Capitolo 12: G.

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Un mesetto prima di partire in Canada ho conosciuto una ragazza. Una ragazza fantastica, piena di pregi non comuni al giorno d'oggi. In Italia ci siamo visti 3-4 volte ma non è successo niente di che. Da quando sono arrivato qui peró non smetto di parlarci e la distanza mi fa un sacco innervosire perchè mi rende impossibile fare quello che farei se non fossimo lontani 7000 km. Cioè vederla, passare del tempo con lei, stringerla tra le mie braccia e farle capire quanto possa essere fantastica per me e per chiunque la conosca minimamente. Questa ragazza che ho conosciuto, la chiameró G., mi ha fatto iniziare a credere che sia veramente la tipa giusta per me e che al mondo non ci sono solo ragazze che pensano a cose stupide ma anche ragazze con un gran cervello e una grande personalità. E questa volta non voglio essere il solito pescatore in un mare d'illusioni. Non sono mai stato fortunato con le ragazze, mi ritengo un fottuto masochista che perde i sensi per le stronze che possono portare solo dolore nella mia vita. Ma penso che sta volta sia diverso. G. ha solo 17 anni ma per me dimostra una maturità e un'intelligenza assurda per una ragazza della sua etá. Per carità non sono uno che giudica la gente in base al proprio anno di nascita, peró capitemi. G. è una di quelle ragazze col sorriso sempre stampato in faccia e con degli occhi che solo a guardarli inizi ad amare la vita se già non lo fai. È solare e penso sia anche una ragazza molto forte, ma secondo me anche lei sotto sotto ha i suoi "mostri" nascosti, le sue paure, i suoi problemi, come ad esempio la situazione dei suoi genitori che si stanno separando. Ma lei è forte, lei riesce a guardare il mondo con quegli occhi sempre incantati con cui un bambino guarda i posti e le persone che non ha mai visto. Che dire più ? Purtroppo ora sono distante da lei e lei è bellissima. E non sono l'unico ad essersene accorto, purtroppo. Ho una memoria di merda, ma mi ricordo ancora il giorno in cui le ho parlato dell'assenza di mio padre e del fatto che non mi ha mai pesato. Lei non è una ragazza che fa smancierie e complimenti inutili, penso che quando esprima un giudizio é perché lo pensa veramente. E in quel momento, che mi ha detto che sono un ragazzo forte, ho pensato sul serio che lo dicesse in maniera sincera. Forse é da quel giorno che siamo riusciti ad aprirci di più l'uno con l'altro. Da quel giorno forse, é come se le barriere psicologiche che le persone si creano abitualmente, fossero state abbattute. Moltissimi ragazzi la cercano. Pochi di voi, però, possono capire la rabbia che provo a volte quando penso a questo fatto, sapendo che io adesso non posso fare niente, ma solo pensare intensamente a lei, e alla fortuna che ho avuto nel conoscerla, come sto facendo adesso mentre scrivo queste, forse inutili, righe. Forse lei prima o poi le leggerà e magari in questo momento anche lei sta pensando a me, grazie a non so quale fortuna mi sia capitata. Cosa posso darle io a parte la mia follia, la mia ricorrente apatia, la mia stranezza e  i miei mille problemi ? Non lo so. Non ho fiori da darle, ma solo resti sparsi di me e della mia problematica personalità. Però forse lei é proprio quella "giusta", quella folle come me e adatta al mio caos e ai miei mille prolemi. Anche se non sta leggendo, io comunque adesso le mando un bacio e spero che mi possa incontrare in sogno nella fonda notte italiana...

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