La luce del sole che entra dalla finestra mi svegliò, e aprendo gli occhi mi resi conto che era già mattina e che volevo dormire ancora un po'.
Ma oggi è lunedì, e devo preparami per andare a lavoro.
Mi aspetta una lunga giornata.
Scendo in cucina e mi preparo la mia solita tazzina di caffè.
Adoro svegliarmi con l'odore del caffè.
Faccio una doccia e mi vesto.
Indosso una camicetta bianca e un paio di jeans a vita alta, e i miei inseparabili tacchi.
Dopo essermi sistemata, truccata e aver reso la casa più ordinata, chiudo la porta e raggiungo la mia mini.
Arrivando al mio "centro studio danza" saluto i ragazzi che entrano a fare palestra al piano di sotto.C'è sempre qualcuno di loro che mi guarda con occhi diversi, come se mi volesse chiedere qualcosa ma non ne ha il coraggio.
Ho sempre cercato di far capire ai miei allievi che siamo sullo stesso piano di valori e pregiudizi ma non so perché, forse per la troppa stima che hanno verso di me, mi vedono sempre più in alto di loro e ogni volta si sentono in soggezione.
Sto cercando con il tempo di cambiare ciò è di fargli capire che non è così che devono vedermi.
Io voglio essere come un'amica per loro.
Va bene che sono l'insegnante, ma voglio essere prima di tutto la loro compagna di danza, colei che li segue e che li incoraggia nelle cose che fanno.
Devono credere in loro stessi e impegnarsi a dare sempre il meglio.
È questo che voglio che capiscano, e che sono sicura che capiranno.Inizio la mia lezione di classico, le ragazze sono già pronte alla sbarra...
Dopo l'ora di classico decido di fumare una sigaretta nei quindici minuti di pausa che ho.
Per poi iniziare l'ora successiva di classico, dei più grandi.Durante la lezione, Deah viene a farmi visita. Tutti la salutano con un gran sorriso,
La adorano tutte. Ma d'altronde come fai a non volergli bene ad una come lei?-"Amica miaaa, sono venuta a darti uno dei miei abbracci, sapevo di trovarti qui. Come vanno le lezioni?" Mi chiese Deah.
-"Tesoroo, mi fa tanto piacere vederti. Le lezioni vanno alla grande, vero ragazze?"
Mi rivolsi alle mie allieve.
-"Si maestra"
dissero in coro.
-"Benissimo allora io scappo. Devo andare a fare un book per un set pubblicitario!"
Disse Deah, entusiasta.
-"Davvero?! Dovee? Perché hai sempre il vizio di avvisarmi all'ultimo minuto?"
Risposi arrabbiata.
-"E dai Elyy! A che ora finisci le lezioni? Io il book c'è L'ho alle 18.00"
disse Deah.
-"Io finisco alle 18.30 l'ultima lezione.
Vabbè dai arriverò in ritardo, ma ti prometto che ci sarò. Voglio vedere tutta la tua bellezza!"
Risposi sorridendo.
-"Mmh va bene dai, allora ti aspetto ehh! Non fare tardi. Ciao Ely, a dopo."
Disse Deah, dirigendosi all'uscita.
-"A dopo" le urlai.Continuai le mie lezioni...
Guardai l'orologio ed erano già le 18.20 avevo gli ultimi dieci minuti di lezione e poi dovevo scappare via.
Arrivata in macchina presi l'autostrada come non avevo fatto mai, per non arrivare troppo tardi a vedere Deah.
Acceleravo... Acceleravo, avevo in testa solo Deah e Arrivai a toccare i 120 km/h.
Senza accorgermene feci un sorpasso e una macchina si schiantò dritta sulla mia auto.
Non capì più nulla... Mi sentivo debole, senza forze e i miei occhi si chiusero lentamente.
Fu uno schianto troppo forte.-"Pronto signorina Livorsi?" Chiese l'uomo al telefono.
-"Si sono io. Lei chi è, mi scusi? Sarei un tantino impegnata, essendo a lavoro."
Disse Deah.
-"Mi scusi, ma la chiamo perché siamo in soccorso alla signorina Lombardi Elisabeth.
Lei mi risulta come ultima chiamata recente. Quindi penso sia una persona cara a lei. Può gentilmente raggiungerci all'ospedale "Dei benedettini" per favore?"
Disse L'uomo, con una voce rassicurante.
-"Come?! Cosa?! Elisabeth? In ospedale? Cos'è successo? Mi dica immediatamente cosa le è successo!!!"
Gridò Deah.
-"Signorina si calmi, va tutto bene. Ci raggiunga in ospedale."
Disse l'uomo.
Senza nemmeno dargli una risposta, Deah chiuse la chiamata e si mise in strada. Per raggiungere subito Elisabeth.Arrivata in ospedale, corse subito all'ingresso a chiedere informazioni.
Incontrò il dottore che le disse che Elisabeth aveva avuto un incidente con la macchina.
Un brutto schianto con un'altra auto.
Deah scoppiò in lacrime.
Non aveva nemmeno la voce per chiedergli come stava.
Ma il dottore la rassicurò.
Le disse che Elisabeth non era più in pericolo, e che adesso era al sicuro.
Ma doveva stare ancora qualche giorno in ospedale, perché aveva subito delle fratture e un lieve trauma celebrale.
Deah con le lacrime agli occhi, chiese se potesse vederla. Il dottore acconsentì, "ma solo per poco tempo", le disse.
Deah non se lo face ripetere un secondo in più che era già in quella stanza di ospedale.
E Vedendo Elisabeth in quelle condizioni, su quel letto di ospedale, riprese a singhiozzare.Si mise accanto a lei, e tendendole la mano sperava che la sua amica si riprendesse in fretta.
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Sogni ad occhi aperti
Любовные романыCi sono questi momenti... In cui ti rendi conto che una persona sta diventando piano piano il centro di ogni tuo gesto, il motivo di ogni tuo sorriso. Non riesci più a farne a meno.. Nn riesci più a toglierla dai tuoi pensieri.. I tuoi sentimenti di...