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I giorni sono passati senza una notevole quantità di interesse; Berry continuò a presentarsi vestito così talmente fuori dal suo uso comune di vestiario che Logan arrivò a chiedersi dove prendesse quei vestiti.
'Dal tuo armadio. Infatti se solo facessi caso all'interno del tuo armadio ti accorgeresti di non riuscire a trovare la tua maglietta nera che porti sempre a spasso. Fa male portare Berry in casa propria.' È stata la risposta allusoria di Harry all'aiuto finanziario di Berry nei suoi confronti.
Kendall è sempre visibilmente agitato e ogni volta in cui una persona lo fissa ha scatti di nervosismo; Mike si è allontanato dalla città per motivi di studio e tornerà due giorni prima della partenza di Berry, Naomi ha gli occhi appiccicati sul telefono quasi per tutto il giorno,Camille non sa se essere più agitata per nascondere i facsicoli o il computer, Harry è più calmo di sempre mentre Logan teme di pentirsi per aver appoggiato il piano di Harry. Il lavoro non scarseggia, ma i guadagni si e di questo non se nè accorto nessuno.
I giorni passano e oggi, 20 Maggio, Berry e la sua Elsa possono finalmente partire per la dannata luna di miele; dopo averli salutati e aver visto come Berry non abbia ancora deciso di ritornare al suo look di prima, il gruppetto ha deciso di fare una breve sosta al Cafè.
"Ho dimenticato il portafogli in macchina. Torno subito."
Mike prende il braccio di Naomi facendo scatenare qualche occhiate fra Harry e Kendall,
"Non preoccuparti."
Aspettando fissi al bancone per prendere il loro ordine, Mike non la raccontava giusta: è sempre stato un tipo taccagno.
"Non è che potresti pagare il mio caffè?"
"No, mi dispiace."
"Ah, quindi..."
Mike si sposta da Harry e gli altri di circa mezzo metro, finendo dall'altro lato del bancone.
"Naomi ci farebbe molto piacere se riuscissi a far diventare Mike un uomo per bene." Camille lancia uno schiaffo sulla nuca di suo fratello e sorride a Naomi che nel frattempo ha ridacchiato sotto i baffi.
"Mike è Mike." Interviene Logan prendendo il suo cappuccino e la sua ciambella mattutina, poi li oltrepassa raggiungendo Kendall ad un tavolo vicino la vetrata.
"E questo lo sappiamo, ma ci piacerebbe sapere...- Mike si avvicina porgendo a Naomi il suo gelato al cocco e mantenendo la sua bottiglia d'acqua nella mano- quando la finirai di essere un rompiscatole,amico." L'ennesima sorpresa da parte di Mike.
I due raggiungono gli altri al tavolo e Camille rimane seduta sullo sgabello(con vista sul tavolo dei suoi amici) rosso aspettando suo fratello.
"Harry, dove hai messo il computer? Non l'ho trovato a casa tua."
"Questo perché non è mai arrivato lì."
"Ma non è neanche in ufficio." L'ufficio è stato chiuso dopo, come fa Camille a sapere se il computer non era in ufficio?
"Avevo lasciato sul cassone il fascicolo da studiare, Kendall aveva decsio di andare solo per chiudere evidentemente Berry non poteva, l'ho avvisato di aspettare, siamo entrati insieme, ho preso il fascicolo e dando uno sguardo sulla scrivanio ho notato l'assenza del portatile. Kendall non se n'è accorto perché stava riposizionando un sacchetto caduto."
"Impossibile," Camille scuote i suoi ricci e Harry poggia la tazzina corrucciando preoccupato la fronte.
"non c'è?" Un altro no.
"L'avrà preso Berry."
"Quel giorno hai acceso il computer, hai spiato le email di Logan, hai cercato di trovare qualcosa nella cartella per la gestione dei nostri soldi e quando stavi per entrare nel sito dell'A.G.M ti sei accorto di un suono e pensando appartenere a Berry hai preferito spegnere tutto e dire 'lo prenderemo dopo'... e poi hai pensato di rubarlo, il computer."
"Io penso sempre, la mia mente è in continuo movimento. Non dovresti farne un dramma." Gli occhi della ragazza si chiudono e un altro schiaffo sul braccio fa spazientire Harry.
"Tu rendi conto che un computer importante è sparito?"
"No. Logan era con noi, è d'accordo con noi... avrà portato avanti il piano."
"E senza avvisarci? Abbiamo fatto un patto e noi dell'AK non facciamo mai niente senza avvisarci." Harry riprende la sua tazzina e apre leggermente gli occhi piegando l'angolo sinistro della bocca verso il basso,
"Bhe... di questi tempi..."
