CAPITOLO 9 (parte 1)

94 5 0
                                    

-inizio io!-

Mi guarda come per dire "chi è questa jazmin?" ... beh l'altra è andata a farsi un bel giro nel dimenticatoi...almeno credo. Risponde poi –ok...allora cosa aspetti?- aspetto semplicemente che il mio cervello cerchi di elaborare una domanda.

Che gli chiedo adesso? Potrei voler sapere perché lui è venuto a scuola mentre tutti gli altri sono rimasti a casa, oppure di quel suo fratello, o del perché sta sempre con Larry e compagnia bella se non si sente a suo agio, o... basta jaz smetti di pensare e parti con una domanda semplice anche stupida, solo per fargli capire che puoi farcela.

-jazmin tutto bene?-

- come?...sì tutto bene, stavo pensando ad una domanda-

-pensavo ne avessi già una in mente dopo quel tuo clamoroso "inizio io", sai quanti vorrebbero essere al tuo posto in questo momento? avrebbero preparato una lista interminabile piena di domande...in attesa di avere questo onore un giorno.- ride e io sbuffo.

-si ma io non sono una di quelle persone, non ho una lista di domande nascosta sotto il cuscino, mi dispiace deluderti-

- ehi ehi stavo scherzando, non intendevo quello! Era una battuta-

- sì l'avevo capito- pensava davvero che fossi arrabbiata? Ride-riesco a capire quando fai le tue battute, per quanto siano fuori luogo-

-mi sento stupido-

-Sarà perché un po' lo sei?- mi guarda- forse un po' lo sono...ma adesso puoi farmi questa domanda?-

-ok... perché stai tanto con Larry, se dici che è un insensibile?- mi risponde subito –non è tanto semplice da spiegare, vedi... i nostri genitori si conoscono  da quando erano  piccoli, sono ancora tanto uniti e si vedono quasi tutti i weekend. Sarebbe difficile stargli alla larga e rovineremmo l'amicizia tra i nostri genitori se smettessimo di parlarci. Prima eravamo come fratelli, lui aveva un cuore,  forse era anche meglio di me...finchè non è stato tradito dalla ragazza, è stato un duro colpo per lui e quando è successo... quel giorno è corso a casa mia, me l'ha raccontato e mi ha giurato che non avrebbe più amato o voluto bene a nessuno...aveva paura di non poter sopportare delle delusioni dalle persone che amava e...beh...neanche da me...ho cercato di fargli cambiare idea ma lui non ne ha voluto sapere, da quando è stato scaricato organizza feste spericolate quando i suoi sono fuori per lavoro, nella villa della sua famiglia. Io è da quando è venuto a casa mia quella notte che cerco di convincerlo a  smetterla di avere paura di quello che possano fargli gli altri... ma non ne posso più...ho smesso di corrergli dietro, col passare del tempo diventa sempre peggio e due giorni fa mi ha detto che più cerco di fargli cambiare idea più lui farà l'esatto contrario. Quindi ho smesso di corrergli dietro come un cagnolino...ieri pomeriggio quando mi ha invitato alla sua ennesima festa, non ne potevo più e gli ho detto che non mi importava un cazzo delle nostre famiglie...che non avrei più seguito i suoi giochetti. Mi ha riso in faccia e mi ha detto addio, senza fare una piega.-

-ecco perché eri a scuola oggi... mi dispiace per voi due, ma se non ha fatto neanche una piega mentre ti diceva addio vuol dire che era una causa persa-

- non penso sia proprio una causa persa...credo che debba inciampare nei suoi stessi sbagli, cambierà solo quando farà qualche cazzata e tutti lo lasceranno solo...come ha sempre voluto essere, finchè tutti lo ammireranno e lo invidieranno non sarà realmente solo, ma quando inciamperà e tutti se ne saranno andati sarà solo sul serio e puoi star certa che cambierà modo di pensare-

- doveva amarla sul serio a quella ragazza per cambiare radicalmente...-

- sì la amava con tutto se stesso...ma basta parlare di Larry...tocca a me-

- sì ok- gli rispondo. –perché stai sempre da sola?...-rimango impietrita; ma potevo immaginare che me l'avrebbe chiesto, come lui si sarà immaginato la mia domanda su Larry.

Dopo l'ombra...la tua luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora