Capitolo 12. -8 days

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Mia's pov

[ore 05:16] DA ANDY A MIA
<<Mia, sei sveglia? Voglio farti vedere una cosa.>>
<< porta un felpa, l'aria è ancora fresca>>
[ore 05:18] DA MIA AD ANDY
<< dammi due minuti e sono da te>>

Andy mi stava aspettando appoggiato alla portiera della sua auto che mostrava ancora i segni dell'incidente.
Lo salutai con il sorriso più ebete che potessi fare in quel momento. Ma non sapevo nascondere diversamente l'imbarazzo che provavo in quel momento.
<< Dove mi porti?>> dissi indicando l'auto.
<< In un posto..>>
<< Lo sai vero che non la sai fare la parte del misterioso?>> dissi tentando di stuzzicarlo, ma in realtà era solo un vano tentativo di sciogliere quell'odiosa tensione.
Ho sempre odiato sentirmi impacciata davanti a situazioni simili.
Dopo qualche secondo di silenzio feci per avvicinarmi al lato passeggero dell'auto ed entrare.
Ma.. << Mia aspetta. Posso avere un abbraccio?>>
Cosa? Ho sentito bene ciò che mi ha appena chiesto?
<< Ma certo>> le mie parole uscirono incredule fuori dalla mia bocca, ma aspettavo da tanto quell'abbraccio. Era da tanto che volevo tenerlo stretto, rifugiarmi nelle sue braccia, sentirmi protetta da lui ogni volta che mi circondava con le sue braccia. Era una sensazione difficile da spiegare, quella che mi provocavano i suoi abbracci. L'unica cosa che riesco a dire è che stare stretta a lui, con la testa sul suo petto e sentire il suo cuore battere, sentire il suo profumo, sapere che quell'istante è solo nostro e nessuno può rubarcelo, mi fa stare bene. Lui mi fa stare bene.

<< Mi sei mancata.>>
<< Anche tu>>
Era stato davvero bello sentirselo dire.
<< Dai, entra in macchina, altrimenti facciamo tardi>>
<< Okay>>

Dopo dieci minuti arrivammo a destinazione e nonostante non fosse ancora arrivata l'alba si poteva intravedere quel posto favoloso e tranquillo.

***

<< Ci siamo quasi>> disse distraendomi dai miei pensieri

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<< Ci siamo quasi>> disse distraendomi dai miei pensieri.
<< Per cosa?>> dissi distratta.
<< Shh! Chiudi gli occhi>>
Lo guardai stranita.
<< Tranquilla, ti guido io>> disse ridendo per la mia faccia.
<< Okay>> ricambiai con un sorriso.
Era una strana ma piacevole sensazione, tenere gli occhi chiusi e farsi guidare da lui.
<< Ora ci sono delle scale, stai attenta>>, risposi annuendo.
<< Ora siediti e apri gli occhi>>
Eravamo sul tetto di una casa ed ero sbalordita dalla bellezza di quel panorama e quegli splendidi colori che il celo mostrava all'alba rendeva tutto perfetto.
<< È splendido qui>> dissi in uno stato di shock.
<< La chiamano la città bianca. È una posto vissuto e frequentato da molti artisti, soprattutto pittori. Si dice che le mura di ogni casa siano bianche perché rappresentano la tela di un pittore, pronta ad essere vissuta e toccata dai colori dell'anima. Ma è quella tela che non verrà mai sporcata da nessun colore che possa essere visibile agli altri se non a se stessi, perché tutti abbiamo un pezzo della nostra anima che per un motivo o per un altro non rendiamo visibile a chi ci circonda. Un pezzo della nostra anima che teniamo sotto chiave, alla quale non lasciamo il libero sfogo e non le diamo la possibilità di esprimersi: i segreti e i sogni irrealizzati. Bene, ora immagina che la tela bianca siano i nostri segreti e i nostri sogni, e ogni volta che un pezzo della nostra anima esce fuori, la tela si colora.
La vedi quella struttura rosa laggiù?
È il motivo per il quale le mura di queste case continuano ad essere bianche. Il suo compito è quello di ricordare alle persone che non possiamo sapere quanto profonda sia la nostra anima e non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro, per questo la tela resterà sempre bianca. E ogni volta che un sogno si realizza dopo tanto tempo di attesa o ci liberiamo di un segreto, la tradizione vuole che si raggiunga quella struttura rosa, tingerti la mano sinistra e lasciare la tua impronta e suonare entrambe le campane sotto quei due archi.>>
<< Sono senza parole. È bellissimo>>
<< Si>>
<< Perché proprio la mano sinistra?>>
<< Perché è la mano che ha l'unico dito con una vena collegata direttamente al cuore>>
<< Quale?>>
<< L'anulare, per questo si dice che quando due persone si sposano la fede nunziale va messa all'anulare della mano sinistra>>
<< Come hai scoperto questo posto?>>
<< Tempo fa.. Avevo litigato con Valerie e avevo bisogno di andarmene per staccare la spina per le troppe pressioni che sentivo addosso, ma poi poco prima di entrare in autostrada ho visto questo posto in lontananza, così sono tornato indietro e l'ho raggiunto. Ci sono rimasto per circa dieci giorni. E ora eccoci qua>>
<< Andy?>>
<< Perché hai aspettato tutto questo tempo per dirmelo?>>
<< Non lo so.>> fece un sospiro e poi disse << Provi qualcosa per me?>>
Lo guardai perplessa. Mi scappò un sorriso e gli dissi << Baciami>>

**spazio autrice**
Bella ragaa. Finalmente sono tornata con un altro capitolo. Scusatemi ancora una volta per la lunga attesa, ma è un periodo difficile e non ho molto tempo libero a disposizione.
Spero vi piaccia. Prossimo capitolo a più di 7 stelline🌟 e due commenti💭
Vi voglio bene.
-fede❤️🍃

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