. La fiera era pienissima e io avevo paura di perdermi.
Dopo dieci minuti buoni di panico come quando la mamma mi lasciava sola al supermercato, sentii che una mano prese la mia. Era Sascha. Tirai un sospiro di sollievo e notai che aveva qualcosa in mano.
Sa: questo è per te
Era il braccialetto di prima. Ohhhh che carino me lo aveva regalato! Lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia.
Alla sera optammo per le giostre della fiera.
Andammo sui calci in culo (io so che si chiamano così ahahah), sule montagne russe, sugli autoscontri e infine sulla ruota panoramica .
Ci sedemmo e una volta in alto ci accoccolammo per goderci il panorama.
Sa: oggi mi sono divertito tantissimo... Ho confermato che, si insomma, con te sto bene. Mi sento me stesso e non devo trattenermi
Io: anche io mi sono trovata bene Sascha... Mi sento davvero a mio agio con te e..
Non riuscii a finire la frase e mi baciò.
Fu un bacio lungo e bellissimo. Come tutti i suoi baci. Ero totalmente presa e avevo lo stimaco sottosopra.
Finita la serata mi riportò a casa...
E come di consueto, partirono i miei pensieri.
Mi arrivò un messaggio di Stefano e li, mi resi conto che non avevo pensato neanche un attimo a Stefano mentre ero con Sascha... Eppure io amavo Ste e ci stavo bene.
Guardai il braccialetto che mi aveva regalato oggi Sascha...
Però oggi ero stata altrettanto bene...
Ma i miei pensieri furono interrotti da un messaggio....

SPAZIO MEEE
Buondì a tutti...
Oggi ho cercato di fare un capitolo un po' più lungo perché non potrò postare fino a lunedì. Ho però notato che i miei capitoli stanno attirando meno persone e questa cosa mi rende piuttosto triste 😔😔😔😔
Riuscite a dirmi cosa c'è che non va negli ultimi capitoli? Cosa devo cambiare o migliorare per farvi tornare l'interesse di prima?
Se invece vi piace la storia magari consigliatela a qualcuno 😊 mi farebbe piacere
Mi farebbe anche piacere mi seguiste sui miei social!!
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Ci vediamo lunedì
Bacio
*Mia*

|Just Breathe| w/MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora