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Il destino non sempre è una tua questione.

Prese le redini dell'incoscienza, si deve ritornare a vivere; strano il modo a cui erano abituati, ma i soldi si dovevano guadagnare in qualche modo.
Aveva i fascicoli, le corde, l'appoggio di qualcuno...ma non aveva ancora la sua coscienza. Sottile è lo strato di differenza fra coscienza ed incoscienza, eppure lei non voleva vederlo. Anche se lo aveva letto in un libro ed era al corrente della sua definizione, non voleva comunque vederlo.
Quella sera era talmente elettrizzata da non tornare a casa subito, ma da passare prima da Camille. Inviò un messaggio a tutti dicendo  che dovevamo ritornare ad essere il gruppo di prima e ci siamo un po' lasciati andare a causa delle circostanze.

Ora è mattina e il pensiero rimane lo stesso del 1 Aprile; Il matrimonio fra il sig.Berry e la sua Elsa è andato a buon fine e Alexia, come d'accordo, si prepara alla sua vendetta: Yuko. Quattro inutili lettere dell'alfabeto destinate ad essere eliminate con il metodo di sempre.
"Se questa cosa andrà a buon fine , la prossima a sposarsi sarò io!"

Ancora esaltati dal grande matrimonio di due giorni fa, tutti si congratulano con il distinto signore perennemente in giacca e cravatta.
"Tralasciando l'entusiasmo... tre di noi sono stati ascoltati come complici, siamo scoperti ora."
"Smettila. Le cose scarseggiano anche per noi, ho dovuto dare due sacchetti e mezzo di pepite per pagarmi i debiti."
"Se magari ti decidessi a pagare le bollette come la gente comune, non saresti obbligato a dar via le tue pepite per saldare i debiti arretrati di tre anni. Tralasciando il fatto che non riesco a capire cone hai fatto."
"Non tutti navigano nell'oro, Mike."
Ecco. L'oro. Altro movente, altra cosa impropria.
Ho sentito parlare di quest'oro trovato fuso in diversi tacchi della sorella di Mike, le frecciatine sono state d'obblig. E con i tre anni di debiti da saldare, Logan ha dovuto vendere il suo oro a malincuore (immaginabile il modo in cui ha convinto il padrone ad accettare il saldo assicurandogli di non correre guai con la legge).
La porta si apre e un lieve vento si fa spazio nell'ufficio portando una 'lieta' notizia:
"Edoardo Edger, uomo facoltoso franco-svizzero, alto, sposato, in attesa di un bambino non suo, residente nel primo isolato della periferia. Negli ultimi tre mesi ha collezionato una serie di affari non validi e il Signore non lo desidera più sulla terra." Harry alza le mani sorridendo, la notizia di Kendall ha fatto gioire un po' tutti. Senza dubbio il caso è di chi lo trova, ma Harry ha bisogno di pulirsi la coscienza macchiandosela.
"Io conosco quest'uomo! Mi ha offerto un caffè un paio di mesi fa. Il caso perfetto all'uomo perfetto." Dalla mia posizione e da quanto detto prima  è inevitabile il passaggio del caso a lui e la transizione dei fascicoli dalle mani di Kendall a quelle di Harry conferma la regola,
"Entro stasera Harry, non si fa aspettare Dio... specialmente se l'uomo in questione è un mezzo malavitoso. Troverai le altre informazioni sul fascicolo."
Le risate delle sette persone presenti fanno intuire che si, il lavoro continua.

23.13
Forse è il passamontagna, forse è la bellezza del ritorno a rendere l'atmosfera diversa; Nessuno ha mai indossato il passamontagna perché la prima volta che appaiono alle persone di solito è anche l'ultima, ma Harry è quello diverso dal gruppo come lo è Alexia e tra i due non scorre buon sangue.
Seduto sul marciapiede difronte la modesta casa bianca nel primo isolato della periferia, il ragazzo aspetta il momento migliore: per lui è sempre stata la mezzanotte (ma oggi non può aspettarla); c'è una luce ancora accesa: quella della cucina, doce un'ora e mezza fà Edoardo si è rintanato. Harry si alza, toglie il passamontagna, controlla gli strumenti necessari e si avviciba alla porta. Da persona educata qual'è suona al campanello con la foto staccata dal fascicolo nell'altra mano, e l'esagerazione di fare quello che si ama. La porta viene aperta da un uomo alto, con baffi e mezza testa calva... corrisponde alla foto.
"Cerca qualcosa giovanotto?" Il signore ha un evidente perplessità.
"Edoardo! Piacere di ricederla! Posso entrare?" Harry fa un passo in avanti mentre Edoardo si guarda intorno confuso non ricordandosi questo giovane e non spiegandosi questa visita.
"Sono Harry Booker, ci siamo incontrati un paio di mesi fa al Cafè del centro... lei mi ha offerto un cappucino."
"Ah Harry e cosa vuoi da me a quest'ora? Ho molte faccende da sbrigare." Indietregge spingendo la porta, ma Harry la ferma con un piede
"Lo so. Posso farle alcune domande? È permesso?" Prima di avere la risposta  sorpassa l'uomo entrando in casa e seguendo  la luce accesa si siede sul divano beige.
"Ma che fai? Esci da casa mia! Che educazione è questa? Ti facevo un po'più educato, la parlantina la hai giusta!" Ancora una volta Harry mette in paragone la foto con l'uomo che gli sta davanti: è uguale, può continuare ed essere sicuro di non sbagliare come l'ultima volta.
"Non vorrà mica svegliare Beth? Voglio solo fare quattro chiacchiere. So che i suoi affari vanno male ma nonostante questo ha molti soldi."
Edoardo alza le sopracciglia chiedendosi come faccia a conoscere il nome di sua moglie e il suo conto bancario.
"Ne parlammo quella volta al bar. Ero seduto con una calcolatrice e alcuni fogli sbuffando quando ti sei avvicinato offrendomi un cappuccino e dicendomi che con i conti andavi abbastanza d'accordo visto che ti occupavi di un'agenzia truffaldina a un'ora da qui. Certo non hai detto che l'agenzia truffava, ma l'ho capito da solo."
"Me ne occupo ancora."
"Oh forse il tuo capo ha qualche problema con te, dice che stai truffando un'agenzia di truffatori."
"Se sei  un aguzzino di quel bastardo, puoi anche andartene!"
Harry raggiunge la credenza, prende un bicchiere, versa del cianuro e lo diluisce nell'acqua. Edoardo si sente inpotente in casa sua, non sa perché non sbatte fuori quel ragazzo.
"La mia agenzia non truffa, da solo ... giustizia. E si calmi, sono qui per darle un prestito... deve dirmi solo il codice del suo conto corrente." Spinge il bicchiere verso l'uomo all'inizio scettico, ma grazie a un sorriso del ragazzo si lascia cullare e afferra il bicchiere bevendone il contenuto.
"Non sono così stolto e confermo l'abilità da oratore che Dio tu ha donato. Ti ringrazio dell'aiuto anche se... io...non..dic.."
Per casualità- o forse no- quelli che aveva sul tavolo erano proprio documenti bancari e non è stato molto difficile rubare il codice.  Il signor. Edger è steso a terra e Harry lo saluta
"È stato un piacere bere un cappucino con lei e la ringrazioper avermi fatto qualche lezione di contabilità devo dire che gli affari della mia agebzia vanno bene, ma Dio non può aspettare."
Harry va via contento di aver fatto la sua parte mentre Edoardo andrà via confuso fra qualche minuto. Beth domattina avrà un giramento di testa e una crisi di pianto.

23.18
Come uccidere una persona in cinque minuti in una ventosa serata del 5 Aprile

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