Fire, flames and weaknesses

48 3 0
                                    


Il buio era illuminato solo da quelli che sembravano dei piccoli fuocherelli scoppiettanti. Ma se ci si avvicinava, appariva chiaramente la situazione. Tanti roghi bruciavano senza mai consumarsi, lanciando le loro fiamme all'oscurità dilagante. Dentro queste scariche di energia fiammeggiante c'erano delle persone. Persone che si tappavano le orecchie e urlavano, sperando che il tormento finisse, persone accovacciate a terra con le lacrime agli occhi e perfino gente immobile con lo sguardo perso nel vuoto.

E seduta su un trono di ossa annerite, ammaccate e rotte, regnava con sguardo impassibile una donna bellissima con i capelli corvini ricci e gli occhi grigi come la lama di una spada. Il suo fisico longilineo era fasciato in un abito dello stesso colore delle fiamme che scaturivano dai roghi.

-Come puoi lasciarli soffrire così?- da una gabbia dietro il trono giunse una voce attutita e triste.

-Io sono Punizione, avvolta nella nebbia e nella cenere. Il mio compito è quello di assegnare a ognuno il giusto castigo per il suo comportamento.

-E io cosa c'entro?- chiese disperata la voce della ragazza. Con uno schiocco leggiadro di dita Punizione portò a sé la gabbia nascosta d'acciaio, fissando negli occhi ambrati la fanciulla dinanzi a lei.

-Presto prenderai il mio posto, figlia mia.- la voce soave di Punizione si espanse nell'aria come il profumo.

-Ma tu fai loro del male! Io non voglio diventare come te!- la voce della ragazzina andava riempiendosi di dolore - li carbonizzerai tutti!

-Oh, vedi, è qui che ti sbagli...la loro punizione è prettamente psicologica. Il fuoco che gli brucia intorno è tanto intenso quanto lo è il loro castigo. Posso trovare tutte le loro debolezze e così gliele ritorco contro, così capiscono il dolore che provocano negli altri.



Pensieri SparsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora