Coincidenze

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La mattina dopo mi svegliai con un gran mal di testa.
Effettivamente forse in questi giorni ho dormito un po' troppo poco.

Dopo aver fatto colazione, e fumato la solita sigaretta quotidiana, chiesi a Deah che impegni aveva per la giornata e mi disse che doveva fare delle commissioni per l'agenzia, ma se volevo potevo andare con lei, perché non era nulla di importante.
Così poco più tardi eravamo già in giro per le strade di Londra...
Camminando osservavamo tutti i bellissimi monumenti di quella meravigliosa città. Passammo anche nel famoso ponte di Londra il "London Bridge".
In quei giorni provavo davvero delle sensazioni bellissime, l'emozioni di vedere cose nuove, sentire la lingua inglese, e vedere la diversa cultura e stile di vita di ogni persona del posto.

Ci sedemmo in un bar della zona, e ordinammo due caffè prima di passare a ritirare della merce.

-"È davvero una bellissima città non è vero?" Disse Deah.
-"Meravigliosa..." Affermai.
-"Questa sorta di vacanza mi è servita davvero a tante cose.
Mi sento molto meglio... E Sono pronta a riprendere le mie lezioni!" Dissi.
-"Riesci sempre a rialzarti, ed io non avevo dubbi che c'è l'avresti fatta." Disse Deah.

Ci guardammo, e sorridemmo a vicenda.
Uno di quei sorrisi dolci, uno di quegli sguardi che solo davvero due vere amiche possono riuscire ad avere.

Terminammo le commissioni, e decidemmo di continuare a visitare i posti più belli di Londra.
Era uno più bello dell'altro.
In ogni luogo c'era una fila di persone che non finiva mai... Siamo state almeno un ora e mezza dentro la fila per ogni monumento.
Ma quando entravi e riempivi gli occhi di quelle bellissime opere, capivi che ne valeva davvero la pena aspettare il proprio turno.

Verso le 19.30 rientrammo in suite.
Mi sentivo così stanca, che decisi di prepararmi un bel bagno caldo...
Con tutto quel lusso, mi potevo permettere di rilassarmi e dedicare del tempo per me.
Dopo aver dedicato più di due ore per me, di bagno, shampoo e messa a punto, io e Deah andammo a mangiare in un ristorante noto di Londra.
Colleghe e colleghi di Deah ci aspettavano per unirsi con noi per la cena.
Arrivammo al ristorante e ci dirigemmo nel tavolo da 12 persone, già prenotato.
Da lontano notai un ombra familiare...
Non ne ero molto sicura, ma avvicinandomi sentii pure una voce già sentita...
All'improvviso si girò, e avevo davanti a me Michael che mi guardava un po incuriosito e sorpreso.

-"Bellezza, che ci fai qui?" Mi disse Michael, con un gran sorriso.
-"Sono qui a cena con degli amici, e tu che fai qui?" Chiesi, ricambiando il sorriso.
-"Anche io... Sei seduta in questo tavolo?" Disse indicando proprio il tavolo, dov'era già seduto lui.
-"E mi sa proprio di sì..." Risposi, cercando lo sguardo di Deah, che seguiva già da molto la conversazione.
Così decisi di presentargliela.
-"Lei è Deah, la mia..." Non mi fece finire di parlare Michael che mi interrompo.
-"La tua migliore amica, lo so.. Mi hai parlato parecchio di lei" disse, ridacchiando.
-"Si noi facciamo sempre così... Quando qualcuno ci chiede della nostra vita, noi parliamo anche della nostra amicizia" rispose Deah, guardandomi e regalandomi un sorriso.
-"Già.. Deah ha ragione" dissi.
-"E bello voler bene così tanto una persona" disse Michael, guardandomi.
Annuì con un cenno, e ci accomodammo nel tavolo.
Quella sera c'era gia tutto un menù scritto.
Varie portate. Tutto a base di pesce.
E tutto squisito!
Durante le varie portate io e Michael continuano a conversare.. Mi ripeteva com'era strana la vita, il destino che ci aveva fatto rincontrare per caso, in un ristorante, di un tavolo di così tante persone, e la stranezza è che noi ne facevano parte... Quando invece pochi giorni prima nemmeno ci conoscevamo.

Poco tempo dopo, mi alzai per andare a fumare una sigaretta fuori, ma mi sentii prendere la mano.

Era lui... Che mi prese per mano e mi portò fuori.

-"Volevo stare un po' da solo con te" mi disse.
-"Devi dirmi qualcosa?" Chiesi.
-"Stai molto bene vestita così. Ma non riesco a togliermi dalla testa il tuo abito rosso. Sei davvero bellissima" disse Michael.

Arrossì.. Ero piuttosto imbarazzata.

-"Mi fai arrossire così... Comunque ti ringrazio"
Risposi.
-"Dovrei dirti una cosa Michael..." Gli dissi.
-"Che succede Ely?" Mi disse Michael, con un tono preoccupato.
-"Io domenica, ripartirò per tornare a casa... E non vorrei starci male non vedendoti più"
Gli dissi.
-"Sapevo che prima o dopo saresti dovuta ripartire.. E in questi giorni ho pensato a questa cosa pure io, ma ho pensato pure che ci conosciamo da così poco, anche se sembra che ci conosciamo da sempre, che non c'è motivo di stare così male.
Godiamoci i momenti che abbiamo per stare insieme e poi, quando termineranno, penseremo a rimediarne altri"
rispose Michael.

Sentendo quella frase mi uscì un sorriso.
In fondo aveva ragione.
Non potevamo sapere a cosa andavamo in contro.

-"Hai ragione, pensandoci dobbiamo goderci i momenti che abbiamo adesso, e il resto verrà da se" risposi.

Rientrammo nel ristorante, e Deah mi sorrise. Quella stronza aveva già capito tutto.

Dopo aver cenato, ci dirigemmo alle auto...
Michael mi si avvicinò, e mi sussurrò all'orecchio.
"Domani ci vieni con me?"
Lo guardai e gli feci cenno abbassando la testa per dire "va bene".
Non avevo idea di dove volesse andare, ma mi interessava solo passare del tempo con lui. E così accettai.
Ci salutammo con un meraviglioso abbraccio, come se ci conoscessimo già da tempo.

Arrivai a casa, mi spogliai, mi fumai una sigaretta e mi misi a letto.
Io e Deah ci mettemmo a parlare fino alle 2 di notte.. di lei, del suo lavoro, dei colleghi, di me, dei miei pensieri, delle mie felicità, di Michael e di quella meravigliosa città che in giornata visitammo... Un immensa Londra.

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