Neanche una serata in pace

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Sono passati diversi giorni da Capodanno e in questi giorni non ho parlato con nessuno. Anzi, ho chiacchierato con Giulia, ma non le ho raccontato niente riguardo Capodanno. Le ho chiesto se le andava di uscire con altri amici e fortunatamente ha risposto di si. Io porto con me solo mio cugino, lei porterà alcuni compagni delle medie.

Il giorno stabilito è sabato e mancano due giorni. Annachiara la vedo sempre più felice a scuola, sono convinto che tutto questo durerà ancora per poco, ma non mi interessa ormai, ha fatto la sua scelta. Continuo a pensare che sono uno stupido: come ho fatto ad innamorarmi di lei? Ma ora devo superare tutto questo.

*Sabato*

Finalmente sabato, voglio uscire. Voglio rivedere Manola, Dorarita, Alessia. Poi ovviamente anche Lorenzo e tutti gli altri che verranno questo pomeriggio.

Mi arriva un messaggio

G.-"Pronto per dopo?"

Io-"Certo"

G.-"Come mai ti colleghi di meno su whatsapp?"

Io-"Te lo dirò forse domani, pensiamo a divertirci stasera"

G.-"Va bene Albi"

Chiamo mio cugino per dirgli che dobbiamo andare a prendere l'autobus. Saliamo e incontriamo il vecchio gruppo delle medie, non è cambiato per niente: soliti amici, solito divertimento, solita felicità.

Manola-"Albi"

Io-"Manu" dico mentre mi siedo

Dopo aver fatto tutti i saluti e dopo aver parlato di come va e come non va, arriviamo alla stazione. Passano solo 5 minuti e Dorarita mi fa la domanda che non volevo che facesse.

D.-"Albi, come va con la ragazza?"

M.-"Già, hai trovato il tuo amore?"

Io-"Solo un'illusione"

D.-"Cioè?"

Io-"Non è un bell'argomento, ma lasciando stare me, voi l'avete trovato?"

M.-"Io... te lo dico solo se mi racconti la tua storia"

Io-"Solo perché siete voi"

Inizio a raccontare tutta la filastrocca a tutti e adesso la trovo anche fastidiosa.

Io-"E poi a Capodanno ho dato un pugno in faccia a questo signorotto"

Lorenzo-"Sei un mito, ma come hai fatto perdertela?"

Io-"Non chiedermelo, non lo so e non lo voglio sapere"

G.-"E perché non me ne hai parlato?"

Io-"Non volevo parlarne con nessuno..."

G.-"Si, ma io ti ho sempre aiutato, potevi dirmelo"

Giulia è arrabbiata con me, non penso mi parlerà fino a domani, ma proverò a scusarmi, non voglio passare un'altra brutta serata.

Questa sera c'è davvero tanta gente, si passa a fatica nelle strade, ma nei vicoli meno conosciuti e stretti è molto più facile camminare. Incontro anche i miei compagni di classe, ma non mi fermo a parlare.

L.-"Però hai delle belle compagne Albè!"

Io.-"Non mi lamento"

L.-"Ma..."

Io-"Cosa?"

L.-"Concludi la frase"

Io-"Ma sono tutte stupide" ridiamo tutti

Giulia non mi rivolge neanche lo sguardo. Deciso, devo farle qualche scherzetto per farmi perdonare. Lentamente vado dietro di lei, le tocco la spalla destra come per chiamarla e mi sposto a sinistra

Sto Bene... credoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora