Sentire la voce della signorina dell'aeroporto, dire la nostra destinazione era una cosa troppo eccitante.
Quando arrivammo a Londra, scendemmo e raggiungemmo l'uscita dell'aeroporto alla velocità della luce.
Era una città splendida... Piena di luci e grattacieli immensi.
Con le valigie ci hanno accompagnato in camera d'hotel, un hotel di quelli che sogni da una vita di vedere, uno di quegli hotel di lusso, dove tutto è di pelle e dove il personale veste giacca e cravatta.
Arrivati in stanza, aprendo la porta, siamo rimaste a bocca aperta, avevamo un'espressione di quella che se ci guardavamo allo specchio, scoppiavamo a ridere.
Stupefatte e meravigliate di ogni singolo mobile o, oggetto che si trovava in quella stanza.
Andammo a guardare tutto...
Era Uno stile moderno, con i colori più eleganti.
Il letto in pelle, e delle poltrone accanto bellissime.
Una toilette splendida, con una vasca idromassaggio.
Per non parlare della cabina armadio.... Tutto questo solamente nella zona della camera da letto.
Superato ciò, una cucina con tanto di penisola, e un soggiorno accogliente ed elegantissimo... Era una camera di hotel, ma poteva starci dentro anche un'intera famiglia.
Una suite davvero, infinitamente, bella.-"Oh mio dioo, Deahh!!! Ma dove cazzo siamo?" Dissi, scoppiando a ridere.
-"Eh cara mia, il lavoro è lavoro.. C'è chi può e c'è chi non può... E beh, io posso!"
Mi rispose, sorridendo.
-"Sei una grande" dissi.
-"Ho scelto te per accompagnarmi, quindi ritieniti fortunata" disse, ridendo.
-"Stronza! Posso benissimo prendere il primo aereo per Tropea e tornare indietro, quindi cerca di non essere così spiritosa!" Le dissi con un tono scherzoso.
-"E rinunceresti a tutto questo?"
Mi chiese, con un sorriso in viso.
-"Emmmh....... Anche no" Risi.
E Deah rise insieme a me.
Sembravamo due cretine... Ma in quel momento eravamo le ragazze più felici del mondo.
Non vedevamo L'ora di vedere il resto della vacanza.
Verso le 21 ci preparammo per andare a cenare nel ristorante piú cool della zona.
Indossai un tubino nero attillato e i miei inseparabili tacchi color bordeaux con una borsa accoppiata.
Arrivammo al ristorante e dopo aver cenato, andammo in un pub vicino.
C'era gente di ogni tipo.
Stanchissime ci ritirammo in stanza alle 3 del mattino, e crollammo in un sonno che duró 4,5 ore massimo, perché la mattina dopo eravamo gia pronte.
Deah aveva in suo book da fare ed io non vedevo l'ora di vedere gli altri bellissimi posti di Londra.
La mattina raggiungemmo la Sala breakfast dell'hotel... facendo colazione godemmo degli odori più buoni e dei sapori nuovi della colazione. Dopo aver bevuto il mio delizioso, solito caffellatte che non manca mai, ci fumammo una sigaretta e ci dirigemmo all'uscita dell'hotel, andando all'appuntamento di Deah.
Arrivati alla sala del set Deah con la sua immensa eleganza, incomincio a parlare con il suo manager e iniziò a farsi fotografare per una rivista.. Io le feci un cenno con la mano per farle capire che mi stavo allontanando per un po'. Deah annuì e io andai verso l'uscita.
Passeggiando arrivai nel parco più famoso di Londra.
Buckingham palace..
Un luogo meraviglioso, pieno di colori e monumenti favolosi.
Il prato di un verde chiaro, dai profumi più intensi, e difronte a me un palazzo infinito... Alto non so quanto!
Milioni di persone occupavano il posto. Alcune leggevano, altri osservavano i monumenti, altri ancora ascoltavano musica.. E chi chiacchierava beatamente.
Io mi sedetti in una delle tante panchine e osservavo come quel posto illuminava gli occhi della gente, come i colori riempivano gli spazi vuoti e come io in quel momento realizzai di essere in una bellissima città.
Riuscivo a non pensare ad altro, la mia mente era altrove e sembrava che finalmente stavo riuscendo a eliminare dai miei pensieri Federico.
Mi sentivo più serena, più libera dalle tante confusioni che avevo poco tempo prima in testa.
Mi venne l'idea di ascoltare un po di musica e come sempre, misi la playlist della mia Amoroso.
Non penso di conoscere cantante migliore, per me è unica.
Canticchiando, mi avvicinai ad una fontana per bere un po d'acqua e per sbaglio mi scontrai con uno sconosciuto... Mi cadde il telefono in terra, e mentre speravo che non si fosse rotto, cercai di vedere chi fosse stato il colpevole. Voltandomi, vidi davanti a me un uomo, altissimo, imponente... Che io in confronto ero la metà di lui. Poteva essere alto 1.83/85 e io che ero tra 1.57/60 mi sentivo una nana. Un capello scuro, e i suoi occhi che mi osservavano erano di un colore verde smeraldo.
Ci guardammo per qualche secondo e poi con timidezza mi risolve la parola.-"Mi scusi, si è fatta male?" Mi chiese.
-"Io no, ma il mio telefono è in frantumi..."
Risposi.Forse un po strozzetta, ma non mi importava. Per quanto poteva essere gentile, il mio telefono si era ridotto in mille pezzi.
-"Mi dispiace molto, ma non si preoccupi. La rimborserò. Può lasciarmi il suo numero? O tenere il mio se vuole" mi disse consegnandomi un piccolo biglietto da visita.
C'era scritto sopra il suo nome:
"Michael De Rossi"
e l'azienda per cui lavorava:
"De Rossi Corporation"
E sotto il numero di telefono.-"Grazie, terrò il suo numero e la chiamerò io appena posso" risposi.
Ero molto infastidita per com'era ridotto il mio telefono.
Ci tenevo molto, e per quello che mi era costato, non mi era permesso essere gentile.-"D'accordo, arrivederci signorina."
Mi disse con un tono dolce, e un sorriso amichevole.
Mi fece sentire un po in colpa vedendo quel sorriso.-"Arrivederci, e grazie ancora"
Gli sorrisi, Cercando di essere più carina possibile.Camminando non riuscivo a non pensare alla gentilezza di quel tizio, continuavo a guardare quel biglietto da visita.
Arrivai in suite e Deah era già lì, quanto tempo ero stata in giro?-"Ah sei qui?" Mi disse Deah.
-"Che ore sono?" Le chiesi.
-"Sono le 13.15 ti ho chiamato almeno 10 volte. Dove sei stata? Mi hai fatta preoccupare!"
Disse Deah, quasi rimproverandomi.
-"Scusami, ma mi si è rotto il telefono" dissi ridendole.
-"Come?! Ti si è rotto il telefono?"
Mi chiese sorpresa.
-"Sii, siediti.. Ti racconto com'è successo" risposi.Raccontandole l'accaduto, passó il tempo.
Era ora di pranzo, ed io stavo morendo di fame.
Durante il pranzo, continuavo a descrivergli Michael, e la sua timidezza.
Deah sorrideva e io continuavo a pensare a quanto stronza ero stata nell'accettare quel rimborso.
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Sogni ad occhi aperti
RomanceCi sono questi momenti... In cui ti rendi conto che una persona sta diventando piano piano il centro di ogni tuo gesto, il motivo di ogni tuo sorriso. Non riesci più a farne a meno.. Nn riesci più a toglierla dai tuoi pensieri.. I tuoi sentimenti di...