Camille apre la sua borsa blu e ne estrae un telefono.
A: Logan
'Hai preso tu il computer ieri?'
Attende qualche minuto, poi guarda dritto e nota Logan corrucciare la fronte e alzare leggermente lo sguardo verso la sua direzione. Harry ha ordinato un french toast.
'Non c'è nè nell'AK nè a casa di Harry'
"Sa qualcosa?"
'Ne parliamo dopo... magari una volta usciti da qui o quando ne avremo tempo.'
"No, ma è imporatante Harry."
"Quell'computer è come un bagno pubblico: lo usano tutti... o quasi. Non dovresti agitarti, è a disposizione di tutti, solo Berry ha la password per quel sito e dato che quelli dell'A.G.M sono veri e propri furbi hanno stipulato un patto con l'Hackerzone e il loro sito è inviolabile."
"Il sito dell'A.G.M, ma non quello delle caselle di posta e tanto meno quelli... ok basta. Parliamo dopo."
Harry accenna un sorriso e deglutisce l'ultimo boccone del suo toast.
Dopo la pausa Cafè di circa mezz'ora, si ritrovano accalcati nell'AK. Berry prima di partire ha dato l'ordine a Kendall di chiudere l'ufficio consegnandoli le chiavi e assicurandosi la massima fiducia dato che lui è l'uncio affidabile.
"Io proporrei una vacanza."
"Siamo stati in 'vacanza' per un anno intero, Camille."
"E ora cosa si fa? Berry è quasi impazzito e il lavoro è quasi finito."
Kendall si poggia sul bordo della scrivania in modo da avere tutti i suoi amici difronte. Dopo due giorni di pausa ha capito di non poter temere nulla e di lasciar fare tutto al destino.
"Ora, ragazzi, si prende la situazione in mano."
"Idea perspicace e molto adatta alla nostra situazione."
"Potresti per una volta non interrompere con il tuo solito tono da ragazzo assillante e antipatico?"
"Devi chiedermi per favore, Mike."
"Harry... per favore va al diavolo." Da qualche giorno Mike non aveva più tanta voglia di stare allo scherzo: la situazione a casa sua era un po' tesa fra sua madre e i suoi due fratelli.
"Regola n.4: non bisogna portare problemi familiari a lavoro." Un respiro profondo e un'occhiataccia di Naomi fanno capire ad Harry che forse non sa cosa accade nella lussuosa villa fuori paese.
"Comunque- Kendall riporta l'attenzione su di se- Berry ci ha espressamente chiesto di salvare l'AK e l'unico modo per farlo è andare dalla persona che lo ha quasi distrutto." Logan vuole far finta di non aver capito.
"Vuoi andare da Angie... o vuoi cercare Alexia?"
"Voglio continuare il piano di Mike."
L'interpellato si alza dalla sua postazione e si avvicina alla porta,
"È tardi. È passato un mese, è troppo tardi."
"Notizie sulla sua salute non se ne sentono più." Dicendo questo, Camille sembra appoggiare l'affermazione di Mike.
"Non è tardi, siamo ancora in tempo per fargli credere che siamo suoi amici e per fargli capire che quel giorno non facevamo finta di niente."
"Diciamo la verità, quindi." Kendall scuote la testa e quasi nessuno sembra capirlo.
"Vuoi mettere in atto il piano di Mike o di Camille?"
"Di Mike... e di Camille."
"Non dicendoLe la verità... come faremo a farLe capire..."
"Non dobbiamo dire la verità...dobbiamo farla capire. Se non seguite non fa niente, capirete." Il gruppo è ancora incerto sul da farsi, ma ricorda di non esserlo stato un mese prima, quando queste proposte furono approvate; uno scambio fugace di sguardi.
"Quando inizieremo?"
"Dopodomani. Voglio lasciarvi un giorno libero, per svagarvi un po' e poi dopodomani saremo qui." Ancora sgaurdi nettamente incerti, solo Camille sembrava convincersi di quell'idea.
"Chi è con me quindi?" L'ultima domanda di Kendall; dopo alcuni secondi la mano di Camille è la prima ad alzarsi seguita da quella di Mike ( visto che il piano era suo infondo) e da quella di tutti gli altri. Kendall sorride soddisfatto. Tutti gli altri prendono il necessario per continuare il lavoro. Ci sono alcuni dettagli da esaminare meglio e verrano al più presto discussi. Logan, Harry e Camille avranno tempo di parlare e chairire.

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