Lo lascio avvicinare,lascia un semplice bacio a stampo sulle mie labbra, mentre con una mano mi accarezza il viso. Gli sorrido e lui ricambia
-Sei sicuro di quello che dici?...infondo noi non ci conosciamo.-
-vuoi scherzare abbiamo passato una giornata intera a conoscerci...- dice ironicamente.
Sembra tutto così irreale, non posso credere che in un solo giorno sia successo tutto questo, e non pensavo di riuscire ad essere così comunicativa...alla fine dei conti credo che neanche io conosca me stessa...quindi non dovrei dare tutta questa importanza al fatto che non ci conosciamo.
-non scherzare...dico sul serio.- abbasso lo sguardo; ma lui mi tira su il mento
-anche io sono serio...non è importante conoscersi perfettamente prima di mettersi assieme, l'importante è imparare a conoscersi mentre si sta insieme...voglio dire che quando qualcuno ci piace si cerca in tutti i modi di apparire perfetti, di far scomparire momentaneamente quelli che secondo noi sono i difetti...ma che vanno a completare quello che siamo.Quindi non farti questo problema perché il non conoscersi è inevitabile anche tra gli amici di una vita.- sembra malinconico sull'ultima frase e ripone le mani nelle tasche della felpa guardando il pavimento.
-Non credo che tu possa considerarlo amico- gli dico riferendomi a Larry.
-Io non so proprio come ho fatto in passato a considerarlo come tale- squilla il telefono, ma questa volta è il mio, dico a Brian che è mia madre e lui sbianca e si siede sul letto io intanto rispondo alla chiamata.
-Pronto...mamma?...si ok,te lo passo.-
-Pronto...Tefi? Tutto a posto?...davvero, ti ringrazio.- chiude e vedo il suo volto rilassarsi.-Ha detto di non preoccuparmi che...che mio padre è fuori pericolo!-
-wow che bella notizia!i tuoi zii invece?...-
-Non si sono ancora svegliati e continuano ad essere molto gravi...ma almeno mio padre sta bene.- dice anche se posso percepire ancora della paura nei suoi occhi.
-E i tuoi cugini sono ancora in ospedale?-
-Credo di sì...perché mia madre è ancora lì, e non c'è nessun altro che possa andarli a prendere.-
-Come?! Sono ancora rinchiusi in ospedale con i genitori che sono ancora in condizioni gravi?-
-Già...ma non si può fare niente, mia madre anche se mio padre è fuori pericolo non vuole andare via dall'ospedale...-
-Potremmo andare noi due...se ti va- gli chiedo-il pullman per l'ospedale passa qua sotto casa...e ci vogliono meno di dieci minuti, altrimenti si può andare a piedi...mia madre si è trasferita vicino apposta per qualsiasi emergenza.-
- Mi sembra una grande idea, immagino come si sentano, e paragonato a come mi sentivo io prima credo che quello che provano loro adesso sia niente, insomma loro hanno entrambi i genitori in situazione critica...-
-ok allora andiamo- gli sorrido. Prendiamo dei soldi in caso di emergenza e i cellulari, usciamo di casa e decidiamo di andare a piedi...tanto è uguale e per Brian prendere una boccata d'aria non sarebbe male.
-Tua sorella non era in casa vero?-
-Non lo so, per lei sparire è una cosa normale...quindi non mi faccio tanti problemi ormai.- gli rispondo, ma in effetti è strano, non l'abbiamo più vista da quando la stavamo osservando fuori dalla finestra e sinceramente mi dispiace che sia sparita come se niente fosse, dopo quello che è successo prima di pranzo. Credevo che sarebbe cambiato qualcosa...ma forse mi sono solo sbagliata.
STAI LEGGENDO
Dopo l'ombra...la tua luce
FanficJazmin è una ragazza di appena 16 anni,con un passato vissuto all'ombra di tutti... per sua scelta, dopo un passato buio(dovuto alla mancanza di una vera famiglia)le spetterà un futuro abbagliato dalla luce. La prima luce che riuscirà ad amare. ...