A volte le cose non sono chiare. Non sono bianche o nere. Non sono equilibrate. Sono sospese.
Non hanno contorni definiti, fluttuano nell'aria e sono pericolose: potrebbero diventare qualsiasi cosa, qualcosa di positivo o di negativo, qualcosa di positivo per una persona e negativo per un'altra e viceversa.
Le cose sospese fanno germogliare l'ansia. Fanno star male. Mandano in tilt il cervello.
Io odio le cose sospese. Preferisco le risposte: belle o terribili che siano. Meglio una risposta che gela il cuore piuttosto che il nulla.
Meglio un taglio netto piuttosto che una ferita lieve, superficiale, come quella che fa un foglio, che non si capisce se sanguina o no, ma che pulsa e da fastidio.
Quando mi trovo davanti a qualcosa di sospeso, ad esempio una situazione con una persona oppure una conversazione, io cerco di fare un passo, anche se azzardato, per cercare di raddrizzare il tutto.
Immancabilmente, però, ogni volta le cose si fanno ancora più indistinte e complesse. Restano sospese, ancora sospese, sempre più sospese.
E io mi sento in preda del vento, un vento che non è nemmeno pungente, non fa raffiche. Anzi, le raffiche sarebbero migliori. Qui si tratta più di una brezza che non si sa se porti il sole o il temporale.
E impazzisco...piano...
Dammi una diamine di risposta. Io di passi ne sto facendo, sto saltando ogni volta nonostante la paura. Non pretendo che le cose vadano come voglio io, ma almeno che, appunto, vadano...
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Feelings
DiversosTentativo di catturare le emozioni dentro serie di parole. Avevo postato questi pensieri a cavallo tra il 2016 e il 2017. Non ricordo perché li avevo spostati nelle bozze. Riportiamoli alla luce.