Una giornata al mare

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È così, arrivammo al mare.
Ci godemmo la splendida spiaggia di Tropea, dove andavano ormai ogni estate.
Stendemmo il nostro telo e ci riscaldammo con i forti raggi del sole.

-"Si sta proprio bene qui, eh Deah?" Dissi sorridendole.
-"Si Ely, hai proprio ragione" mi rispose.

Continuammo a prendere il sole e ad ascoltare le nostre playlist dai nostri iPhone.

All'ora di pranzo decidemmo di andare a mangiare qualcosa nel ristorante più vicino alla spiaggia e goderci un altro po' l'aria del mare.
Ci sedemmo e arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni.

-"Io prendo una insalata di mare"
disse Deah.
-"Tu cosa vuoi ordinare Elisabeth?" Mi chiese.
-"Un' Aragosta, grazie" risposi.

Il cameriere ci invito a prendere un antipasto offerto da lui, ma noi rifiutammo. Era molto gentile. Non so se lo fosse perché vedeva davanti a se Deah così bella, o se fosse davvero così gentile.

-"Allora, non cercare di deviare il discorso. Raccontami, so che ci sono novità riguardo Federico!" Disse Deah, con un tono minaccioso.
-"Non smetterai mai di essere così curiosa, inutile. Comunque sia, io e Fede non ci vediamo ormai da quasi un mese. Abbiamo preso strade diverse, adesso ha intrapreso la carriera del dottore." Risposi con un tono indifferente.

Federico è stato il mio ragazzo per ben 5 anni quando ci siamo conosciuti andavamo entrambi al liceo, era L'ultimo anno, mamma mia come dimenticare, fu un anno terribile. Ricordo che studiavo moltissimo per la maturità e lui era così bravo, è uscito con cento e la lode. Io se sono arrivata a settanta è stato culo. Dopo cinque anni di puro amore a lui è stato proposto un viaggio negli Stati Uniti per degli studi più approfonditi nella medicina. E dopo tante discussioni abbiamo deciso che forse sarebbe stato meglio prima pensare alla propria carriera e al proprio futuro.
Infondo non avevamo ancora progetti, dopo tutto quel tempo perché dovevamo averlo adesso che si era presentata questa occasione?
È così partì il mese scorso... Odio sentire la sua mancanza, ma in fin dei conti sono sempre stati cinque anni della mia vita. Non credo che lo amassi... ma provavo del bene davvero sincero verso i suoi confronti.

-"Me lo sentivo già che questa storia non aveva un lungo termine. Eravate entrambi troppo piccoli per programmare dei progetti. Ma sono contenta che lui si stia realizzando come lo stai facendo tu Elisabeth.
Il tuo centro è una bomba, e tu ormai sei diventata un ottima insegnante. E io sono sempre più orgogliosa di te."
Disse Deah, regalandomi un altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
-"Mi fai arrossire così scema, ma grazie, davvero."
Risposi, ricambiando il sorriso.

Deah ha ragione, io non posso lamentarmi di nulla, Federico ha deciso di partire, e io dopo il diploma, ho scelto di continuare la mia passione per la danza, e insegnarla a chi la ama come me.
Ho aperto una meravigliosa scuola di danza, in centro. Era il mio più grande sogno, e sono riuscita a realizzarlo con tanti sacrifici e con l'aiuto di papà.
E anche non avendo nemmeno un anno di apertura, ho moltissimi allievi.
Devo ammettere che sono anche io molto fiera del mio lavoro.
Spero di riuscire sempre a migliorare.
Di Federico intanto tengo stretti i ricordi, e la dolce compagnia che mi tiene nei miei sogni.

Parlando e scherzando le ore passavano e il sole cominciò a tramontare. Deah continuava a parlare e a raccontarmi le sue avventure a lavoro, diceva che conosceva sempre delle persone nuove e che si trovava sempre meglio a lavoro.
E ci credo, lavorando come modella prendi solo soldi e non butti nemmeno una goccia di sudore. Ascoltandola continuavo a ridere e a pensare alle sue facce buffe. Molte volte la prendono tutti come una ragazza bella ed elegante, piena di femminilità.
Ma non conoscono la reale Deah quella che quando è con me diventa una folle donna dalle facce più strane, sempre pronta a fare qualcosa di pazzo.
Come l'altro giorno al bar.
Che davanti a tutti, ha avuto il coraggio di prendere una bottiglia di birra, far finta di avere un microfono e cominciare a cantare come una pazza.
Fortunatamente nel bar ormai non c'era più nessuno però lei era inguardabile Ahahaha.
Ho un'amica splendida, bellissima e folle.
Ci assomigliamo in molte cose e in altre siamo opposte, ma ci vogliamo bene per quello che siamo. È questa è la cosa più bella che ci lega.

Decidemmo di tornare a casa.

Dopo una lunga giornata di mare eravamo davvero stanche.
Non vedevo L'ora di buttarmi sul letto e chiudere gli occhi.
Accompagnai Deah a casa e feci la strada del ritorno.
Arrivai a casa alle 20.30 nemmeno tanto tardi, ma non mi importava nulla dell'ora.
Mi feci una doccia veloce e cenai con un tost.
Arrivata in camera da letto, finalmente toccai il letto e pensando che l'indomani era lunedì e che la settimana sarebbe ricominciata, senza nemmeno accorgermene, mi addormentai, sognando ancora una volta l'ultimo abbraccio dato a Federico prima della sua partenza.

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