°Capitolo 16: andare piano°

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Torno di corsa a casa.
Ma che cavolo, quando voglio stare con Simeon c é sempre qualcosa che va storto.
É già tanto, però, se il mio capo mi da il tempo di farmi una doccia.

Salgo a due a due le scale, corro in camera e afferro la mia divisa, poi scatto in bagno.
Spogliandomi mi rendo conto di una cosa: ho ancora addosso il top di Taylor.
Me lo ero messo per vedere una probabile reazione perversa da parte di Simeon...ma forse neanche lui ci ha fatto caso.
Mi convinco ancor di più che Taylor mi abbia detto una cazzata.

Me lo tolgo e vado per rimetterlo nella camera di Taylor ma la sento salire le scale. Impossibile non riconoscere i suoi tacchi.

Ritorno subito in bagno e mi chiudo a chiave. Se mi vede con i suoi vestiti sono morta.
Ma adesso che cosa faccio con il suo top?
mmmh... faccio la prima cosa che mi viene in mente: lo getto nella lavatrice spenta.

Poi mi alzo il capelli e mi faccio una doccia veloce solo al corpo. perderei troppo tempo ad asciugarmeli.

Preparata esco dal bagno, scendo velocemente le scale, saluto mia madre e me ne vado.

Arrivo al ristorante con un paio di minuti di ritardo ma fortunatamente nessuno si lamenta.
Diana mi si avvicina sgranocchiando un grissino.

-Tesoro respira.- mi dice vedendomi affaticata.

-Mi hanno messo fretta... e non stavo a casa....-

Recupero fiato, poi mi dirigo verso l'armadio dove ci sono i miei "attrezzi di lavoro": i pattini e la cintura con il palmare per le ordinazioni.

-Dov'eri?- mi domanda con la bocca piena.

-Ecco... in biblioteca con un ragazzo...- rispondo sedendomi per mettermi i pattini.

-Uuuh seria? - salta e si siede davanti a me -Racconta.- poggia i gomiti sulle gambe e il mento tra le mani in attesa della favoletta.

-Niente di che, gli ho solo consigliato un libro.-

-Aaah un secchione.- esclama con delusione.
Diana ci é fissata. su cosa? sul farmi fidanzare. Mi ha fatto conoscere tanti dei suoi amici, addirittura i suoi due fratelli e dei suoi cugini.
Attende con impazienza il momento in cui le dirò di avere un ragazzo ma io gliel'ho detto chiaro e tondo: non voglio relazioni.
Perora. Ci vado piano.
Non voglio finire come tante ragazze che sono state usate e prese in giro fai ragazzi facendo credere loro di aver trovato l'amore della vita. Purtroppo trovare un ragazzo sincero e leale é un impresa al giorno d'oggi.

Diana mi capisce ma essendo testa dura continua nella speranza che io trovi un ragazzo che mi piaccia.
La sua situazione però é diversa: lei ha avuto la fortuna di trovare un ragazzo che la ama davvero.
Considerando anche che qualche anno fa Diana era tendente al sovrappeso, quindi non molto guardata dai ragazzi.
Solo uno non.ha guardato il suo aspetto ma bensì la sua bellezza interiore.

Anche io vorrei che un ragazzi mi guardasse dentro invece che fuori.

-Nono...non era un secchione....per niente proprio.-

-Davvero? é un bonazzo della madonna di la verità?- mi tira un pugnetto sulla spalla -La mia Roxy ha fatto colpo eh?-

-Ma nooo- rido un po per nascondere l'imbarazzo -Posso dire di averli appena conosciuto.-

-Ah. Impara a conoscerlo... forse é lui.- si alza e si volta per andare in cucina.

-Lui chi?-

-L'amore della tua vita, ovvio.- e detto questo entra in cucina cominciando una discussione con uno dei cuochi.

Non so...pensare Simeon come l'amore della mia vita... é correre troppo.
Si sto molto bene con lui...ma se tipo sta recitando un ruolo... non lo so, può essere di tutto.
Preferisco andare piano e conoscerlo completamente.
Si Roxy, stai facendo bene.

-Ehi Roxy!- mi chiama uno dei cuochi affacciato alla finestra che collega cucina e la sala.

-Dimmi.-

-Oggi Samuel non viene...lo.sostituisci tu?-

Samuel é colui che si occupa degli pre-pasti, salatini, e insalate ... quelle piccola cose prima o tra un pasto e l'altro.

-Certo. Apparecchio i tavoli e vengo subito a preparare gli aperitivi.-

___

Dopo aver apparecchiato tutti i tavoli la gente comincia ad arrivare.
Gli accolgo e li porto ai tavoli.

Poi mi avvicino a Diana.

-Prendi tu le ordinazioni oggi...devo sostituire Samuel.- le dico dandole il palmare.

-Va bene...ma sbrigati con gli aperitivi... C'è gente che aspetta da tanto ormai.-

-Si si.-

Velocemente mi sgancio i pattini e corro alla postazione di Samuel.
Apro le dispense, prendo il materiale e comincio a lavorare.

||Angolo Autrice||

Scusate se é più corto del solito.
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