13.

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Dell'idea di Mike non c'era nessun dettaglio; la ricordavano tutti,ma nessuno si decideva a metterla in pratica. Nessua notizia della salute di Angie girava per la tv, ma d'altronde era passato un po'di tempo e forse i ragazzi avevano deciso di far finta di niente. A Naomi la cena di quella sera è piaciuta molto, ma no le è piaciuta la richiesta di Kendall di riunirsi a casa sua per discutere di alcuni dettagli; l'ufficio non potevano prenderlo perché, dopo essersene andati, le chiavi dovevano essere restituite a Berry. Solo due persone avevano seguito Kendall: Camille e Logan.
Una volta arrivati a casa sua, Kendall aveva preso le chiavi della sua tavernetta e li aveva condotti in un garage, dalle pareti bianche e qualche arredo, situato sul retro della casa del loro dirimpettaio. È l'angolo usato dalla sua ragazza per dare qualche festa o fare qualsiasi altra cosa.
"Logan, quando hai intenzione di pagare il sig.Pitch?"
"Mi resta da dargli la metà dei soldi più altri venti."
"Sai che dopo il tuo completo pagamento, Berry andrà alle Hawaii?"
"Oh se mi lasciasse casa sua per tutto la sua vacanza mi interesserebbe molto questa notizia!"
Camille alza gli occhi al cielo e regala a Logan uno schiaffo sulla nuca.
"Non ho molto tempo,a mezzanotte devo raggiungere Naomi a casa di Mike per il compelanno di sua sorella."
"Fai compagnia a Mike o a Naomi?"
Kendall abbassa lo sguardo per non scoppiare a ridere, poi nota il cellulare lampeggiare.
'Qualsiasi cosa tu voglia fare, falla dopo la partenza.' Numero sconosciuto.
Chi ha letto nel pensiero di Kendall?
"Ragazzi andate. Non vorrei infastidirvi."
I due dopo alcuni secondi di assoluta ignoranza per quelle parole salutano l'amico e vanno via.

8Maggio.
Altra intensa giornata e un'altra persona scomparsa. Dopo aver ricevuto quel messaggio, Kendall ha avuto un fremito di paura: a nessuno aveva detto cosa ha in mente, chi potrebbe averlo intuito? Ha preferito non presentarsi a lavoro per due giorni senza un particolare motivo o forse no.
La porta si apre con uno scatto e un Berry diverso dal solito irrompe non salutando nessuno. La porta, prina che Berry entrasse, era socchiusa.
"È entrato qualcuno qui dentro?"  Harry corruga la fronte facendo il vago e guarda i suoi compagni. Allude all'entrata di Berry.
Berry accende il portatile e ispira profondamente.
"Non pensavo foste tutti qui... a quest'ora."
"Non so a che ora canti il tuo gallo, ma da noi qui sono le quattro del pomeriggio e per quanto ci riguarda, Berry, alle quattro del pomeriggio non c'è nessuna penichella in programma."
Il nuovo Berry in maglietta nera e pantaloni della tuta annuisce mettendosi una mano tra i capelli quando nota il pallino rosso sopra la casella della posta: quattro messaggi.
Mike fa il giro della scrivania con l'obiettivo di sbirciare, ma Berry gli invia sguardi severi.
"Kendall?"
"Berry...sicuro di star bene?"
Un altro forte sospiro e una scossa del capo;Berry chiude velocemente il portatile, poi si guarda intorno.
"Ragazzi, no so cosa state facendo, ma l'unica cosa che non fate è quella di salvare questo ufficio! Datevi da fare."
Mike agrotta le sopracciglia e quasi con arroganza richiama il consenso del gruppo.
"Il capo qui sei tu e gli ordini partono da te! Cosa faremo con Angie?"
Berry forse pensava ad altro, ma grazie a Mike la sua mente ha riportato Angie nella lista dei suoi attuali problemi.
"Angie... se non ci sono sue notizie, non dobbiamo cercarle." Si alza e tra gli sguardi scettici dei presenti va via sbattendo la porta.
"Non so voi, ma se qui non facciamo qualcosa finiremo a lavare vetri delle automobili."
"Le cose cambieranno, ragazzi. E quando lo faranno, sarà troppo tardi." Logan è convinto dellasua affermazione e riesce a percepire la tensione di Harry;
Naomi scrive velocemente un messaggio prima di andate via con una scusa ,Mike la segue scusandosi con i ragazzi;
"Cosa stiamo facendo? Cosa?! Perché vanno via tutti? Cosa ci è capitato?"
"Harry una squadra è un unione pronta a farsi forza , ma senza una mente non potrà mai averne abbastanza."
"Cosa vuoi dire, Camille?"
"Berry ci nasconde qualcosa e questo qualcosa a tutta l'aria di riferirsi al nostro futuro." Non avendo prestato molta attenzione alle parole di sua sorella e non avendo capito il legame tra la risposta e la domanda, Harry lancia uno sguardo al computer. Non c'è nessun ombra della Ragazza, nessuna confusione fra follia e pazzia; solo realtà.
"Qualunque cosa tu abbia detto ora, Camille... la risposta è nel computer."
"Ti sei accorto del pensiero che ti sta attraversando la mente?"
"No, Logan. Se sei così tanto perspicace...illuminami."
"Tu vuoi rubare quel computer o vuoi vederne il contenuto, vero?"
Harry si gira verso il ragazzo con le braccie conserte e piega leggermente la testa di lato facendo luccicare i suoi occhi.
"Perspicace, Logan, davvero."






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