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Entrai, avevo le mani sporche di terreno, anche il viso. Decisi di farmi la doccia.
Mentre ero sotto la doccia riflettevo rifacendomi sempre le stesse domande. Che mi tormentavano.
Mi vestii, indossando una maglietta bianca stravagante con pantaloncini. Avevo ancora i capelli bagnati.
Quando uscii dal bagno. Mi bloccai davanti alla porta, prendendo un grande spavento. Christian stava ferma come una statua davanti al corridoio, mi aspettava. Forse. Pensai.
(Be com'è andata?) disse facendo alcune espressioni divertenti col viso.
(E andata) riuscii a dire. Cercando solo dimenticare tutta quella storia.
(Ah che bello) non sembrava affatto convinta di quella conversazione.
(Christin non e per niente bello. E andata. Male, male o sbagliato tutto. Non capisco si e arrabbiato. E dopo mi ha chiamata per chiedermi scusa) mugugnai.
(Sul serio?) aveva capito ciò che avevo detto. Espresso. Farneticato.
(Si e adesso io non so cosa fare sono confusa) era diventata una specie di morbosità. Il fatto di voler assolutamente capire cosa lo tormentasse.
(Secondo te cosa potrebbe averlo fatto arrabbiare?) chiese.
(Non lo so) mormorai sbuffando
(Guada sono andata su Google per sapere un po di più di lui. Perché mi servono anche delle foto. Ma non trovo quella adatta)
(Va bene. Chritin io esco per un po) cercai di cambiare di scorso. Ma con lei non era abbastanza facile.
(Adesso con cambiare argomento) era davvero astuta. E quando voleva di ventata molto più eloquente di me. E molto più fastidiosa.
(Non sto cambiando nulla voglio solo pensarci su) bofonchiai. Cercando di persuaderla, a non pensare più a quel cavolo di discorso.
(Mari devi ammettere però che e tremendamente bello... sexy) certo che quando voleva era davvero fastidiosa.
(Be si può andare. Ma dipende se poi ti può affacinare quel genere...) mi interruppe, cercando di farmi tacere.
(Genere di uomo bello... sexy. Ma di che parli. Ah comunque e passato Rayan gli ho dato il tuo numero così ti può contattare) a finalmente a capito. Pensai cercando di non arrabbiarmi. Era una parte di me che non diherivo abbastanza.
(Chritin qui non si tratta di bellezza chiaro... ora che mi fai pensare devo chiamare Rayan potresti darmi il numero?) non avevo più intenzione di parlarne era ora di cambiare discorso di non pensarci troppo. Anche se non mi era impassibile.
(Certo, brontolona. Però non capisco...) mormorò. Come non detto. Era davvero morbosa. Fissata.
(Non c'è niente da capire) mormorai in modo impacciato. Ma anche con tono irritato.
(Ciao Rayan, sono Mari cosa ne dici di passare per uscire un po. Mi ha detto Christin che mi cercavi ti va di andare un po in giro per degli altri scatti?) Ignorando Christin. Cercava di farmi ridere. Con dei movimenti assurdi.
(Mi sembra una buona idea. Sarò da te tra poco) disse Rayan. Lui era fantastico. Sempre con il sorriso stampato sul viso.
(D'accordo. A dopo allora) mormorai cercando di non farmi sentire da Christin. Chiusi la telefonata stanca. Affaticata. Da ciò che accade.
Guardai il volto di Christin sembrava che non scherzasse più. Era diventata seria preoccupata.
(Cosa c'è Mari te la sei presa per quello che ti ha detto) ancora con la storia di Mr Green.
(No e solo che non capisco la reazione se vedevi la sua reazione) era davvero preoccupata. Dalle espressioni del suo volto sembrava essersi pentita per gli scherzi. Aveva capito che ero davvero a pezzi.
(Dai troverai una soluzione. Il tempo aggiusta tutto. O puoi sempre trovare qualcun'altro, tanto sei un attira uomini, una calamità di uomini) disse cercando di farmi ridere o arrabbiare.
(Chrisitin non scherzare o devo ricordarti... che mi ai fatto uno scherzo di pessimo gusto come chiedere se era gay. Non capisco ancora come ai potuto farmi uno scherzo simile) risposi colpendo il suo punto debole. Cioè rinfacciargli i suoi stupidi scherzi. Non avrebbe risposto alla mia battuta. Credetti.
(Be perché tutto il mondo voleva saperlo... senti mi sono un po stancata di ascoltare le tue lamentele io vado) ecco colpito il centro del bersaglio. Pensai. E finalmente mi scatto un sorriso. Christin però era un po offesa per al mia battuta. Se così si può chiamare. Pensai. Avevo deciso di prepararmi un panino per non mangiare fuori.
(E sai una cosa... grazie) grazie ma certo che trovava sempre una scorciatoia per burlarsi si me.
(Per cosa?) Chiesi.
Avevo finito di fare il panino. Che buon odore. Era ora di mangiarlo. Commentai tra me e me.
(Per la tua ironia) disse cercando di farmi sentire in colpa.
(Primo: ai cominciato tu nel provocarmi.
Secondo: la mia e una vera e priopria provocazione.
Terzo: non riuscirai a farmi sentire in colpa. E quato: io adesso mi mangio questo panino senza problemi) dissi pulendo tutto prima di incominciare a mangiarlo.
Quando finii di mettere a posto presi il panino fra le mani. Mentre stavo per morderlo. Christin mi venne contro.
(Ehi quel panino era per me) dissi. Me lo rubò dalle mie mani e diede un morso grande.
(Non ti sento. Ti adoro) borbottò mentre magiava il panino che avovo fatto per me. Era davvero una sardonica. Si era vendicata per bene. Però alla fine prendendosi, il panino. Che avevo preparato con molta cura. Mi accorsi che aveva lasciato il computer acceso. Andai vicino al tavolo dove c'era il computer. Per poterlo spegnere. C'erano delle foto di Mr Green su Google. Molte ma non fatte intere. Forse era un uomo che non amava farsi fotografare.

Un Amore IncomprensibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora