<<Mamma sono a casa con Alice!>>
<<Oh...ciao cara ,come stai ?>>
Mi chiede dalla cucina la signora Roney.<<Salve, sto bene , grazie>>
La signora Roney è una persona generosa , spettacolare e paziente .
Paziente perchè riesce a sopportare una figlia così e anche perchè mi ha sempre aiutata quando ne avevo bisogno.
È una donna bellissima e stupenda si è comportata come una seconda madre, gliene sono molto grata .Dopo pranzo io e Lissi decidiamo di andare in camera sua per fare un po'di compiti.
Per modo di dire ; infatti per tutto il pomeriggio spettegoliamo un po' sul primo giorno di scuola ... fino a quando...<<Carino , il ragazzo nuovo , eh?>>
Rimango imbambolata per un po' di secondi , Lissi se ne accorge e dice con un sorrisetto malizioso.
<<Eh, si non è male..>>dissi un po' impacciata.
<<Come no , ormai ti conosco troppo bene , non avevi quella faccia da quando hai incontrato per la prima volta Justin.>>
<<No , ma che dici comunque con Justin è un caso CHIUSO!!>>
Mi ha irritata quel nome.
Justin è stato "il mio primo amore "se così si può dire ; ci siamo messi insieme nel secondo anno di superiori.
Alcuni dei miei amici non erano passati all'esame di fine-anno tranne Lissi e mi ero trovata in difficoltà a fare conoscenza con delle facce nuove, classi nuove e professori nuovi , ero totalmente disorientata .
Justin fu il primo a presentarsi e mi mise subito a mio agio .
Ci incotrabvamo sempre dopo la scuola la scuola e un incontro tira l'altro fino al nostro primo bacio.
Pensavo di essere la ragazza più felice del mondo...poi per il suo compleanno , aveva invitato quasi tutta la scuola (era conosciuto ) , erano quasi un anno e mezzo che stavano insieme e mi fidavo a occhi chiusi su di lui .
MI SBAGLIAVO DI BRUTTO...lo vidi in bagno con un 'altra a baciarsi e stava quasi per scoparsela , quando io gli diedi uno schiaffo a mano aperta .
Ha fatto più male a me che a lui , mi ero fidata , non mi capacitavo di essere stata così ingenua , in più io avevo sentito delle voci sul suo conto , mi avevano avvertito di stare attente che lui prima o poi mi avrebbe fatto soffrire ma non ci facevo caso , mi scivolavano addosso .
Lui corse da me e cercò di spiegarmi ma io lo mandai a quel paese e lo minacciai di non farsi più vivo.
Per due settimane , anche di meno, lui cercò di spiegarsi ma poi lasciò stare ; si vede che non ero entrata dentro al cuore più di tanto .
Da quel giorno mi creai uno scudo per non essere presa per il culo.<<Torno a casa ci sentiamo dopo>> dissi alzandomi dal suo letto .
<<Scusa , non volevo >>dice con uno sguardo dispiaciuto e colpevole di aver creato una sorta di vuoto causato dalla malinconia e dalla rabbia.
<<non ti preoccupare , ci vediamo domani >>
Anche se Justin non c'è , porta comunque dolore nonostante siano passati tutti questi anni .
Ho sofferto come un cane.
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La voce del cuore. (Momentaneamente sospesa)
Romansa"-È una serata fredda e umida, qui a New York . La pioggia batte senza sosta sulla mia finestra che si affaccia sulla strada piena di macchine che viaggiano chissà dove. Mi piace immaginare in quale posto andranno , mi fa distogliere il pensiero , p...